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Molte persone mi hanno ripetuto per anni che "la felicità è una scelta", un qualcosa che dipendeva da me, dalle mie azioni, dal modo in cui interagivo con il mondo esterno... Per molto tempo ho creduto loro e ho cercato di "diventare" felice, sforzadomi di fare "scelte sempre più felici". All'inizio tutto sembrava funzionare poi però mi resi conto che alcune cose non tornavano. Intuivo un aspetto nascosto, un'informazione essenziale che non mi era stata fornita, una verità che non mi era stata comunicata- non per disonestà ma per ignoranza.
Questa verità che risuonò in tutto il mio essero fu che la "felicità non è una scelta".
Non è una scelta perché è qualcosa di innato, naturale, non acquisito, non condizionabile né da me né dagli altri. Non c'è un oggetto o una persona che può portarti la felicità. Se la felicità fosse una scelta potrebbe dipendere da chi frequenti, da cosa mangi, dal lavoro che fai.Per fortuna non è così'. Non dipende dal tuo modo di pensare, di parlare e di agire.
Il modo di pensare-parlare-fare sono soltato degli "abiti" che tu - felicità - puoi indossare.
NON DIPENDE DALLE TUE ABITUDINI.
Se tiri una bestemmia o ti comporti male con qualcuno, la felicità continua ad albergare in te.
Se indossi un cappello con la scritta "sono una depressa sfigata", la felicità rimane in te.
Diventa una scelta, cioè un qualcosa da raggiungere, quando parto dal presupposto che "mi manca" la felicità. Questo era il presupposto da cui partivano quelle persone che cercavano di darmi un buon consiglio. Ed è sempre a casua di questo pessimo presupposto che quelle stesse persone in apparenza felici si innervosivano quando qualcosa andava storto, quando qualcosa cozzava con le loro scelte. Le loro reazioni mi fecero comprendere che attribuivano la felicità alle reazioni superficiali del loro corpo e non ad uno stato d'essere profondo.
Dimi che effetto fa questa affermazione: "io, a differenza di te, ho scelto la felicità. Non rimanere uno sfigato, scegli anche tu la felicità"
-Non senti puzza di ego?
Non sembra uno spot pubblicitario che "vende felicità"?
Sono i tipici slogan che fanno sorgere la domanda: Avrò preso la decisione giusta (felice) o sbagliata (triste)?
Non è un meraviglioso sollievo riconoscere che la felicità non dipende da questioni di questo tipo?Non dipende dalla dialettica, da un gesto formale, da un riconoscimento esterno.
E' splendido accorgersi che puoi essere felici senza fare nulla.
Raccogliendoti completamente in te stessa puoi avvertire la vera felicità emerge spontaneamente dall'interno, senza doverla scegliere o andarla a cercare da qualche parte.
Non è una scelta perché è qualcosa che si trova dentro, non fuori... E' qualcosa che ti porti sempre con te, che non ti abbandona mai.
Supponi di trovarti ad un bivio esistenziale e di scegliere di svoltare a destra anziché svoltare a sinistra. La felicità - essendo incorporta nell'organismo biologico - ti segue sia a sinistra che a destra.
Non è una scelta perché "tu sei la felicità stessa".
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