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la qualità delle vostre emozioni influenza la qualità della vostra vita




voi siete artefici della realtà che vi circonda: non solo le  emozioni hanno la capacità di influenzare fisicamente il sistema endocrino ed  immunitario del vostro corpo. Sono anche in grado di modificare la forma del vostro  DNA!

I fatti di cui vi parlo sono emersi da una serie di esperimenti condotti  dall’’esercito degli Stati Uniti e pubblicati su varie riviste scientifiche nel 1993. In  sostanza, ad un volontario è stato prelevato un campione di DNA tramite un tampone  intriso di saliva. Il volontario è stato poi sottoposto a forti sollecitazioni emotive (gli  sono stati mostrati filmati preparati per l’’occasione) e ““quando le emozioni del  soggetto toccavano alti o bassi picchi emotivi, le sue cellule ed il suo DNA producevano  nello stesso momento una forte risposta elettrica. Sebbene il soggetto ed i suoi  campioni fossero stati collocati a varie decine di metri di distanza fra loro (anni dopo  sono stati condotti altri esperimenti in cui tale fenomeno è stato misurato ad oltre 500  chilometri di distanza, ndr), il DNA si comportava come se si fosse trovato ancora  fisicamente in contatto con il corpo del soggetto."

In pratica, le emozioni provate dalla persona sono in grado di modificare la struttura  del DNA, come ha evidenziato anche il dottor Bruce Lipton, biologo cellulare, massimo  esperto negli studi sui legami fra scienza e comportamento e pionieristico ricercatore  nell’’ambito della epigenetica, nuova scienza di frontiera che studia appunto le  possibilità di modificare deliberatamente e consapevolmente la struttura cellulare del  nostro organismo. Già di per sé, questa scoperta è incredibile. Lo diventa ancora di più  se la mettiamo in relazione con un’’altra scoperta, dovuta quest’’ultima a studi di  meccanica quantistica. Un gruppo di scienziati, capeggiati dai ricercatori russi Vladimir  Poponin e Peter Gariaev, ha condotto un esperimento in cui in un contenitore è stato  creato il vuoto assoluto. Come previsto dai ricercatori, nel contenitore, dopo aver tolto  ““tutto il possibile””, sono rimasti solo alcuni fotoni i quali, osservati, erano disposti a  caso all’’interno del contenitore stesso. A questo punto, nel contenitore è stato posto un campione di DNA. I fotoni, come per magia, hanno iniziato a muoversi fino ad  assumere l’’esatta forma del DNA posto nel contenitore. Non è finita: una volta estratto  tale campione, i fotoni hanno mantenuto la loro disposizione a forma di DNA.

Ricapitolando: la qualità delle vostre emozioni influenza la chimica del vostro corpo ed  il vostro DNA, il quale influenza la realtà che vi circonda, modificandola (a livello  quantico) a sua immagine e somiglianza.

Per quale motivo, quando le cose vi vanno  bene e tutto gira per il verso giusto, avete la netta percezione che intorno a voi tutti  siano diversi, meglio disposti nei vostri confronti, e che addirittura il mondo sia più  colorato? E per quale motivo, quando vi svegliate con la luna storta, vi capitano solo  situazioni che non fanno altro che peggiorare il vostro stato, ed il mondo stesso  sembra grigio? La risposta sta in questi esperimenti, in questi risultati. Trattenete il  respiro, perché non è ancora finita.

Avete mai pensato al fatto che ci sono alcune persone che, senza motivo apparente, vi  piacciono più di altre, oppure riscuotono sempre successi sociali, oppure sono in  qualche modo ““positive””, tanto che solo la loro vicinanza è sufficiente a farvi star bene,  a farvi rilassare? Vi siete mai chiesti quale nascosto e misterioso processo alchemico si  cela dietro queste inspiegabili (ma ben tangibili) sensazioni?  Una interessante e, tanto per cambiare, stupefacente risposta, ce la fornisce il dottor  Masaru Emoto, celebre per aver inventato un microscopio in grado di fotografare i  cristalli dell’’acqua. Il dottor Emoto ha fotografato cristalli di acqua conservati in  recipienti sui quali erano apposti messaggi di amore, serenità e pace (per esempio: io  amo, io perdono, io sono felice, ma anche preghiere di vario tipo, etc.) e messaggi di  odio (per esempio: ti odio, ti vorrei uccidere, etc.). Oppure, cristalli che erano stati  esposti a musica classica e a musica heavy metal. La scoperta sensazionale è che i  cristalli di acqua che sono stati a contatto con messaggi in qualche modo ““positivi”” o  con musica rilassante hanno forme armoniose e presentano colorazioni rilassanti e  tenui; i cristalli che, invece, sono stati a contatto con messaggi di paura, cattiveria o  odio o con musica heavy metal, hanno forme brutte, prive di armonia, sgraziate e  persino spiacevoli allo sguardo. Inoltre, i colori delle fotografie sono scuri.




Nella introduzione del libro di Emoto, si legge: ““questo esperimento ci ha insegnato  quanto siano importanti le parole che pronunciamo ogni giorno. Se pronunciamo  parole positive, queste vibrazioni influenzano le cose nella direzione del bene. Se  utilizziamo parole negative, ci muoviamo verso la distruzione. In Giappone si ritiene che  le parole abbiano un’’anima, la cosiddetta anima della parola. Si pensa che soltanto  pronunciando le parole si abbia il potere di trasformare il mondo (ricordatevi di questo  passaggio, quando leggerete il capitolo dedicato alla linguistica e all’’importanza di  parlare ““bene””, ndr). Le parole influenzano in maniera molto forte la nostra coscienza.  Si dice spesso che è importante usare parole positive perché tutto scorra liscio. Le  parole manifestano i sentimenti. I sentimenti con i quali viviamo modificano l’’acqua  che costituisce il 70% del nostro corpo e questa modificazione si manifesta in tutto il  corpo. Chi ha un corpo sano, ha anche sentimenti sani. È vero che una mente sana vive  in un corpo sano.””


