;
1 gennaio
Come potrà il nuovo anno essere veramente nuovo, se gli esseri umani che lo accolgono continuano a ristagnare negli stessi pensieri, negli stessi sentimenti e nelle stesse deplorevoli abitudini? Il nuovo anno è come un’acqua fresca e pura, e se volete che mantenga la sua freschezza e la sua purezza, dovete preoccuparvi dello stato dei recipienti in cui l’accoglierete. Non è quello che fate ogni giorno nella vostra cucina? Quando dovete versare dell’acqua pulita in una pentola, prima verificate lo stato di quella pentola, e se è sporca la pulite. Ebbene, quando si tratta di ricevere in quei recipienti, che sono la vostra anima, la vostra mente e il vostro cuore le acque pure del nuovo anno, dovete applicare le stesse regole che adottate nella vostra cucina, e dunque intraprendere tutto un lavoro di pulizia interiore.
2 gennaio
Tutti gli esseri umani sentono confusamente che da qualche parte esiste un posto a loro destinato e che là essi saranno felici. Ma pochissimi hanno trovato quel posto.
Quando un seme viene piantato in terra germoglia, cresce e dà frutto. Il seme dice allora: «Ho trovato il mio posto!» Infatti, il suo vero posto non era nel granaio dove, mischiato ad una gran quantità di altri semi, si sarebbe seccato e avrebbe rischiato di essere divorato dai topi e dai vermi. Il suo posto era nella terra. La maggioranza degli esseri umani assomiglia a dei semi che aspettano nel granaio che qualcuno venga a seminarli: non hanno trovato il loro posto e non sono pronti a germogliare. Tuttavia, tutti sono chiamati a trovare il proprio posto, e nessuno può togliere ad un essere umano il posto che Dio gli ha riservato.
3 gennaio
Il cosmo obbedisce alla legge del ritmo. Tutto è ritmo nell’universo e l’essere umano stesso appartiene a questo grande ritmo cosmico. In modo percettibile o meno, ciascuna delle sue funzioni biologiche o psichiche è retta dalle leggi del ritmo. Secondo il suo modo di vivere, attraverso i suoi pensieri, i suoi sentimenti e le sue azioni, egli entra più o meno in armonia con il ritmo universale. Sin dall’alba dell’umanità, la musica e la danza non sono stati altro che dei tentativi per entrare nuovamente in questo ritmo universale e per restarvi. Ecco perché tutte le culture, in un dato momento della loro storia, hanno attribuito alla musica e alla danza un’origine divina.
4 gennaio
Attraverso la preghiera e la meditazione, voi entrate in contatto con delle regioni superiori, ove accumulate delle energie. Così, se poi vi capitasse di dover prendere la parola, la vostra parola sarà piena, viva e potente, essendo colma d’amore, di luce e di forza divina. Quell’amore, quella luce e quella forza divina sono il Verbo, ed è il Verbo stesso che conferisce il Suo potere alla parola.
Si può esprimere questa stessa idea in un altro modo, dicendo che prima di esprimervi attraverso la parola, voi formulate dei pensieri e provate dei sentimenti: quello è il Verbo. La parola rappresenta la forma, i vocaboli che voi scegliete in una determinata lingua e con cui avvolgete il vostro Verbo per farvi comprendere dagli esseri umani. Il Verbo, invece, trova immediatamente nel mondo invisibile l’espressione appropriata affinché tutte le creature, compresi gli Angeli e gli Arcangeli, possano comprendere. Ma sia che vi rivolgiate agli uomini o agli Angeli, dovete iniziare lavorando sul vostro Verbo, ossia sui vostri pensieri e sui vostri sentimenti, dei quali il Verbo stesso sarà il conduttore.
5 gennaio
L’amore è il rimedio che, per quanto difficili siano le condizioni, è in grado di ristabilire in voi l’equilibrio e la salute, ed è capace di ridarvi la vita. La vita e l’amore, infatti, sono legati e, affinché la vita possa circolare, occorre fare appello all’amore. Sì, la vita nasce dall’amore. Dove c’è amore, c’è vita; e là dove l’amore diminuisce, è la morte che si avvicina.
