L'Ego impaziente respinge come un mulo la presenza terapeutica dell'Osservatore. L'Ego
- aggrappato alle sue insulse certezze- ficca i paletti a terra per
delimitare il proprio orticello, ma questi si spezzano con niente al
primo tocco del Pneuma. E' il soffio invisibile che trasporta di
soppiatto i suoi confini verso nuovi orizzonti, permettendogli di
respirare aria pura. Fosse per il bieco ego ognuno dovrebbe vivere in
una sgabuzzino adorando per tutta la vita della merce marcia.
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