Questo fatto, e cioè che le emozioni, le energie, le vibrazioni, in qualche modo (dico ““in  qualche modo”” per non diventare troppo pesante: spiegazioni più che esaurienti si  trovano, se solo ci si affaccia al mondo quantico, in cui tutto è energia) modificano la  struttura della materia, è già di per se sconvolgente.  Ma la cosa ancor più sconvolgente è che il pianeta Terra è composto per lo più da  acqua. E che noi siamo composti da acqua per una percentuale che va dal 70% al 90%.  Sono chiare le implicazioni di quanto ho appena scritto? Vi rendete conto che avete  davvero il potere di creare la vostra vita, la vostra giornata, esattamente come  desiderate? E che se le cose non vanno come volete, in qualche modo l’’universo non fa  altro che vibrare alla frequenza che voi per primi inviate con i vostri rancori, i vostri  malumori, le vostre insoddisfazioni? Comprendete perché parlo di infinite possibilità?  Perché davvero, qui e ora, nella pianificazione dei vostri obiettivi, potete chiedere  quello che volete. Tutto. Tutto. Non so a voi, ma a me viene il pizzicorino al naso,  perché è la cosa più emozionante che riesco ad immaginare. Sapere di poter avere  quello che si vuole, di poter creare, letteralmente, giorno dopo giorno, la nostra vita.

A questo punto, suppongo (e mi concedo di nuovo il lusso di fare un po’’ di lettura del  pensiero) che alcuni di voi, non molti spero, staranno scuotendo la testa ed elaborando  pensieri depotenzianti, del tipo: ““con me non funzionerà””; ““il mio caso è troppo  diverso dagli altri””, ““io davvero non posso modificare le circostanze””.  Altri, invece, diranno: ““ah si, io ci credo a queste cose!””, e proveranno ad applicare la  filosofia racchiusa in questo libro per tre o quattro giorni, forse un mese, salvo poi  sprofondare nuovamente nella solita e ripetitiva realtà di sogni chiusi nel cassetto.  Ai primi, chiedo la cortesia di aspettare ancora qualche pagina, così forse si  renderanno conto che il loro caso non è poi così diverso dagli altri e che spesso quando  si da la colpa alle circostanze, in realtà si prende la scusa per non agire, perché agire  sarebbe troppo faticoso, rischioso, doloroso.  Agli altri, a quelli che ci credono, mi permetto di dire che l’’affermazione ““io a queste  cose ci credo”” implica già un fallimento, un distacco da ciò che è una realtà alla quale si  dovrebbe aderire, senza ““crederci””. Sarebbe come dire ““io credo che il Nimesulide fa  passare il mal di testa””. Non c’’è niente da credere, funziona così e basta. Affermare:  ““Si, io credo alla teoria dei quanti secondo la quale noi possiamo con la nostra energia  creare la nostra realtà””, in realtà significa che lo accettate dal punto di vista della  mente razionale, ma che si tratta di un concetto che non fa parte di voi. Per questo,  una frase del genere racchiude in sé il germe del fallimento.

Siete i creatori della vostra realtà, che vi  piaccia o meno. Siete voi che, consapevolmente o meno, costruite il mondo che vi  circonda, anche se questo mondo non vi piace. Siete voi che vi attirate, letteralmente,  tutti gli eventi che caratterizzano la vostra vita, quelli belli e quelli meno belli. Mi rendo  conto che tale affermazione può far storcere il naso a più di uno di voi e vi prego di  pazientare ancora un po’’: troverete una spiegazione esauriente a questa mia  asserzione nel capitolo dedicato alla ““fortuna””. Qui voglio solo farvi pensare a quanto  poco siamo abituati a considerarci ““parti in causa”” degli accadimenti quotidiani e a  come questo atteggiamento passivo, da spettatore inerte, vada assolutamente  trasformato in un atteggiamento da regista attivo, se vogliamo, se volete davvero  chiedere (chiedervi) che i vostri sogni si realizzino, se davvero volete porvi obiettivi  ambiziosi per la vostra vita. Siamo così poco abituati a considerarci i ““creatori”” del  nostro destino che, persino quando i nostri sogni si realizzano o gli obiettivi si  concretizzano, pensiamo che ciò sia avvenuto per caso, per pura fortuna, grazie alla  benevolenza del destino favorevole.



““Il mio sogno si è avverato””, dite.

  ““Il mio sogno è diventato realtà””.  Come se i sogni potessero realizzarsi per loro conto, come se i sogni fossero entità  dotate di intelletto e coscienza, in grado di decidere da soli se realizzarsi o meno!

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SIETE VOI CHE REALIZZATE I VOSTRI SOGNI!
SIETE VOI CHE AVETE COMPIUTO IL MIRACOLO!
DOVETE SOLO IMPARARE A CAPIRE COME AVETE FATTO, E FARLO ANCORA, A VOSTRO PIACIMENTO, TUTTE LE VOLTE CHE DESIDERATE.
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TUTTO QUESTO FUNZIONA, NON BISOGNA ““CREDERCI””.

TUTTO  QUESTO FUNZIONA APRESCINDERE dal  fatto che voi ci crediate oppure no.

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da Io Sono Chi Voglio Essere, di paolo borzacchiello

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