l'unica e l'ultima domanda "sensata" che puoi farti a fine giornata è questa: "ho fatto del mio meglio?" - le
altre domande del tipo "ho raggiunto il mio obiettivo?" - "ho agito
bene con...?" - "sarò stato convincente?" - "avrà fatto bella figura
con...?" - "sarò piaciuta a...?" etc. - sono soltanto una fuorviante
riformulazione della domanda fondamentale, la quale è appunto: "ho fatto del mio meglio?" - Se la risposta è affermativa non c'è nulla da temere, non devi recriminare o rimpiangere niente. Se
la risposta è negativa non hai comunque niente di cui preoccuparti,
prendi semplicemente atto del tuo potenziale inespresso e la prossima
volta applicati maggiormente. - Se dai il massimo, ricevi
necessariamente il massimo che in quella circostanza potevi ottenere.
Magari non è il "Massimo" che ti eri aspettato, resta comunque il
massimo che nella realtà potevi ottenere. Spesso le aspettative generate
dalla tua mente frenetica e impaziente non rispecchiano la realtà dei
fatti, bensì deformano l'effetto prodotto dalle tue azioni. Se dai il massimo non azzardarti mai a lamentarti: ogni
volta che ti lamenti o ti auto-accusi, stai indebolendo e avvelenando
te stesso con le tue stesse emozioni e pensieri scoraggianti. Se avessi un briciolo di pazienza in più noteresti che persino il minimo contributo può dare dei frutti imprevedibili. Lascia
perdere le aspettative (le tue o quelle degli altri), limitati a fare
del tuo meglio e vedrai che i risultati arriveranno prestissimo, è
garantito. Arriveranno sicuramente in modo inaspettato, ma arriveranno. Anzi,
immagina (ed è veramente così) che la realizzazione di ciò che ti eri
prefissato, il compimento di un'attività qualsiasi (sportiva,
lavorativa, ricreativa...) che ti sta appassionando (e sottolineo
l'importanza della passione) è già di per sé il miglior risultato che
potevi ottenere. Se dopo quella faticaccia, se dopo quel sacrificio o
quel lavoro sporco ti senti appagato e pienamente soddisfatto, allora
sei al top della condizione fisica e mentale... magari non ti reggi più
in piedi, però ti senti beato, puoi andare a letto con la serenità di
chi ha condiviso ogni fibra del proprio essere. Hai superato te stesso, e nel superare te stesso ti sei rafforzato in modo incredibile. Non potresti chiedere niente di meglio a te stesso. Soprattutto il mondo non può chiederti più niente perché tu hai dato tutto te stesso. Hai dato l'anima, hai donato il cuore. Questa è la vera auto-realizzazione. Quando ti senti così profondamente realizzato, puoi letteralmente dormire (e diciamo pure morire) in pace.
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