1 + 1 ≠ 2
Scontato?
Non direi.
Nel mondo in cui credi di vivere 1 + 1 = 2.
Ovviamente parlo in termini filosofici/esoterici/esistenziali e non matematici.
L'uno più uno è qui sinonimo di singolo evento quotidiano: l'uomo comune parte quasi sempre da una convinzione (preconfezionata) secondo cui un particolare evento sommato ad un altro evento porterà (senza ombra di dubbio) a un evento scontato, perché tanto - egli crede - "1 + 1 fa sempre due".
Certo si tratta di processi euristici, convenienti, comodi... forse troppo comodi e poco convenienti.
Per molte persone il mettere in discussione 1 + 1, o incuriosirsi sul suo effettivo significato, sembra scomodo o sconveniente. Potrebbero scoprire che ciò in cui hanno creduto non era vero o era solo una finzione, un'illusione, un gioco di prestigio, una simulazione, una sceneggiata o un’astuta convenzione. Potrebbero scoprire non solo che il loro mondo (il loro universo, la loro storia, il loro passato e il presente) non è ciò che sembra, ma anche che loro stessi non sono ciò che hanno creduto di essere.
Il sistema cognitivo non può permettersi un cortocircuito del genere, pertanto entra in gioco la beata (o dannata) ignoranza che consente di continuare la finzione come se niente fosse.
In un certo senso non è neppure colpa loro: non sono loro a decidere di agire (o reagire) in quel modo; è un processo che si auto-replica in base al grado di lucidità/consapevolezza o di oscurità/inconsapevolezza.
Per alcuni individui un brusco cortocircuito può essere letale, di conseguenza il loro sistema cognitivo/nervoso/percettivo deve dare continuità alla simulazione, alle bugie, alla fiction umana, alle relazioni tossiche con i propri predatori, al sistema di credenze di turno e così via.
E tu a che punto sei della fiction? A quante illusioni stai credendo? Quanti incantesimi hai rotto?
(ZeRo)
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