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Se fai da specchio, gli altri vedono in te il riflesso di se stessi e quindi - credendo di aver a che fare con se stessi - inizierai a piacergli, gli starai simpatico, l'energia tra di voi scorrerà naturalmente , etc. etc...
Ma la cosa stupefacente è che se impari a rispecchiare l'Universo, lui ti tratterà nel migliore dei modi come se avesse a che fare con se stesso; non ti farà mancare niente poiché Egli è il Tutto e tu semplicemente fai da superficie riflettente, niente di più niente di meno. Guarda che non è poi così difficile...
Commenti
Bella la storia dello specchio, è infatti un simbolo archetipico molto potente.
Potresti farmi qualche esempio pratico di come farsi specchio verso gli altri?
Forse imitando quello che fanno?
Ti mando un immenso abbraccio
Alex
ma sì dai, sono in buona forma.
Di esempi ne abbiamo innanzitutto uno tutte le volte che ci guardiamo allo specchio ;)
Ogni volta ci sembra di vedere lo stesso io, ma in realtà vengono riflessi una moltitudine di "io" in un unico corpo, tanti quanti sono gli stati d'animo che lo abitano.
Al di là del filosofeggiare, credo che un buon modo sia l'ascolto previa pulizia di segnali in entrata, cioè l'ascolto autentico di quello che ci arriva da là fuori, l'ascolto privo di filtri (appunti giudizi o impressioni immediate). Soprattutto le impressioni, prima ancora dei posteriori giudizi razionali, ci impediscono di ascoltare cosa una persona ha da dirci. Se prima ancora che gli altri aprano bocca ci siamo già pre-definiti un'immagine (spesso morale), quella stessa immagine apparirà non per quella che effettivamente è, ma per quella che è stata costruita dalla nostra mente. In altre parole l'orecchio-specchio fa da eco. Puoi cominciare a sviluppare l'orecchio-specchio andando in mezzo alla natura, se ti va chiudere gli occhi (facoltativo) e ascoltare il maggior numero di suoni-voci-rumori che ti arrivano.
Allo stesso modo funzionano gli altri sensi-specchio: l'occhio specchio riproduce fedelmente l'immagine, senza deformarlo. L'imitazione (forse conosci il concetto di rispecchiamento e rapport della pnl) è un ottimo sistema , chiamato appunto mirroring.
Un altro stratagemma è il sigillare la bocca, il resistere alla tentazione di parlare o più in generale di intervenire... Non temere che quella pausa di silenzio rovini la comunicazione o il rapporto con l'altra persona, anzi è proppro in quelle pause che esce la natura nascosta di ognuno di noi, è dai silenzi che si comprende l'autentità di una relazione.
Avrai notato la frenesia che c'è nel comunicare quotidiano. Io ho fatto (lo faccio tuttora) questo esperimento: subito dopo che qualcuno finiva di parlare e si aspettava una mia controbattuta io rimanevo volutamente zitto o accennavo solo due parole, lo facevo esclusivamente per notare la sua reazione; nell'80% dei casi la gente la prendeva maluccio e a volte sbottava in tutta la sua impazienza... quella loro irrequietezza, l'emozione finora celata era l'immagine emersa al tornasole.
Un altro modo ancora, decisamente molto raffinato, è quello di rimanere in stato alpha, di rilassamento psicofisico. Vai in mezzo a un gruppo di persone mentre sei in alpha e noterai all'istante chi hai di fronte: questo perché tu sei limpido, senza increspature e la tua calma riflette chiaramente l'ambiente circostante.
Ora a parole me la cavo benino, ma nei fatti è tutta un'altra storia.
Un abbracio!
sei un grande!
orecchio specchio...
occhio specchio...
verissimo, poi lo stare un po' più zitti è potentissimo.
E' qualche anno che seguo il tuo sito e devo dire che mi ha fatto imparare molte cose, anche tramite i tuoi "libri" tipo AGISCI ORA .
un altro abbraccione
Alex
Possano tutti i riflessi riconoscersi nel vero volto.
Un sorriso
Zw