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CHICCHE DAL TAO TE CHING (di Lao Tzu)


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--->  SUMMA DELLE  PERLE DI SAGGEZZA DI LAO TZU

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Quando il cuore (conoscenza, mente) è vuoto da brame di gloria e meriti, la volontà è elastica, flessibile, morbida, armoniosa.

Se il mantice fosse pieno di superbia, e avesse una sua volontà nell'emettere il soffio, non potrebbe attuare l'intento (virtù, essenza) di chi (spirito) lo fa soffiare.

Il Tao non può essere determinato... chi conosce il Tao ammette di non sapere.


La virtù del Santo è nascosta e invisibile all'esterno, è sommamente sottile e arcana; per questo non è compresa.
Nascondi i tuoi tesori e riponili nel petto, non mostrarli agli altri... l'uomo da poco danneggia l'interno (forza vitale) per rendersi illustre, mettersi in evidenza, fare mostra di sé, eccellere.

Per dare pace allo spirito, il cuore deve essere largo e tenero (dolce), non aspro (ansioso) e stretto.

Quel che vuoi che si contragga, devi farlo espandere
Quel che vuoi che s'indebolisca , devi farlo rafforzare
Quel che vuoi che si rovini ,  devi farlo prosperare
Quel che vuoi che sia tolto, devi darlo


POSPORRE SE STESSI 

chi vuol stare al di sopra, si ponga al di sotto; chi vuole stare davanti, si ponga dietro -> per questo il Santo sta al di sopra ed il popolo non n'è gravato, sta davanti e il popolo non ne è ostacolato.  così il mondo intuisce di sospingerlo innanzi e mai ne è sazio. Poiché egli non contende, nessuno al mondo può muoversi contesa.

Il saggio proprio perché è grande sembra che non sia simile a nulla, se fosse simile a qualcosa l'impaccerebbe la sua piccolezza.
Egli ha tre cose preziose che si tiene ben strette e custodisce:

misericordia (caritatevolezza) , parsimonia, non ardire d'essere primo al mondo.
E' misericordioso e perciò può essere intrepido ; è parsimonioso e perciò può essere generoso; non ardisce ad essere primo e perciò può essere capo degli strumenti perfetti. Oggi si è intrepidi (generosi) trascurando la misericordia, tuttavia chi è misericordioso nel guerreggiare è vittorioso chi è misericordioso nel difendere è saldo. Quei che il cielo vuol salvare facendolo misericordioso lo preserva.

La linea del cielo è di ben vincere senza contendere, ben suscitare risposta senza parlare, ben attrarre senza chiamare.

Sol chi non s'affaccenda (o s'affanna) per vivere è più saggio (di chi la vita tiene in pregio per i profitti, i cui emolumenti ostruiscono la mente)

Il morbido vince il duro; la debolezza vince la forza -> al mondo nessuno v'è che non lo sappia, ma nessuno v'è che sia capace di attuarlo... si vergognano d'essere umili e si compiacciono d'essere violenti.

Il saggio veste e cura le creature, ma non se ne fa signore.
Ad esso le creature si rivolgono (ritornano), ma egli non se ne fa signore.
Non avendo brame è nominato piccolo; 

poiché giammai si fa grande, può realizzare la sua grandezza.

Chi sa non parla, chi parla non sa.


Saper divenir simile al modello è la misteriosa virtù

L'opera compiuta non la chiama sua.


Le parole sincere (le più simili alla verità) non sono lusinghiere, le parole lusinghiere (discorsi decorati da falsi orpelli) non sono sincere.

Chi eccelle in virtù non disputa artificiosamente...  il Santo non accumula ricchezze, ma virtù... più ha dato e fatto per gli altri più abbonda e possiede.

Quel che affermo (calmo, stabile) con facilità si conserva (trattiene); quel che è instabile, con facilità si divide... quel che è minuto (immaturo, giovane e fragile) con facilità si disperde-spezza.
[...] Chi governa corrompere, chi dirige svia.


