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LA COSCIENZA DELL'UOMO COMUNE È INFANTILE QUANTO LA COSCIENZA DI UN POPPANTE DI SETTE MESI

  - L'uomo comune è rimasto allo sviluppo di un poppante di sette mesi. Il suo corpo è cresciuto, l'età anagrafica è salita, ma la sua coscienza è rimasta una coscienza infantile, immatura, ingenua come la coscienza del bebè di questo video. - https://www.youtube.com/watch?v=iC0h83CaMNA - Il realismo ingenuo del bebè lo spinge a credere che se una cosa non viene percepita dai suoi sensi, allora quella cosa non esiste più. Sembrerà strano ma la coscienza degli adulti è rimasta immatura come quella di un neonato, di conseguenza l'uomo comune ha fondamentalmente le stesse credenze limitanti di un neonato: ha le sue stesse paure, i suoi pregiudizi, le sue puerili aspettative. Quanto è difficile condizionare, manipolare, ingannare una coscienza così infantile? Se quello è lo sviluppo dell'uomo comune, quanta fatica crediate che facciano per manipolare un tipico essere umano? Per spiegare meglio il livello di coscienza ordinaria riporto un capitolo della mia prima trilogia. M...

IMPECCABILITÀ - (Carlos Castaneda)

  Vedi l'ebook gratuito "Agguato a se stessi, Manuale di Auto-Liberazione":  AGGUATO A SE STESSI – Manuale di Autoliberazione – Ebook gratuito di ZeRo (testo + audiolibro) ♥ ♥ CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO ♥ ♥   | ; Serve una vita d’impeccabilità e una gran  riserva  d’energia, e solo  allora,  forse,  l’intento liberà quelle memorie. […] Tutti noi abbiamo certe idee che devono essere infrante prima che ci si possa dire liberi; il  veggente  che penetra  nell’ignoto  per dare uno sguardo  all’inconoscibile deve  trovarsi in uno stato  impeccabile. (Il fuoco dal profondo) […] «L’ Impeccabilità  comincia con un singolo atto che deve essere deliberato, preciso e mantenuto nel tempo. Ripetendo questo atto sufficientemente a lungo si acquista un  Intento Inflessibile  che può essere applicato a tutto il resto. A quel punto la strada è sgombra. Una cosa conduce a un’altra fino a che il Guerriero prende ...

Decidete una volta per tutte di non servire più, e sarete liberi.

  (Discorso sulla servitù volontaria – Etienne de La Boetie –  nato/a 1530 – morto/a 1563) – Decidete una volta per tutte di non servire più, e sarete liberi.  – Per emanciparsi dai padroni del sistema non occorre sottrargli qualcosa, BASTA NON DARGLI NULLA. […] Sono dunque i popoli stessi che si lasciano incatenare, perché se smettessero di servire, sarebbero liberi. È il popolo che si fa servo, che si taglia la gola da solo, che potendo scegliere tra servitù e libertà, RIFIUTA LA SUA INDIPENDENZA e si sottomette al giogo; che acconsente al proprio male, anzi LO PERSEGUE.   Per sua natura l’uomo è e vuole essere libero… la causa prima della servitù volontaria è l’abitudine.   Così il tiranno assoggetta gli uni servendosi degli altri, e viene difeso da uomini da cui dovrebbe difendersi, SE VALESSERO QUALCOSA.    « Vorrei solo riuscire a comprendere come mai tanti uomini, tanti villaggi e città, tante nazioni a volte, sopportano un tiranno che non ha al...

OGNI SLOGAN DI QUESTO MONDO È UNA PROPAGANDA DELL’EGO (un impulso di paura contro il Risveglio)

♥ ♥ CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO ♥ ♥   | ;    (Vi suggerisco di rileggere con calma, almeno un paio di volte, l'intero testo) - Dopo essere stato soccorso da Morfeo ed essersi svegliato a bordo del Nabucodonosor, Neo e il pubblico credono che ora l’eroe sia fuori dalla simulazione e nel mondo reale, ma non lo è. Alla fine del secondo film, Neo usa i suoi poteri al di fuori di Matrix , il che significa che o è un superuomo nel mondo reale, o il mondo reale non è reale. L'interpretazione comune è la prima, quella corretta è la seconda. Neo non è mai uscito dal mondo virtuale. Tutto in Matrix avviene in Matrix, in una matrice virtuale. - Suggerimento pratico: ogni volta che non sei nell’infinito spazio atemporale, sei in una simulazione, in un sogno. Matrix – la simulazione in cui credi di trovarti ora – è un’apparenza, un sogno. Il mondo è una simulazione che in realtà non esiste, o se esiste appare solo in uno stato di sogno. È la mente in stato di incantamento, Maya, l’e...

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