Letterina adolescenziale, scritta molti anni fa mentre arrancavo nella ricerca spirituale. Adesso non la penso più così, però è buffo rivedersi con occhi nuovi.
-
"Cosa ho imparato in questi anni?
Ho imparato molto sulla filosofia, sul cervello, sull'uomo, sull'apprendimento e ciò che finora ho appreso, in poche parole, è questo: fotti(tene) e lasciali fottere.
No, seriamente, fotti e lascia fottere.
Cosa fare?
Entrare in qualche comunità, incrociare le gambe, baciare i piedi di un santone, cercare il sacro graal dell'illuminazione, farsi fottere da qualche guru?
No. Meglio fottere e lasciar fottere.
Studiare una di quelle facoltà pallose? Per poi fare uno di quei lavoretti pietosi dove racimoli il minimo indispensabile per sopravvivere?
Ci deve essere un altro modo, un'alternativa. Ci deve essere un modo per non farsi fottere.
Trovare l'anima gemella, sposarsi con qualcuno che in fondo è una perfetta sconosciuta, per poi avere un figlio che cresce e diventa rincoglionito come te e che si fa fottere come te? Pensaci bene...
Ti rendi conto che potresti morire da un momento all'altro?
Sai cosa pensa la maggior parte della gente, in punto di morte?
Era meglio che fottevo di più e mi lasciavo fottere di meno.
Vuoi attendere tanto a lungo per apprendere questa semplice lezione: fotti(tene) e lasciali fottere.
Credimi, caro mio...
Anziché farsi fottere è meglio lasciarli fottere."
(ZeRo)
Commenti