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Questo mese vi consiglio due brillanti libri di Francois Jullien, che
piacerà sicuramente agli appasionati taoisti-confuciani del wu wei (e perché no, anche ai mitici fan della nuova moda del Transurfing).
Partirei da quello più semplice, il TRATTATO DELL'EFFICACIA:
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Non si dovrà quaneu pensare una psicologia del "Volere", ma una fenomenologia dell'effetto.
Piuttosto che spingervi in avanti, bisogna fare in modo che siano gli altri ad essere indotti a farlo per voi [...]
Partendo dal principio dell'interdipendenza dei contrari, che costituisce ogni aspetto della reale, e contando sul fatto che le propensioni che ne derivano si attirano reciprocamente (dovendosi poi ognuna rovesciare nell'altra) , si potrà usare deliberatamente la logica compensatrice della realtà per far reagire la situazione nel senso auspicato: basterà per questo seguire una strategia a rovescio che ci conduca indirettamente al risultato al quale si vuole arrivare (così, ad esempio, ci si tira indietro per essere portati in avanti, ci si colloca in basso per poter salire, eccetera).
Di conseguenza " non si è ancora entrati" che già si ha "in vista l'uscita", e senza che gli altri ne scorgano traccia, si raccoglie per sé l'intero profitto...
Non vi è più bisogno di "Volere, pretendere, lottare contro gli altri", di esercitare pressione sulle cose, ma basta inscriverle nella traiettoria più consona: in modo che , lasciati alla loro immanenza, gli effetti risultino da sé, senza che si debba prodigarsi , difenderli o rivaleggiare"
Successivamente, se il primo è piaciuto, leggete anche IL SAGGIO E' SENZA IDEE
Buona comprensione dello sfondo (senza fondo) immanente della realtà
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