Tutte le religioni ci insegnano l’amore verso Colui che dona la vita. Quell’Essere che pervade l’universo, noi Lo possiamo trovare ovunque: Egli è nella terra, nelle piante, nell’acqua, nell’aria, nel fuoco, nel nostro organismo, nel sole, nelle stelle, ovunque… E per diventare sempre più vivi, è ovunque che noi Lo dobbiamo cercare.
6 gennaio
I nostri corpi psichici sono fatti di una materia talmente sottile che in essi c’è posto per l’universo intero. Così, ciascuno di noi è il depositario degli archivi cosmici. Tutti gli avvenimenti del cosmo e tutta la movimentata storia dei mondi, compresa quella dei mondi scomparsi, ci inviano degli echi che si registrano nel nostro subconscio.
A nostra insaputa dunque, noi riceviamo notizie dell’universo, e allorché decidiamo di approfondire certi argomenti attraverso la meditazione e la contemplazione, è come se andassimo a consultare dei documenti in una biblioteca. Quella biblioteca è talmente vasta e profonda che gli impiegati non riescono a trovare immediatamente l’opera richiesta, e noi dobbiamo attendere qualche tempo, prima di ottenere la risposta. Ma un bel giorno la riceviamo, e allora diciamo: «Ho avuto un chiarimento, una rivelazione». In realtà, abbiamo semplicemente ricevuto il passaggio del libro che avevamo richiesto.
7 gennaio
Non rimanete senza fare nulla, nell’attesa che il Cielo si decida ad occuparsi di voi. Se desiderate che si accorga della vostra esistenza, che vi sostenga e vi aiuti, dovete diventare ricchi. Direte: «Diventare ricchi ? E come?» Ah, bisogna lavorare per guadagnare dell’oro.
Nel simbolismo iniziatico, l’oro rappresenta l’intelligenza, la saggezza. Con quell’oro si comprano qualità e virtù, che si manifestano attraverso delle proiezioni di luci e di colori. Così, attratte da quello splendore che scorgono da lontano, le entità celesti si avvicinano. Per attirare l’attenzione di tutte quelle creature angeliche che possono occuparsi di voi, non dovete rimanere passivi… Dunque, mostrate a quelle entità che meritate la loro amicizia, la loro protezione, ed esse si occuperanno di darvi tutto ciò di cui avete bisogno.
8 gennaio
Fare silenzio non è uno scopo di per sé. Nel silenzio noi prepariamo le condizioni favorevoli per la manifestazione delle entità divine. Queste entità amano il silenzio e aspettano sempre quelle condizioni che gli esseri umani offrono loro solo molto raramente. Più un essere è evoluto, più ha bisogno di silenzio. Egli sente che in quell’apparente assenza di vita, potrà in realtà gustare la vera vita. La vera vita, infatti, la vita intensa, è un silenzio vivo. Imparerete sempre più a ricercare questo silenzio, poiché è così che si preparano le condizioni per la venuta delle entità celesti; e al loro avvicinarsi, sentirete passare su di voi il soffio dell’eternità.
9 gennaio
La Scienza iniziatica c’insegna che lo Spirito di Dio impregna tutto l’universo, e che noi possiamo, attraverso la materia che costituisce l’universo stesso, entrare in contatto con Lui. Gli esseri umani non hanno idea di quello che perdono ignorando che gli elementi che li circondano – la terra, l’acqua, l’aria e il fuoco – sono pieni della quintessenza della Divinità e che, attraverso la meditazione, la respirazione e una nutrizione cosciente, essi possono captare tale quintessenza che vivificherà tutte le cellule del loro corpo. Così, essi non solo migliorano la loro salute fisica, ma inoltre, le loro cellule ringiovanite, purificate e illuminate, anziché trattenerli in basso, negli strati opachi della materia, diventano delle brave operaie che li sostengono nel loro lavoro di creazione spirituale.
