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sono messaggi contraddittori che riempiono la nostra vita quotidiana, richieste insensate, comportamenti logicamente impossibili da attuare.
Questi sono esempi banali:
dovresti essere diverso (implicitamente dovresti essere ciò che non sei)
devi essere spontaneo (sforzati di essere naturale)
non ascoltarmi
fai finta di niente
non preoccuparti se...
se mi vuoi bene, dovresti...
se vuoi la libertà, devi...
etc.
In realtà buona parte del linguaggio è saturo di messaggi paradossali, vengono utilizzati in ogni settore. Essi hanno una duplice funzione:
1- anagogica, cioè tesi ad un'innalzamento del liv. di coscienza. Questi sono molto rari, richiedono una certa consapevolezza da parte dell'interlocutore e del destinatario. I popolari koan zen o alcuni manoscritti esoterici svolgono questa funzione, trasportano all'istante la coscienza oltre la soglia ordinaria
2- catagogica: tendente verso il basso... Servono per imbrigliare la coscienza del destinario all'interno di un loop (circolo vizioso), sono dei falsi dilemmi creati per assoggettare la mente (e quindi la vita) di persone non pienamente coscienti di sé, insufficientemente mature, persone che dedicano tutta la vita alla ricerca di soluzioni a dei problemi fittizi o irrisolvibili.
Colui che utilizza i paradossi catagogici lo può fare volontariamente o involontariamente (come i banali esempi di prima). Di solito viene fatto allo scopo di esercitare il proprio potere, ottenere energia o informazioni preziose.
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