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Le pratiche del corpo illusorio impuro comprendono l'addestramento ai tre aspetti dell'apparenza relativa:
forma e vacuità,
suono e vacuità,
consapevolezza e vacuità.
Quando ci addestriamo alla forma e vacuità, ci addestriamo a vedere come il mondo fisico sia illusorio.
Il metodo suggerito da Padmasambhava è quello di guardare in uno specchio e concentrarsi sui riflessi che vi appaiono.
Guardate il vostro viso, il corpo e tutto ciò che è visibile nello spazio intorno, come i mobili nella stanza, gli alberi fuori dalla finestra, le montagne all'orizzonte, e così via.
Vi concentrate su queste cose con presenza mentale, con consapevolezza e con la forte motivazione di comprendere la natura illusoria del mondo.
Questo è il primo stadio della pratica.
Nel secondo stadio, iniziate a parlare a voi stessi, ovvero vi rivolgete all'immagine nello specchio.
L'istruzione suggerisce di concentrarsi su due punti: lode e denigrazione.
Prima vi lodate dicendo: "Sì, oggi hai un aspetto fantastico" e altri complimenti del genere. Vi lodate e poi vedete come vi sentite.
A questo punto osservate le vostre sensazioni e le vedete come illusorie.
Considerate anche la lode in sé e l'immagine che state lodando come illusoria.
Ecco lo scopo della pratica: non c'è nulla da lodare, anche se vedete un'immagine e siete contenti se vi sentite lodati.
Dopo esservi lodati, cambiate atteggiamento verso l'immagine riflessa e iniziate a denigrarvi.
Questa [fase della - ndr] tecnica non è piacevole come la precedente poiché dovete cogliere i vostri difetti e fare commenti poco lusinghieri o addirittura aspri nei vostri confronti.
Dovete esprimere tutto ciò che non volete sentirvi dire a proposito del vostro sé fisico.
Di nuovo, esaminate direttamente questa esperienza e tutta l'infelicità che ne scaturisce. Osservate come la critica, i sentimenti e la persona che viene denigrata siano tutti illusori.
Poi dissolvete in voi stessi il corpo illusorio [che state osservando - ndr] nello specchio.
A questo punto l'immagine illusoria nello specchio diventa inseparabile da voi stessi, dalla persona che sta di fronte allo specchio.
Questi due aspetti si dissolvono in una cosa sola.
Poi sedetevi a meditare su apparenza e vacuità, coltivando la sensazione che il vostro corpo sia simile a quello nello specchio: un corpo che appare ma che è vuoto: così come l'immagine nello specchio non è che un'illusione, un semplice riflesso della luce, allo stesso modo la vostra forma corporea è un'illusione, semplicemente un corpo luminoso.
Dimorate con questa forma di apparenza e vacuità più a lungo che potete."
["Svegliare il sognatore - Lo yoga del bardo del sogno" Dzogchen Ponlop Rinpoche]
Le pratiche del corpo illusorio impuro comprendono l'addestramento ai tre aspetti dell'apparenza relativa:
forma e vacuità,
suono e vacuità,
consapevolezza e vacuità.
Quando ci addestriamo alla forma e vacuità, ci addestriamo a vedere come il mondo fisico sia illusorio.
Il metodo suggerito da Padmasambhava è quello di guardare in uno specchio e concentrarsi sui riflessi che vi appaiono.
Guardate il vostro viso, il corpo e tutto ciò che è visibile nello spazio intorno, come i mobili nella stanza, gli alberi fuori dalla finestra, le montagne all'orizzonte, e così via.
Vi concentrate su queste cose con presenza mentale, con consapevolezza e con la forte motivazione di comprendere la natura illusoria del mondo.
Questo è il primo stadio della pratica.
Nel secondo stadio, iniziate a parlare a voi stessi, ovvero vi rivolgete all'immagine nello specchio.
L'istruzione suggerisce di concentrarsi su due punti: lode e denigrazione.
Prima vi lodate dicendo: "Sì, oggi hai un aspetto fantastico" e altri complimenti del genere. Vi lodate e poi vedete come vi sentite.
A questo punto osservate le vostre sensazioni e le vedete come illusorie.
Considerate anche la lode in sé e l'immagine che state lodando come illusoria.
Ecco lo scopo della pratica: non c'è nulla da lodare, anche se vedete un'immagine e siete contenti se vi sentite lodati.
Dopo esservi lodati, cambiate atteggiamento verso l'immagine riflessa e iniziate a denigrarvi.
Questa [fase della - ndr] tecnica non è piacevole come la precedente poiché dovete cogliere i vostri difetti e fare commenti poco lusinghieri o addirittura aspri nei vostri confronti.
Dovete esprimere tutto ciò che non volete sentirvi dire a proposito del vostro sé fisico.
Di nuovo, esaminate direttamente questa esperienza e tutta l'infelicità che ne scaturisce. Osservate come la critica, i sentimenti e la persona che viene denigrata siano tutti illusori.
Poi dissolvete in voi stessi il corpo illusorio [che state osservando - ndr] nello specchio.
A questo punto l'immagine illusoria nello specchio diventa inseparabile da voi stessi, dalla persona che sta di fronte allo specchio.
Questi due aspetti si dissolvono in una cosa sola.
Poi sedetevi a meditare su apparenza e vacuità, coltivando la sensazione che il vostro corpo sia simile a quello nello specchio: un corpo che appare ma che è vuoto: così come l'immagine nello specchio non è che un'illusione, un semplice riflesso della luce, allo stesso modo la vostra forma corporea è un'illusione, semplicemente un corpo luminoso.
Dimorate con questa forma di apparenza e vacuità più a lungo che potete."
["Svegliare il sognatore - Lo yoga del bardo del sogno" Dzogchen Ponlop Rinpoche]
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