10 gennaio
Quando, scalando una montagna, si scopre il luogo in cui nasce la sorgente di un fiume, ci si meraviglia della purezza di quell’acqua e del suo delizioso sapore. Quell’acqua, a mano a mano che discende verso la pianura, si fa ruscello e poi fiume, e ricevendo sporcizie e prodotti tossici emessi da coloro che abitano lungo le sue rive, quando infine giunge alla foce per gettarsi nel mare, potrebbe avvelenare chi la bevesse.
Dalla sorgente fino al mare, il fiume rappresenta tutta una gerarchia. Tale gerarchia la ritroviamo in noi stessi, a partire dalla sorgente che è il nostro Sé divino, fino al piano fisico. Per poter bere la vita pura, dobbiamo liberarci delle regioni inferiori del piano fisico, astrale e mentale* e andare a cercare l’acqua sulle cime delle alte montagne in noi: la nostra anima e il nostro spirito.
* Vedere nota e schema, pagg. 372-373. :
11 gennaio
Si può paragonare l’amore ad un albero, in cui la sessualità è rappresentata dalle radici. Quelle radici sono profondamente radicate nell’essere umano, non le si può strappare e neppure si deve tentare di farlo: esse sono indispensabili, esattamente come le radici sono indispensabili all’albero. Occorre solo andare oltre, innalzarsi, salire lungo il tronco, verso i rami, verso i fiori e i frutti; e i fiori e i frutti dell’amore sono il sacrificio.
Anche l’amore più spirituale riceve il proprio slancio dalla forza sessuale, ma occorre imparare in quale modo coltivarlo, innaffiarlo e proteggerlo dagli insetti e dalle intemperie. Quando gusterete i frutti di quell’albero che è l’Amore, saprete che quelli sono i frutti dell’immortalità, della vita eterna.
12 gennaio
Chi ha iniziato male rischia, evidentemente, di finire male. Così, nella vita degli esseri umani, vi sono degli avvenimenti che si svolgono con un rigore implacabile, ed è possibile predirli con la stessa precisione con la quale gli astronomi predicono le eclissi, le congiunzioni o le opposizioni dei pianeti, poiché tutto si svolge secondo regole assolute. Tuttavia, se fanno degli sforzi, se fanno appello allo spirito, certi esseri che avevano cominciato male, riescono a cambiare il corso delle cose, poiché in realtà non c’è mai nulla che sia scritto in modo definitivo. Quando lo spirito viene a dire la sua, gli avvenimenti non si svolgono più in modo così meccanico. Là dove lo spirito imprime il proprio sigillo, gli elementi cambiano natura e configurazione, tutto si purifica, si armonizza e gli avvenimenti seguono un altro corso. Non sta dunque scritto da nessuna parte che chi ha cominciato male debba necessariamente finire male.
13 gennaio
Poiché conoscono da millenni il processo di fissione dell’atomo, gli Iniziati, durante le loro meditazioni riescono a disintegrare, mediante il pensiero, qualche millesimo di milligrammo del proprio cervello. È dall’energia liberata in questo modo che essi traggono i loro immensi poteri: applicano il principio di fissione dell’atomo al proprio cervello, che è una materia di una ricchezza straordinaria.
Qualcuno dirà: «Anch’io so disintegrare la materia: ho avuto quaranta di febbre e ho perduto tre chili». Sì, ma perdendo quei tre chili avete perso anche delle forze: la febbre vi ha indebolito. Invece, da quelle particelle infinitesimali, disintegrate attraverso la meditazione praticata dagli Iniziati, si libera dell’energia; ed è inoltre molto più benefico e salutare, tenendo conto che altre particelle, ancora più pure e luminose, vengono a sostituire le prime. Bisogna dunque saper discernere, fra i dispendi di energia, quali ci arricchiscono e quali ci impoveriscono.
14 gennaio
Quanti artisti non misurano le proprie responsabilità! Non pensano che accordando loro un dono, il Cielo li ha resi proprietari di un grande tesoro grazie al quale essi possono compiere meraviglie. Ma anche coloro che sono coscienti di possedere un talento eccezionale non credono abbastanza nei poteri di quel dono.
