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Se non sei uno di noi, sei uno di loro .
Che cos’è Matrix? È controllo. Matrix è
un mondo virtuale elaborato al computer, creato per tenerci sotto controllo, al
fine di convertire l’essere umano in questa.
Agente Smith: Ti sei mai fermato un
attimo a osservarla, ad ammirare la sua bellezza… la sua genialità… miliardi di
persone che vivono le proprie vite… inconsapevoli…
Che vuol dire reale? Dammi una
definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che
possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici
interpretati dal cervello. Questo è il mondo che tu conosci. Il mondo com’era
alla fine del XX secolo. E che ora esiste solo in quanto parte di una
neuro-simulazione interattiva che noi chiamiamo Matrix. Sei vissuto in un mondo
fittizio, Neo.
Ci sono campi, campi sterminati dove gli
uomini non nascono, vengono coltivati.
Benvenuto nella tua desertica nuova
realtà.
Credi sia aria quella che respiri
ora?
Svegliati Neo. Matrix ha te. Segui il
coniglio bianco.
Una cosa è conoscere la strada giusta,
altra cosa è imboccarla.
Matrix è un sistema, Neo. E quel sistema
è nostro nemico. Ma quando ci sei dentro ti guardi intorno e cosa vedi? Uomini
d’affari, insegnanti, avvocati, falegnami… le proiezioni mentali della gente
che vogliamo salvare. Ma finché non le avremo salvate, queste persone faranno
parte di quel sistema, e questo le rende nostre nemiche. Devi capire che la
maggior parte di loro non è pronta per essere scollegata. Tanti di loro sono
così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal sistema, che
combatterebbero per difenderlo.
Morpheus: Matrix è ovunque, è intorno a
noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti
affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L’avverti quando vai al
lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato
messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.
Neo: Quale verità?
Neo: Quale verità?
Morpheus: Tu sei uno schiavo Neo! Come
tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre,
che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente!
“Sono morto?”
“No, tutto il contrario!”
Devi lasciarti tutto dietro, Neo. Paura,
dubbio, scetticismo. Sgombra la tua mente.
“Credevo che non fosse reale. La tua
mente lo rende reale. Se vieni ucciso in Matrix, muori qui? Il corpo non
sopravvive senza mente.
Abiti diversi, spinotti nelle braccia e
in testa assenti, anche i tuoi capelli sono cambiati. Il tuo aspetto attuale è
quello che noi chiamiamo “immagine residua di sé”, la proiezione mentale del
tuo io digitale.
Neo: Mi fanno male gli occhi.
Morpheus: Perché non li hai mai usati.
Morpheus: Perché non li hai mai usati.
Morpheus: Lo leggo nei tuoi occhi. Hai
lo sguardo di un uomo che accetta quello che vede solo perché aspetta di
risvegliarsi. E curiosamente non sei lontano dalla verità.
Sai cosa dice quella scritta? Temet Nosce “Conosci te stesso”.
“Essere l’eletto è un po’ come essere innamorati, nessuno può dirti se lo
sei o no… è un qualcosa che ti scorre nelle vene!”
“Non pensare a quello che ti dirà in
termini di giusto o sbagliato. Lei è una guida Neo, ti aiuterà a trovare la tua
strada”
Hai mai fatto un sogno tanto realistico
da sembrarti vero? E se da un sogno così non ti dovessi più svegliare? Come
potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà?
Pillola azzurra: fine della storia,
domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai.
Pillola rossa: resti nel paese delle
meraviglie e vedrai quant’è profonda la tana del bianconiglio.
Io ti posso portare fino alla soglia, ma
tocca a te oltrepassarla.
– Non cercare di piegare il cucchiaio… è
impossibile… cerca invece di giungere alla verità…
– Quale verità?
– Che il cucchiaio non esiste… allora ti accorgerai che non sarà il cucchiaio a piegarsi, ma sarai tu stesso…
– Quale verità?
– Che il cucchiaio non esiste… allora ti accorgerai che non sarà il cucchiaio a piegarsi, ma sarai tu stesso…
So perché sei qui, Neo. So cosa stai
facendo. So perché non dormi. So perché vivi da solo e perché, una notte dietro
l’altra, lavori al tuo computer. Tu stai cercando lui. Lo so perché a suo tempo
ho cercato la stessa cosa. E quando lui ha trovato me mi ha detto che non
cercavo qualcosa di preciso, ma che cercavo una risposta. È la domanda il
nostro chiodo fisso, Neo. È la domanda che ti ha spinto fin qui. E tu la
conosci, come la conoscevo io. Che cos’è Matrix? La risposta è intorno a te,
Neo. E ti sta cercando. E presto ti troverà, se tu lo vorrai.
Cosa cerchi di dirmi? Che posso schivare
le pallottole?
No, Neo. Cerco solo di dirti che quando sarai pronto, non ne avrai bisogno.
No, Neo. Cerco solo di dirti che quando sarai pronto, non ne avrai bisogno.
Smith: Perché Signor Anderson? Perché?
Perché? Perché lo fa? Perché si rialza? Perché continua a battersi? Pensa
davvero di lottare per qualcosa a parte la sua sopravvivenza? Sa dirmi di che
si tratta, ammesso che ne abbia conoscenza? È la libertà? È la verità? O magari
la pace… Ma mi dica che non è l’amore! Illusioni Signor Anderson, capricci
della percezione, temporanei costrutti del debole intelletto umano, che cerca
disperatamente di giustificare un’esistenza priva del minimo significato e
scopo! Ogni costrutto è artificiale quanto Matrix stessa! Anche se ormai devo
dire che solo la mente umana poteva inventare una scialba illusione come
l’amore! Ormai dovrebbe aver capito Signor Anderson, a quest’ora le sarà
chiaro, lei non vincerà, combattere è inutile. Perché Signor Anderson? Perché?
Perché persiste?
Neo: Perché così ho scelto.
Neo: Perché così ho scelto.
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