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Una volta succhiata l'essenza, sputa la buccia
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Il succo non è una proprietà peculiare di un particolare prodotto-persona-attività ma la natura sottile della pura coscienza sottilmente onnipresente
--> se la cerchi sul piano sottile - il suo habitat naturale - ne puoi fruire in qualunque luogo-momento, se la cerchi sul piano grossolano non la trovi o al massimo -se c'è- è a sprazzi.
La maniera ottimale per aver un accesso "quotidiano" diretto a quella sottile esperienza è quella di sviluppare una buona sensibilità, cioè essere consapevoli delle sensazioni più minute (quelle che di solito sono impercettibili a causa della distrazione, del caos interiore-esteriore, del multitasking, dello stress etc.). Quelle sensazioni apparentemente insignificanti e impercettibili sono un portale verso intense esperienze di beatitudine.
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Espandendo il discorso:
"When you get the message, hang up the phone" diceva Alan Watts a proposito di esperienze mistiche o psichedeliche.
"When you get the message, hang up the phone" diceva Alan Watts a proposito di esperienze mistiche o psichedeliche.
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Ricevuto il messaggio, riattacca!
In genere sopportiamo contro voglia discussioni, spiegazioni, insegnamenti prolissi che ripetono continuamente lo stesso messaggio. In questi casi l'approccio migliore è quello di darci "subito" un taglio: non alimentare ulteriori discussioni, non aprire nuovi topic, evitare di cimentarsi in pedanti analisi intellettuali, smettere di frequentare/partecipare ad un forum/gruppo in cui non si trasmettono più informazioni (per te) rilevanti.
Quando abbiamo colto l'essenza di un discorso, un insegnamento, un rituale o un'esperienza conviene concentrarsi esclusivamente su quel messaggio e tralasciare tutto il resto.
Altrimenti - se ci soffermiamo a lungo sul superfluo - si corre il rischio di perdere l'essenza - il messaggio - e perdersi in una marea di chiacchere o istruzioni formali che mancano costantemente il bersaglio.
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