Un artista deve avere come ideale quello di condurre gli esseri verso la Divinità; allora, il suo nome verrà inscritto nel Libro della Vita, e sarà annotato che quell’essere ha salvato parecchie anime dalle tribolazioni e dalla morte; così, non si dovrà preoccupare per la propria anima, poiché se egli salva le anime degli altri, ci sarà qualcuno che verrà a salvare la sua! Altri vengono a portare anch’essi la luce a coloro che diffondono la luce attorno a sé.
15 gennaio
Quando ci s’impegna nella vita spirituale, la cosa essenziale è rinforzarsi, e per farlo bisogna cominciare modestamente, esercitandosi nelle piccole cose. Infatti, non è tanto quello che realizzate che conta, ma il fatto che vi state rinforzando. Ecco perché non dovete lanciarvi subito in grandi imprese: vi esporreste a dei fallimenti. Fallire non è poi così grave in sé, ma ad ogni insuccesso rischiate di perdere un po’ più di fede e di fiducia, e quando dentro di voi la fede e la fiducia diminuiscono, anche le forze legate ad esse diminuiscono. Se vi dico di iniziare dalle piccole cose è perché so che il successo riportato nelle piccole cose aumenta la fede per affrontare quelle grandi.
16 gennaio
Vi sono esseri che per sentirsi vivi hanno bisogno di esplosioni e d’incendi. Ebbene, tali esseri sono dei primitivi, dei barbari. D’altronde, lo si è potuto constatare nel corso della storia: tutti coloro che incendiavano città e campagne, che accendevano roghi e forni crematori erano dei barbari. Il bisogno di bruciare cose o esseri è espressione di brutalità. Direte che atti simili sono comunque abbastanza rari. Forse lo sono nel piano fisico, certo, ma nel piano astrale, nel campo dei sentimenti, gli esseri umani, che non sanno utilizzare il fuoco, non smettono di accendere e di alimentare il focolaio delle passioni in se stessi e negli altri. Tutti gli esseri che non hanno ancora imparato la maniera corretta di riscaldarsi e di scaldare gli altri, ovvero che non hanno imparato la maniera corretta di amare, non sono esseri civili, e commettono, per un certo verso, degli atti di barbarie.
17 gennaio
Che cosa fate quando vi sentite turbati, irritati o infelici? Anziché cercare di ritrovare la pace e la luce, correte dai vostri genitori, dai vicini, dagli amici, oppure usate il telefono per esporre loro tutti i vostri problemi. Non appena avete terminato, vi sentite sollevati e questo vi basta. Non vi rendete conto che agendo in questo modo, è come se lasciaste mucchi d’immondizia in quelle persone. Non dico che non si debba mai parlare delle proprie difficoltà. I genitori e gli amici, con i loro consigli e il loro sostegno, possono essere un aiuto prezioso. Spesso però, non è tanto la luce e i buoni consigli che si cercano: si ha soltanto bisogno di scaricarsi, ecco tutto. E se dopo averlo fatto ci si sente meglio, in realtà quel “meglio” è solo passeggero, poiché non si è fatto nessun vero lavoro interiore per risolvere i problemi; così, alla prima occasione, si ricadrà nello stesso stato d’animo. Dunque, non soltanto si saranno avvelenati gli altri, ma inoltre non si sarà migliorato nulla in sé stessi.
18 gennaio
Senza l’aiuto delle entità celesti, di fronte alle grandi difficoltà della vita, siamo impotenti. Ma per attirare quelle entità e suscitare in loro il desiderio di aiutarci, dobbiamo condurre una vita pura, in accordo con le leggi divine. Senza questo, i nostri pensieri e le nostre preghiere non sfioreranno neppure quelle entità, e non saranno accolti. Il nostro modo di vivere è la sola cosa che viene presa in considerazione dagli spiriti che sono lassù. Quando essi vedono un essere che cerca di agire in accordo con le leggi dell’armonia cosmica, sono costretti a venire in suo aiuto. In caso contrario, i loro occhi e le loro orecchie si chiudono: essi non sentono, non vedono e lasciano che quell’essere continui a scervellarsi. È solo con la qualità della nostra vita che possiamo “obbligare” le entità celesti a intervenire in nostro favore.
