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D.: Una cosa di te mi incuriosisce. Ho sentito dire che non sogni, e mi chiedo se questo sia vero. Come mai, come mai non sogni? Perché pensi di non sognare?
R.: È vero, si deve comprendere perché si sogna.
Si sogna perché ci sono alcuni momenti incompiuti, desideri repressi; cose che vuoi fare, ma non puoi fare a causa della società, a causa della cultura, a causa della religione. Gli animali non sognano. I popoli primitivi non sognano.
Ho incontrato in India delle tribù aborigene che, vivendo ancora come cinquemila anni fa, non sognano. Più un uomo viene represso, civilizzato, inizia a reprimere la sua natura e a proiettare una determinata personalità che è rispettabile, allora ecco che ci sono i sogni.
I sogni semplicemente ti aiutano: ciò che non puoi fare nelle tue ore di veglia, puoi farlo quando dormi: sono una forma di surrogato. Per questo Sigmund Freud e la sua scuola di psicoanalisi erano tanto interessati ai tuoi sogni. Non erano affatto interessati a cosa pensavi durante il giorno: quello non è altro che ipocrisia; ciò a cui erano interessati era quello che sogni di notte, perché questo fornisce la chiave della vera persona.
Ma un Sigmund Freud sarebbe assolutamente confuso, se mi incontrasse. Infatti io non lascio mai niente di incompleto. Faccio solo quello che voglio fare, incurante di ogni conseguenza. Non mi interessa la rispettabilità, non mi interessa ciò che gli altri pensano di me; semplicemente vivo la mia vita. E poiché io vivo così intensamente e totalmente non vi è alcun residuo che possa creare i sogni. I sogni sono la tua vita non vissuta.
Puoi provare un semplice esperimento. Un giorno digiuna, e nella notte avrai dei sogni in cui mangi del cibo, un cibo veramente delizioso: digiunare crea un sogno sul cibo. Nel corso della giornata reprimi i tuoi desideri sessuali e nella notte farai sogni erotici.
L’interesse di Freud era più che corretto: per conoscerti veramente, si devono conoscere i tuoi sogni. Una volta che i tuoi sogni sono conosciuti, puoi essere aiutato a diventare più naturale, meno represso… E quali sono i punti della tua vita dove hai negato te stesso, sacrificato te stesso in nome del Paese, o in nome della religione?
Io non ho mai sacrificato nulla. Non ho mai fatto nulla contro me stesso: qualsiasi cosa voglio dire, la dico; qualsiasi cosa voglio fare, la faccio. Non ho mai seguito nessuno; non ho mai seguito i suggerimenti di qualcun altro. Conduco una vita veramente innocente, primitiva, semplice. Motivo per cui non ci sono sogni.
Tratto da: The Last Testament, Vol. 2 capitolo # 12
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