La via celeste-è di avvantaggiare integrare -e non di danneggiare-contendere-entrare in lizza.


 l'uomo che ostenta la luce del Tao, non brilla, è come se fosse ottenebrato e nulla vedesse (illuminarsi nel Tao è come ottenebrarsi)
l'uomo che avanza per afferrare il Tao, non lo raggiunge, come se indietregiasse. (Avanzare [spianarsi] nel Tao è come regredire [incavarsi])

Chi si dedica all'accumulo di sapere (per eccellere negli affari) ogni dì aggiunge, chi pratica il Tao ogni di toglie, toglie e ancora toglie fino ad arrivare al non agire: quando non agisce nulla v'è che non si è fatto.



Quando il grano dotto apprende il Tao lo pratica con tutte le sue forze, quando il medio dotto apprendere il Tao or lo conserva or lo perde; quando l'infimo dotto apprende il Tao se ne fa grandi risate: se non fosse di riso non sarebbe degno d'essere il Tao.

Senza uscire dalla porta conosci il mondo, senza guardare dalla finestra scorge la figlia del cielo. Più si allontani me non conosci.
Per questo il Santo non va dattorno eppure conosce, non vede eppure discerne, non agisce eppure contempla.



La virtù somma non si fa virtù, ossia non accumula titoli onorari, bensì nutre la vita del popolo adeguandosi alla spontaneità, senza esaltare i meriti (virtù stessa) e senza istruirlo artificiosamente.
La virtù somma non si fa virtù, per questo ha virtù
La virtù inferiore non manca di farsi virtù, per questo non ha virtù.
La somma virtù (carità, giustizia) agisce la non ha necessità di agire.
La virtù inferiore agisce perché la necessità d'agire.

Fu così che decaduto il Tao venne poi la virtù, perduta la virtù apparve poi la carità, perduta la carità si manifestò la giustizia (che fa distinzioni), perduta la giustizia si ostentò il rito (che è fragilità della lealtà, foriero di incomprensioni)

Se ti pieghi ti conservi, se ti curvi ti raddrizzi, se t'incavi ti riempi, se ti logori ti rinnovi. Se miri al poco ottieni tanto, se miri al molto resti deluso.

Il Gran regno si ponga al di sotto del piccolo regno; il piccolo regno si tenga ad di sotto del Gran regno ... solo allora si attraggono a vicenda con giustizia e armonia

Quando il governo in tutto s'intromette il popolo è frammentato. La fortuna si origina nella sfortuna, la sfortuna si nasconde nella fortuna, chi ne conosce il culmine?

Non far nulla, perché tutto si compie perfettamente. Progetta il difficile nel suo facile; opera il grande nel suo piccolo.
Chi promette alla leggera trova scarso credito, chi reputa tutto facile lo ritrova difficile. Per questo al saggio tutto par difficile e così nulla gli è difficile.

Il Tao generò l'Uno, l' Uno generò il Due (Yin e Yang), il Tre (cielo-terra-uomo) generò le 10000 creature

Chi nutre il proprio spirito non muore.

Il rituale dogmatico trascura il principale per regolare l'accessorio; il rito (messaggi cerimoniali) agisce e se non viene corrisposto si denuda e trascina a forza. Non potendo esservi corrispondenza in troppe cose, i piani superiori e inferiori contendono tra loro, perciò si denudano le braccia e trascinano a forza.

Sii l'abisso del mondo e il Tao non ti verrà a mancare e potrai ritornare alle condizioni dell'infanzia. Con lui che è provvisto di una pienezza di Tao si può paragonare al neonato.