19 gennaio
Contrariamente alle apparenze, lo sviluppo psichico degli esseri non coincide con la crescita fisica. È dunque un errore credere che quando un bambino viene sulla terra, la sua anima e le sue facoltà morali e intellettuali seguano la crescita del suo corpo e che, più avanti, a mano a mano che il suo corpo invecchia, s’indebolisce e perde vitalità, l’anima faccia altrettanto. No, l’anima del bambino che viene ad incarnarsi è già in possesso di tutte le sue facoltà, ma non può ancora manifestarsi in tutta la sua potenza. Ecco perché essa lavora sul corpo fisico del bambino, restando per lo più fuori da quel corpo, fino a quando potrà insediarvisi completamente. Evidentemente, in questo essa incontra molte difficoltà, eppure, per tutta la vita dell’uomo, questo è ciò che l’anima cerca di fare. E se con il passare degli anni – perfino in età avanzata – l’uomo si mostra dotato di nuove facoltà e di nuovi talenti, è perché l’anima continua a occupare il suo corpo e a manifestarsi attraverso di esso.
20 gennaio
La stabilità: ecco un soggetto del quale non vi piace molto sentir parlare. Essere stabili… È così monotono, noioso, e voi avete tanto bisogno di cambiamenti! Ma chi vi dice che la stabilità sia incompatibile con il cambiamento? Potete cambiare tutto ciò che volete, ma a condizione di non abbandonare mai il vostro alto ideale. Una volta che avete deciso di avanzare lungo il cammino della luce, qualsiasi cosa accada dovete mantenere sempre quell’orientamento. Per tutto il resto potete cambiare, ma non abbandonate mai il vostro orientamento divino. Cercate di comprenderlo bene: stabilità non significa immobilità. Se incontrerete un vero Maestro, non lo vedrete mai rigido, immobile. Al contrario: fisicamente oppure tramite il pensiero, egli non smette mai di viaggiare per visitare coloro che hanno bisogno di lui, per istruirli, per guarirli. È interiormente, nelle sue convinzioni, che egli resta immutabile, e nessuna seduzione di qualsiasi genere fa presa su di lui. Essere stabili significa essere fedeli ai propri impegni interiori e proseguire, nonostante tutto, il cammino verso l’alto.
21 gennaio
Più o meno coscientemente, la maggioranza degli esseri umani divide l’esistenza in due periodi: nel corso del primo, essi si sforzano di soddisfare tutti i loro bisogni, come il bisogno del piacere e del successo, e poco importa se per questo finiscono per distruggersi la salute! Quando saranno stanchi e malandati, ci sarà sempre abbastanza tempo per mettere giudizio, e quello sarà il secondo periodo. Alcuni cominceranno perfino a pensare al Vangelo, al Cristo, ed entreranno in chiesa per accendere una candela e pregare: «Mio Dio, perdona i miei peccati». Così, credendo di aver comprato il Signore con un cero, s’incammineranno tranquillamente verso la morte.
Ma coloro che agiscono così, quante volte ancora ritorneranno sulla terra per imparare! E imparare che cosa? Imparare che è sin dalla giovinezza che devono sforzarsi di vivere in modo ragionevole, preservando così tutte le forze e le qualità che portano in sé, allo scopo di utilizzarle, per tutta la vita, per servire il Cielo.
22 gennaio
Quando al mattino vi risvegliate, pensate a sorridere al mondo intero e salutate tutta la Creazione: «Buon giorno, buon giorno, buon giorno…» Vedrete che per tutta la giornata, anche se sarete soli, non sentirete la solitudine, poiché da ogni parte vi ritornerà come un’eco: «Buon giorno, buon giorno, buon giorno…» Gli esseri umani non sanno riprendere, ogni mattina, il contatto con il mondo. Escono di casa tutti rattrappiti interiormente, vedono e sentono gli altri passare, ma non li guardano, non li ascoltano. A maggior ragione, non pensano che il mondo intero sia popolato di creature, le quali meritano che almeno si mandi loro un pensiero amichevole e che si auguri loro qualcosa di buono, come la luce, la pace, la gioia… È tanto difficile aprirsi, sorridere, fare il primo passo? Si attende che siano gli altri a farlo per primi e nell’attesa, ci si lamenta di essere soli. Allora, cominciate da oggi a cambiare atteggiamento e non vi sentirete mai più soli.
