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Non fissare il dito del pensatore, altrimenti ti perdi la celestiale beatitudine.
Il pensiero è un mezzo di trasporto che punta allo spazio spensierato, privo di limiti quindi senza pensieri.
Quando hai raggiunto la spensieratezza non hai più bisogno di nuovo ai pensieri. Rimani in questa quiete mentale, senza perderti in triviali attività o analisi intellettuali: non commettere l'ingenuità di rivolgerti, fare affidamento, invocare o metterti al servizio dell'intelletto.
E' il pensiero che deve mettersi al tuo servizio, non viceversa.
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