Tratto dal libro “il mondo delle apparenze“
–
Molti di voi avranno senz’altro già visto il seguente test di creatività.
Per risolvere il test occorre rompere i propri schemi mentali.
Questo test è un ottimo esempio di come la mente si faccia frenare da tanti limiti autoimposti.
Lo stesso discorso vale anche per i limiti e gli schemi imposti dal sistema sociale, sanitario, religioso.
Uscire dallo schema imposto (dallo scenario mostrato, dalla descrizione del mondo) è l’unico modo per risolvere gli pseudo-problemi del sistema.
Quando pensi a un problema porta alla memoria questa semplice regola.
La soluzione si trova FUORI dallo schema.
La soluzione si trova FUORI dal sistema.
La soluzione si trova FUORI dallo schermo del sistema.
Fino a quando cerchi la soluzione all’interno del sistema non troverai mai alcuna soluzione efficace.
Al sistema (sistema culturale, sociale, economico, religioso) non conviene che tu esca dal sistema.
Al sistema informatico chiamato “televisione” non conviene che tu ragiona al di fuori del sistema televisivo. Ed è proprio per questo motivo che il sistema vorrebbe nasconderti ogni possibilità di guardare oltre il sistema stesso.
Quella possibilità, la possibilità di guardare e di andare fuori dallo schema, viene sistematicamente negata, celata, proibita dai custodi del sistema.
Eppure la possibilità c’è… lei è lì a disposizione di chiunque voglia, sappia e decida di guardare oltre lo schema mentale preimpostato dal sistema.
Nessuno può davvero impedirti di vedere oltre la matrice informatica del sistema.
Possono persuadere, dissuadere, ammaliare, distrarre ma non possono impedire l’esistenza di quella possibilità. Possono far credere che non ci sia alternativa, ma non possono eliminare ciò che si trova oltre il limitato schema del sistema.
Ciò che si trova oltre il sistema non sottostà ai dettami del sistema. Casomai è il sistema umano che deve sottostare a ciò che oltrepassa il sistema stesso. Ciò che gli agenti del sistema temono è la consapevolezza di ciò che si trova oltre il sistema. Hanno paura di questa consapevolezza, hanno paura che qualcuno comprenda che esiste qualcosa oltre il comune schema cognitivo; gli agenti del sistema temono tutti coloro che riescono a guardare aldilà dello schema percettivo imposto dal sistema. Per questo vengono continuamente arruolati agenti attivi, controllori, sorveglianti, osservatori che giudicano e sanzionano chiunque osi guardare, ragionare, parlare, agire fuori dallo schema cognitivo-percettivo imposto dal sistema.
Il solo pensare e guardare oltre lo schema imposto è qualcosa di estremamente minaccioso per gli agenti attivi del sistema. Non temono le azioni in sé bensì temono la consapevolezza che precede tali azioni. Temono la “consapevolezza dell’oltre”.
La “consapevolezza dell’oltre” è la minaccia più terrificante che ci sia per i custodi del sistema. Loro sanno che l’unico modo per dare continuità al sistema è fare in modo che le menti rimangano all’interno del loro schema mentale/percettivo; vogliono che le persone rimangano attratte, legate, vincolate e dipendenti esclusivamente da quello schema. Le regole, le norme, le convenzioni, le prescrizioni, le certificazioni, le documentazioni devono essere sempre conformi allo schema autorizzato dal sistema; in questo modo il sistema può censurare le mosse che non rientrano nello schema, può ostacolare le menti che si spingono oltre le sciocche, finte, ingannevoli limitazioni del sistema.
La “consapevolezza dell’oltre” viene direttamente o indirettamente proibita, vietata, censurata, scongiurata, derisa, condannata.
Quella consapevolezza è il punto debole del sistema; essa – dal punto di vista del sistema – dovrebbe essere abolita dalla mente ordinaria. Ma il bello è che la “consapevolezza dell’oltre” non può essere contrastata; al massimo si può far finta di dimenticarla, ma non può essere rimossa del tutto. Una parte della mente è costantemente consapevole di ciò che si trova oltre lo schema cognitivo e percettivo dell’uomo comune. È questa parte consapevole che alcuni agenti vorrebbero sopprimere definitivamente, in modo da poter programmare la mente umana e controllarla come un robot. Ma non potranno mai sopprimere quella consapevolezza. Sarebbe come sopprimere tutto ciò che si trova oltre il piccolo sistema umano.
Come fa un misero sistema a sopprimere ciò che è infinitamente più grande del sistema stesso?
Gli agenti del piccolo sistema sperano che le persone rimangano del tutto (o almeno parzialmente) ignoranti o inconsapevoli di ciò che si trova oltre il piccolo sistema.
Oltre il piccolo sistema socio-culturale.
Oltre il piccolo sistema politico.
Oltre il piccolo sistema sanitario.
Oltre il piccolo sistema economico.
Oltre il piccolo sistema religioso.
Oltre il piccolo sistema umano.
Oltre il piccolo sistema fisico.
Oltre il piccolo sistema materiale.
Vi assicuro che è sufficiente avere un briciolo di “consapevolezza dell’oltre” per espandere la coscienza individuale e collettiva.
Per intuire la “consapevolezza dell’oltre” non occorre definire l’oltre, non occorre conoscerlo concettualmente, delimitarlo formalmente, descriverlo linguisticamente, chiamarlo verbalmente, analizzarlo intellettualmente.
La “consapevolezza dell’oltre” non è qualcosa di filosofico, intellettuale, metafisico, spirituale; è un fatto constatabile facilmente da chiunque; è constatabile aprendo semplicemente gli occhi, aprendo la mente, percependo direttamente i messaggi della natura, alzando la testolina e ammirando l’infinito che ci avvolge.
È la consapevolezza “oltre lo schema” che ti fa risolvere i presunti problemi presenti nello schema.
La nostra consapevolezza può uscire da qualsiasi schema (mentale, percettivo, formale, linguistico, neurale, virtuale, sociale).
Che vi piaccia o no sarà soltanto la “consapevolezza dell’oltre” a salvarvi la pellaccia.
Sarà la “consapevolezza dell’oltre” a spingervi aldilà dei limiti e delle costrizioni di questo sistema.
Commenti