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Raggiunta la suprema vuotezza
si vive fermamente in tranquillità
mentre la moltitudine delle cose accade
io contemplo il loro ritorno
malgrado che le cose fioriscano
esse tornano tutte alla loro radice
ritornare alla propria radice è essere tranquillo
essere tranquillo è tornare al proprio destino
tornare al proprio destino è essere eterno
conoscere l’eterno è essere illuminato
non conoscere l’ eterno è agire ciecamente danneggiandosi
conoscere l’eterno è essere modelli
essere modelli è essere giusti
essere giusti è essere capaci di governare
essere capaci di governare è essere il cielo
essere il cielo è essere il Tao
essere il Tao è vivere lungamente
e non si incontrano danni per tutta la vita

Tao Te Ching XVI



-----



L’ uomo nasce molle e debole
e muore rigido e duro
le piante nascono molli
e muoiono secche
per questo il rigido e il duro
appartiene alla morte
il molle e il debole
appartiene alla vita
perciò un esercito forte
distrugge se stesso
un legno forte si rompe
duro e grande è sottomesso
molle e debole è superiore



Tao Te Ching LXXVI



--

L’ eterno Tao non agisce
e riesce in tutto
se i regnanti potessero osservarlo
le cose si riformerebbero da se stesse
se mutandosi crescono le voglie
è il non desiderare
non desiderare è tranquillità
così il mondo si correggerà da se stesso.
Tao Te Ching XXXVII

--



Il più debole del mondo
penetra il più duro del mondo
il non-essere entra dappertutto
perciò io comprendo il vantaggio del non agire
insegnamento senza parole
vantaggio del non agire
pochi al mondo vi arrivano



Tao Te Ching XLIII



--- continua ---

con la calma si governa il regno
con l’ astuzia si impiegano i soldati
col non-fare si governa il mondo
perchè io so che è così
per questo
quando nel mondo vi sono molti divieti
il popolo diventa più povero
quando il popolo ha molte buone armi
il regno si trova in maggior disordine
quando l’ uomo possiede molte abilità
produce oggetti curiosi
quando si conservano le cose preziose
nascono molti briganti e ladri
perciò il saggio dice
io non agisco
e il popolo si riforma da se stesso
preferisco la calma
e il popolo si raddrizza da se stesso
preferisco la calma
e il popolo si raddrizza da se stesso
non coltivo gli affari
e il popolo si arricchisce
non ho desideri
e il popolo diventa semplice da se stesso



Tao Te Ching LVII





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l popolo soffre la fame
perché il suo regnante mangia troppe tasse
perciò ha fame
il popolo è difficile da governare
perché il suo regnante agisce
perciò gli è difficile governare
il popolo non da importanza alla morte
perché colui che comanda si sovranutre
perciò non da importanza alla morte
solo colui che nulla fa per la vita
colui che conosce dunque il tao
sa bene apprezzare la vita.



Tao Te Ching LXXV



-



 Il Tao produsse l’ uno
l’ uno produsse il due
il due produsse il tre
il tre produsse tutti gli esseri
tutte le cose abbracciano Yin
e abbracciano Yang
l’ agitarsi del ch’i forma l’ armonia
quelle che l’ uomo aborre
è l’ ignoranza, la poca virtù, l’indegnità
ma i regnanti le applicano
perciò le cose
o diminuendole aumentano
o aumentandole diminuiscono
quello che insegnano io pure lo insegno
i forti non muoiono di morte naturale
e questo sarà il precetto del mio insegnamento

Tao Te Ching XLII



--



rigettate la saggezza e la scaltrezza
il vantaggio del popolo sarà centuplicato
rigettate l’ umanità e la giustizia
il popolo ritornerà alla pietà filiale e paterna
rigettate l’ arte e l’ abilità
briganti e ladri scompariranno
queste tre cose
servono per decorare,non sono sufficienti
ecco quello che dovete seguire
essere semplici restare naturali
avere pochi interessi e pochi desideri