23 gennaio
Secondo certi yogi dell’India, il mondo è un’illusione, è “maya”. No, il mondo è una realtà; esso non è “la realtà“, ma è una realtà, e anche la materia lo è. La vera illusione, e anche la peggiore di tutte, è il fatto di credere e di avere la sensazione – sensazione che la maggior parte degli esseri umani prova – di essere separati dalla vita universale, da quell’Essere unico la cui esistenza riempie tutto lo spazio. Se gli esseri umani non possono sentirlo né comprenderlo è perché il loro sé inferiore glielo impedisce. Quindi, lo scopo principale del nostro lavoro è staccarci dal nostro sé inferiore che ci limita, per avvicinarci al nostro Sé superiore che vive nell’immensità, nell’eternità, nella pienezza. Quando quella comunicazione sarà ristabilita, intraprenderemo “il viaggio” e ritroveremo il nostro Sé superiore, il nostro Sé cosmico che vibra dell’armonia di tutti gli esseri. E sarà solo allora che sapremo che cos’è la realtà.
24 gennaio
Dato che possiede grandi poteri di assorbire e di trasmettere, l’acqua è stata utilizzata in ogni tempo per operazioni magiche. Numerosi racconti de “Le mille e una notte” ad esempio, riportano il caso di stregoni che potevano trasformare un essere umano in un animale, in un uccello, un cane, un cavallo, ecc… dopo aver pronunciato certe formule sopra un recipiente pieno d’acqua, con la quale poi aspergevano il malcapitato. Il punto però, non è quanto credito si possa dare a simili storie. Resta il fatto che i poteri che l’acqua ha di assorbire e di trasmettere sono reali, e che noi dobbiamo imparare a utilizzarli per il bene. I sacerdoti, lo sapete, utilizzano l’acqua per benedire i fedeli. Avendo la proprietà di trattenere le correnti e le influenze che vengono in essa introdotte, l’acqua può divenire il supporto di parole di benedizione. Anche voi potete utilizzare questi poteri dell’acqua, per fare un lavoro di magia bianca.
25 gennaio
Quali che siano i vostri compiti quotidiani, cercate tutte le occasioni per entrare in contatto con il mondo dello spirito, il mondo divino, poiché è unicamente in quel mondo – che portate tutti in voi stessi – che potrete espandervi e trovare la pienezza. Solo le gioie sottili del mondo dello spirito sono durevoli; perché sciuparle attardandosi sempre troppo in basso nella materia? Quel mondo divino che portate in voi è la vostra natura superiore, e avete tutte le possibilità di svilupparla, identificandovi con essa. E allora, a poco a poco, sentirete che anche nell’oscurità e nella tormenta, la luce e la pace sono costantemente con voi.
26 gennaio
Prima di contare sulla fedeltà di qualcuno, domandatevi innanzi tutto chi sia quella persona e se potrà mostrarsi sempre all’altezza. Se poi vi tradi
sse, prendetevela solo con voi stessi. Perché immaginare che la Provvidenza porrà sul vostro cammino esattamente la persona che sognate? Una donna incontra un uomo, e mentre lei già fa castelli in aria, lui, con i suoi sguardi, le sue promesse e la sua mimica espressiva, istintivamente è già occupato a calcolare il modo in cui sfrutterà quell’ingenua che crede a tutto ciò che le racconta. E ci sono anche tanti uomini che possono essere le vittime! Queste disavventure non sono limitate al campo sentimentale, ma si estendono anche al mondo degli affari e a quello della politica; tutta la vita nella società è fatta spesso solo di promesse non mantenute. È quasi impossibile non lasciarsi ingannare prima o poi, ma da quelle infelici esperienze, bisogna almeno trarre delle lezioni per l’avvenire.
27 gennaio
Allorché incontrate delle condizioni di vita piacevoli, gustatele, ma non vi ci attardate. E quando l’esistenza v’impone condizioni difficili, sforzatevi di sopportarle fino in fondo. Direte: «Ma perché dobbiamo coltivare le condizioni difficili?» Non si tratta di coltivarle, ma soltanto di non evitarle, imparando così a diventare adulti.
