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L'espressione ajapa-japa significa --> Rivolgersi a "Quello" senza pensare (concettualizzare/formalizzare) quello.
Rivolgersi alla nostra essenza senza compiere lo sforzo-tensione mentale della ripetizione convenzionale.
L'ajapa-japa indica una costante consapevolezza della nostra spontanea e universale natura.
All'inizio tale riconoscimento richiede l'ausilio di uno strumento, un mezzo, una pratica formale (mantra o japa): l'impegno (la pratica, il canto) è necessario soprattutto per coloro che hanno ancora attaccamenti/bisogni materiali.
Quando il praticante prende dimestichezza con il "Cuore" della pratica, si accorge che la "sensazione" prodotta dal mantra rimane la stessa mentre il rituale (la parola, il suono o il simbolo) diventa secondario, superfluo.
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La maggior parte di noi all'inizio ha bisogno di un supporto esterno (Guru, meditazione, mantra o iniziazioni formali composte da specifici gesti, metodi e tecniche) in modo tale da venire introdotti in quella sottile dimensione.
Altri invece, molto pochi, sono in grado di connettersi direttamente e fondersi con quello Spazio Sacro senza necessità di alcun rituale ridondante. Semplicemente percepiscono quelle Vibrazioni in maniera naturale: meditano senza meditare.
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Facciamo un esempio: alcune persone cantando "Om Shanti, Shanti" sostengono di avvertire un senso di serenità. La parola Shanti significa proprio pace e tranquillità.
Durante la ripetizione del mantra avvengono due processi:
1.prima di tutto la ripetizione induce automaticamente alcune sensazioni (es. serenità);
2. in secondo luogo, quando la sensazione di serenità è penetrata profondamente e si è radicata in ogni fibra del nostro organismo, la parola scritta o la vocalizzazione di quel suono diverrà sempre più marginale.
Sarà sufficiente il ricordo di quella sensazione per richiamarla a noi e riviverla. A un certo punto non servirà nemmeno ripensare a quella sensazione, essa emergerà spontaneamente e ci pervaderà come fosse la nostra seconda natura. Ci ricoprirà come fosse la nostra seconda pelle. Farà parte di noi. Noi saremo quella serenità. Quella vibrazione si espanderà e ci accompagnerà ovunque e in qualunque momento, dall'alba al tramonto. Ogni istante sarà un suo tripudio, ogni secondo verrà impregnato della sua Presenza.
Anche ora quella Prasenza sta vibrando in te, la senti?
... se la riconosci non nominarla, non definirla, non sminurla con lettere o simboli: semplicemente sii grato.
Lei è immortale e onnipresente, non servono simboli per richiamarla a te... E' sempre stata con te e sempre lo sarà!
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