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"Io
sono io. Tu sei tu.
Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative.
Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative.
Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa.
Se ci incontreremo sarà bellissimo;
altrimenti non ci sarà stato niente da fare."
"se ti assumi la responsabilità di quello che stai facendo,
Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative.
Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative.
Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa.
Se ci incontreremo sarà bellissimo;
altrimenti non ci sarà stato niente da fare."
"se ti assumi la responsabilità di quello che stai facendo,
del modo in
cui produci i tuoi sintomi,
del modo in cui produci la
tua malattia,
del modo in
cui produci la tua esistenza
- al momento stesso in cui
entri in contatto con te
stesso -
allora ha inizio la
crescita, ha inizio
l'integrazione"
"assumersi responsabilità per un altro,
"assumersi responsabilità per un altro,
interferire
con la sua vita e sentirsi
onnipotenti sono la stessa
cosa"
"sarò con te. Sarò con te con il mio interesse,
"sarò con te. Sarò con te con il mio interesse,
la mia
noia, la mia pazienza, la
mia rabbia, la mia
disponibilità.
Sarò con te
[...] ma non ti posso
aiutare.
Sarò con te. Tu
farai quello che riterrai
necessario"
"La consapevolezza di per sé può essere curativa.
"La consapevolezza di per sé può essere curativa.
Dato che
con una piena consapevolezza
si diventa autoconsapevoli
dell’autoregolazione
dell’organismo,
si può
lasciare che l’organismo
prenda in mano la situazione
senza interferire,
senza
interrompere: della saggezza
dell’organismo ci si può
fidare.
Di contro a questo
atteggiamento troviamo
l’intera patologia
dell’automanipolazione,
del controllo ambientale e
via dicendo,
che
interferisce con i sottili
meccanismi
dell’autoregolazione
dell’organismo”
Friedrich Salomon Perls
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