I bambini amano solo ciò che è piacevole, dolce… Come quella bambina che nella sua preghiera, diceva: «Signore, fa che il mio papà, la mia mamma e il mio fratellino stiano bene… e fa in modo che le vitamine si trovino nelle caramelle, e non negli spinaci». Ecco come sono i bambini! Sfortunatamente, le vitamine non saranno mai nelle caramelle, così come le vitamine spirituali non saranno mai nelle cose facili e nei piaceri, ma nel lavoro e nelle difficoltà. Soltanto gli adulti sanno scoprire ciò che di ricco e profondo si nasconde in ogni prova e in ogni amarezza, mentre le gioie e i piaceri prolungati non servono che a cloroformizzare l’essere umano, a mantenerlo nelle debolezze e ad allontanarlo dalla verità.
28 gennaio
Per sua natura, l’essere umano è più portato al credere che non al sapere. Perché? Perché il fatto di credere è spontaneo, istintivo, ed è il prodotto di pensieri, sentimenti e desideri personali. Il sapere invece, esige studio, riflessione ed esperienza. Il credere dunque, precede sempre il sapere. A partire dal momento in cui si sa una cosa, si esce dal territorio della credenza, e questa viene allora spostata su un oggetto un pò più distante… fino al momento in cui il sapere potrà venire a sostituire anche quel credo. Il sapere è come la linea dell’orizzonte: più vi avvicinate, più essa si allontana, ed è così che non smettete di progredire. Dunque, per progredire, dovete sostituire ogni vostro credo con delle certezze fondate sul vero sapere.
29 gennaio
La musica è un linguaggio. Sin dalle origini questo linguaggio risuona attraverso il cosmo, ed è tramite suo che Dio manifesta la Sua Saggezza, il Suo Amore e la Sua Bellezza. Dal punto di vista iniziatico la musica presuppone la conoscenza dell’ordine del mondo, degli esseri e delle cose, e la scienza dei rapporti armonici nell’intero Universo, tra il microcosmo e il macrocosmo. Essa riposa su principi immutabili che non si possono trasgredire senza perdersi.
La musica ci parla della nostra eredità celeste e agendo sui nostri corpi sottili, ci permette di ristabilire il contatto con la nostra vera patria.
30 gennaio
Il discepolo che si lega ad un Maestro non deve fermarsi alla sua persona fisica. E se gli accade di essere assorto nella contemplazione del volto del suo Maestro, è perché sente che quella forma fisica e quei tratti gli parlano del mondo divino, lo portano a legarsi alle regioni sublimi e risvegliano in lui dei ricordi, delle reminiscenze di un passato lontano, colmo di bellezza e di purezza. Attraverso ciò che emana dalla sua apparenza fisica, un Iniziato esprime e rivela il mondo dello spirito. Ed è appunto in tale direzione che il discepolo deve lavorare quando incontra un Maestro, poiché sarà questo lavoro che lo vivificherà, lo fortificherà e lo arricchirà.
31 gennaio
L’era dei Pesci volge al termine, ed entriamo nell’era dell’Acquario che a detta degli astrologi, porterà con sé grandi cambiamenti. Tuttavia, non si deve credere che per questo tutta l’umanità si trasformerà improvvisamente. Ciò che cambierà per tutti sono le possibilità, poiché dall’Acquario fluiscono delle nuove correnti, ma solo coloro che faranno degli sforzi per armonizzarsi con quelle correnti si trasformeranno. Il Cielo ci invia delle onde, ma non è compito suo imporci la saggezza. Noi entriamo nell’epoca dell’Acquario, ma chi non fa nulla per beneficiare delle sue influenze non riceverà nulla. Astrologi ed esoteristi ripetono ovunque: «L’era dell’Acquario… l’era dell’Acquario…» Benissimo. Ma se volete davvero entrare nell’era dell’Acquario, dovete prepararvi ad accettare le nuove idee che questa costellazione porta con sé: idee di fratellanza e di universalità.
Commenti