Esercizio tratto dal mio ebook: AGGUATO A SE STESSI (Manuale di Autoliberazione).
–
–
Portare lucidamente la mente all’inevitabilità della morte, è un ottimo stratagemma, per smuovere la propria attenzione, e modificare la propria percezione. Se fatto come si deve, vi sbloccherà dalla percezione ordinaria e costringerà il vostro essere ad un mutamento interiore, una variazione di attitudine, propensione, disposizione d’animo. Infonderà maturità, grinta, tenacia, fermezza, risolutezza, prontezza.
Durante la giornata portate a galla il pensiero della morte, servendovi di brevi promemoria:
È giunta la mia .
Questa è la mia ultima cena.
Questo è il mio ultimo pasto.
Quella può essere la mia ultima occasione.
Il mio tempo è scaduto.
Questa è l’ultima esperienza di questo tipo.
Queste sono le ultime persone che vedrò.
Queste sono le mie ultime azioni.
Queste sono le mie ultime sensazioni, le ultime emozioni, gli ultimi pensieri.
Sto per abbandonare definitivamente questa dimensione.
Tutte le mie relazioni stanno terminando.
Questa è l’ultima giornata, in questa casa.
Questo è il capitolo finale della mia storia personale.
Questo è il mio ultimo messaggio.
Questo è l’ultimo incontro.
Questo è l’istante cruciale.
Questa è la conclusione.
Questo è il mio ultimo giro di giostra in questo mondo.
Questa sarà la mia ultima apparizione in questa società.
Questa è la mia possibilità finale.
Etc.
–
Scegliete le frasi più significative e riportatele alla mente, soprattutto a inizio e fine giornata.
Questa mentalità vi spinge necessariamente verso una consapevolezza molto intensa.
Sotto questa prospettiva, le altre faccende umane vi sembreranno insignificanti: il problema più grande, apparirà come una minuzia.
Immergete la vostra mente nella consapevolezza della morte.
Fatelo con regolarità.
Commemorate la vostra morte almeno un paio di volte al giorno.
Il disco della vostra memoria venga ripulito dalla consapevolezza della morte.
La vostra superbia e l’importanza che vi date vengano ridimensionate (ed eventualmente azzerate) dalla morte del vostro meschino ego.
L’idea della morte sia un dolce ricordo, non un terrificante pensiero.
–
Commenti