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quando si pigliano l'energia dall'anima di un umano,
non gli dicono immediatamente che il dolore sarà atroce: glielo centellinano a poco a poco.
Se gli dicessero subito la verità, poche anime subirebbero quello che stanno subendo, ergo ci sarebbero grosse perdite di energia.
Per garantirsi un'alimentazione costante conviene piuttosto agire inosservati: inframmezzare i brevi ma intensi prelievi energetici con iniezioni di convinzioni consolatorie e la proiezione onirico-subconscia di scenari olograficamente identici alla realtà.
Il raccolto frutterà ad libitum.
Scenario agghiacciante per l'anima in cattività: meglio dimenticare, fingere di non vedere e tornare a dormire. Questo molti lo sanno fare alla grande.
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