Tao Te Ching XIX



-

non apprezzate gli onori
e il popolo non contenderà più
non apprezzate le cose difficili ad aversi
non vi saranno più ladri e briganti
non vedete quello che fa desiderare
il cuore del popolo non sarà turbato
perciò il saggio per governare
svuota il suo cuore e riempie il suo ventre
indebolisce la sua ambizione e fortifica le sue ossa
tiene sempre il popolo nell’ ignoranza e senza desideri
e fa che gli scaltri non osino agire
fa il non-fare
ed allora non c’è cosa che non si governi

Tao Te Ching III



-

pratica il non agire
occupati del non fare
gusta quello che non ha gusto
grande piccolo
molto poco
ricambia l’ odio con la virtù
comincia il difficile dal suo facile
e il grande dal suo piccolo
le cose difficili del mondo
cominciano dal facile
le grandi cose del mondo
cominciano dalle piccole
per questo il saggio
non fa mai il grande
perciò può compiere la sua grandezza
facile promettere è difficile mantenere
molto facile certo molto difficile
perciò il saggio
trova tutto difficile
e non ha mai difficoltà
Tao Te Ching LXIII



--

Meglio non possedere nulla,che tenere un vaso pieno,una lama affilata,non si può conservare a lungo, una sala piena d’oro e di giade,non si può mettere al sicuro,quando i ricchi e i potenti inorgogliscono,si rovinano dase stessi,ritirarsi a opera compiuta,questo è il Tao del cielo.Tao Te Ching IX



--



colui che preferisce le armi
compie cosa nefasta
gli uomini lo detestano
perciò chi segue il Tao non mantiene
il saggio onora la sinistra in pace
onora la destra quando fa la guerra
le armi sono cose nefaste
non sono cose di saggio
adoperarle per esservi costretto
essere tranquilli soprattutto
vincere e non vantarsi
colui che si vanta gioisce uccidere uomini
colui che gioisce uccidere uomini
non può mirare a regnare sul mondo
quando ha ucciso molta gente in guerra
piange verso di loro
quando ha vinto
commemora i defunti
non ha quindi la gioia.
Tao Te Ching XXXI



-



in antico quelli che sapevano ben governare
erano sottili,astratti,profondi
dotati di vista interiore
a un grado che non si può comprendere
appunto perchè non si può comprendere
io mi sforzo di descriverli
essi erano prudenti
come chi guarda un fiume gelato in inverno
essi erano circospetti
come chi ha timore dei propri vicini
essi erano riservati
come un ospite
essi erano indifferenti
come il ghiaccio fondente
essi erano semplici
come tronchi grezzi
essi erano vuoti
come la valle
essi erano modesti
come l’ acqua torbida
la purezza del torbido si ottiene con la calma
la calma si ottiene generandola lentamente
chi conserva questo Tao
non trabocca mai
e poichè non trabocca
così argina tutto
senza nuove acquisizioni

Tao Te Ching XV

Commenti

Anonimo ha detto…
Ciao Zewale

questo è un altro libro che mi rileggo spesso...
comunque l'ultima frase non è nel Tao Te Ching :-)

un abbraccio e i soliti complimenti per i contenuti del tuo sito !!!

Alex
ANIM ALIB ha detto…
hai ragione,
quella riguardava un altro testo che analizzava il tao...

Comunque altri due grandi forieri del taoismo sono stati Lieh Tzu (il vero libro della sublime virtù del cavo e del vuoto)
e Chuang tzu (Il vero libr di nan-hua)... entrambi molto interessanti
Anonimo ha detto…
ciao Zewale

ogni giorno il tuo sito è una miniera di conoscenza!
conosco il taoismo da diversi anni e lo trovo molto pratico.
Vorrei suggerirti di leggere un libro di Daniel Reid "il tao del sesso della salute e della longevità" io ne ho una copia di una edizione di circa 20 anni fa e ne ho fatta una guida della mia vita insieme al libro di Lin Yutang "l'importanza di vivere"

un abbraccio
Alex

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