Solo per
darti la minima idea di quanta energia sprechi nel ‘dare apparente vita’ al
personaggio con cui ti identifichi ogni giorno.
Pensa a
tutto il tempo, lo sforzo e l'energia che impieghi per proiettarti nel mondo. Pensa alla costante attenzione impiegata ad analizzare il tuo ruolo
sociale; rifletti sulla fatica richiesta per recitare il ruolo di te stesso. Quindi, una volta che ti sei fatto un’idea di ciò che implica
questo incessante sforzo per esibirti, apparire, mostrarti e proiettarti nel mondo,
prova a immaginare di non farlo più.
questo incessante sforzo per esibirti, apparire, mostrarti e proiettarti nel mondo,
prova a immaginare di non farlo più.
Immagina
il sollievo di non doverti sforzare di apparire in un certo modo.
Immagina
se potessi smettere di essere ‘te stesso’ e potessi semplicemente ‘essere’. Come sarebbe diversa la tua vita se non dovessi
continuare a lottare contro ogni circostanza della vita?
continuare a lottare contro ogni circostanza della vita?
Come sarebbe
il rapporto con te stesso se non dovessi più complottare, attaccare, accanirti
contro te stesso?
Come
sarebbe se potessi semplicemente esistere e accettarti totalmente in ogni
momento della giornata?
Come
sarebbe non dover sostenere un’autoimmagine personale, senza il dovere di alterarla,
abbellirla, migliorarla?
E poi c’è l’altro lato della medaglia, il rapporto con gli altri.
Dall'altra
parte c’è l’immagine sociale; c'è il tuo obbligo (sociale) di mantenere
l’immagine che gli altri hanno di te.
Allo
stesso modo gli altri si sentono obbligati – sempre socialmente – a dover
mantenere una loro precisa immagine.
Dento di
te c’è una tensione continua dovuta allo sforzo richiesto per fare una bella
impressione con gli altri: lo sforzo di essere riconosciuti, accettati,
apprezzati, stimati.
Così,
mentre tu rifletti la loro immagine, loro riflettono la tua immagine.
In questo
modo sostenete a vicenda una simulazione sociale dopo l’altra n maniera tale da
proteggere reciprocamente il vostro ego, la vostra autoimmagine.
Cosa
succederebbe se rompessi questo patto sociale di reciproca sicurezza dell'ego?
E se potessi semplicemente abbandonare queste simulazioni che consumano tutta la tua energia?
E se potessi semplicemente abbandonare queste simulazioni che consumano tutta la tua energia?
E se potessi
fare a meno di sostenere un’effimera e vanitosa autoimmagine?
E se
potessi fare a meno di stimare e lusingare l’autoimmagine degli altri?
E se
potessi solamente lasciar perdere quelle simulazioni sociali? Se potessi fare a
meno di dover garantire la sicurezza del tuo ego o dell’ego altrui?
Cosa
succederebbe se ritirassi tutta l'energia dal personaggio immaginario che tenti
di simulare?
Cosa ti costerebbe
ritirare l’attenzione e l’energia dal protagonista della tua simulazione
sociale?
E infine, cosa accadrebbe se lo facessero tutti? Se tutti ritirassero l’energia dal personaggio immaginario che stanno continuando a simulare?
E infine, cosa accadrebbe se lo facessero tutti? Se tutti ritirassero l’energia dal personaggio immaginario che stanno continuando a simulare?
Perché no?
Perché non
provarci?
Fidati, ne
vale la pena.
Magari
cominciando con il ritirare l’energia dalle piccole simulazioni personali per
poi passare alle simulazioni interpersonali.
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