In entrambi vi è un grado di consapevolezza superiore a quello ordinario.
Nel primo sei artefice indiscusso di ogni scena, dall'inizio alla fine
dell'esperienza "diretta" (ti trovi in quel posto perché hai deciso di
utilizzare il tuo veicolo, recarti là, rimanerci o andartene
volontariamente); avverti pienenamente l'intenzionalità dei tuoi atti
(facoltà di dirigere l'attenzione nei campi della coscienza); percepisci
diffusamente l'interattività di tutto il tuo essere.
Il
secondo è più simile a una visione cosciente molto intensa potenziata da
una grande vividità sensoriale, dove però ti ritrovi all'improvviso in
un certo posto, a fare certe cose con certe persone, senza sapere bene
come sei finito là; ma per lo meno sei consapevole della situazione in
cui sei finito e delle azioni che ti ritrovi ad eseguire; a differenza
del primo, l'esperienza è più indiretta, non sei completamente padrone
del tuo veicolo, non controlli le variabili presenti. Ad ogni modo
affinando la capacità di autoriconoscimento (ricordare chi sei, cosa ci
fai lì, perché agisci così, etc.) e accumulando maggior potere creativo
sarai in grado di padroneggiare gradualmente il tuo veicolo, di agire e
spostarti intenzionalmente anziché venir spostato da variabili
sconosciute.
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