Ciò che sei
non ha niente a che fare con ciò che credi di essere.
Se la
comprendi davvero, questa è una notizia che puoi cambiarti la vita.
In un certo
senso, più che cambiarti la vita questa realizzazione dà il colpo di grazia
alla tua vita, è l’atto che fa calare il tuo sipario, il sipario del tuo
personaggio, il sipario della tua vita, anzi della vita che credi – o hai
creduto – di vivere.
La tua
storia personale, che tu ne sia cosciente o meno, è fondata sulle impressioni
della mente, su credenze biologiche, sociali, spirituali, consce, inconsce.
Cosa rimane
di una storia se si rimuovono le credenze che ne sostengono il copione?
Rimane un
racconto privo di importanza, cioè non rimane niente di ché.
Questo è
stata la tua vita: un racconto privo della benché minima importanza.
Di nuovo,
questa è un’ottima notizia, se sai coglierla con lo spirito giusto, con la
mente lucida, aperta, disincantata, cioè libera da qualsiasi credenza-giudizio-pensiero-aspettativa.-impressione-fantasia-desiderio.
Per caso si
trova in queste condizioni la tua mente?
Mhm… per
saperlo basta che osservi la tua reazione a questa affermazione:
Ciò che
credi essere la tua vita non vale niente!
La tua
storia personale vale zero!
Come ha
reagito la tua mente?
Ha fatto la permalosa,
vero?
Tranquilla
sei in buona compagnia: non sei l’unica a credere nella preziosità della
propria storia personale.
Sarebbe a
dire che non sei l’unica a credere che ciò che sei coincide con ciò che credi
di essere.
E
probabilmente non sai neppure che ciò che credi essere la tua vita è soltanto
una storiella.
Amen.
Forse lo
realizzerai o forse no. Ad ogni modo quel che credi non ha assolutamente
importanza.
Quel che
conta davvero non dipende da nessuna credenza, da nessuna storia
personale-familiare-collettiva, pertanto è fuori dalla tua portata, fuori dalla
portata della tua mente che crede a certe storie piuttosto che ad altre e non
si accorge che una storia è sempre solo e soltanto una storia. Anche quando si
tratta della storia di Alice nel paese delle meraviglie, della storia di Gesù,
della storia di Atlantide, della storia di tua madre, della storia
dell’umanità.
È solo una
storia, che tu ci creda o meno.
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