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immagina un Re o una Regina
a cui han fatto credere
fin dalla più tenera età
di essere dei pezzenti
...
genitori che ammoniscono
"guarda che l'erba voglio non cresce neanche nel giardino del re"
...
amici assuefatti dal mantra globale:
"lavora, compra, consuma, crepa"
...
colleghi spavalndi che all'inno di benny ("credere, obbedire, combattere")
difendono uno stivaletto dall'assalto di oppressori ignoti,
minacce inesistenti
...
anno dopo anno, strascichi così la tua vita,
imbevuto da false idee,
ubriacato dal un io che non è mai stato il tuo io...
poi, sfinito, inciampi in una pozzanghera,
intravedi qualcosa luccicare
è il riflesso di una luce
un lampo brilla nei tuoi occhi,
quegli occhi offuscati da ormai troppo tempo
adesso si stanno spalancando.
Nella tua testa una voce sussurra:
"sono il tuo intimo!
nel profondo ho sempre riconosciuto la tua regalità, ma tu mi hai fatto tacere perché là fuori fa più comodo così... sopprimere la tua pura volontà fa molto comodo... ti sei fatto rapire dalle suggestioni della superfice e ne hai pagato le conseguenze.
"Ma non temere... Io riconosco la tua regalità... e anche altri come te stanno riconoscendo la loro innata regalità...
E tu, finalmente,
Riconosci la tua regalità... ?"
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