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In quanto benigno talvolta lo scorpione è sostituito dall'aquila.
E' omologo al dio Mercurio, che presiede i mutamenti e conduce i morti come psicopompo cioè guida delle Anime.
San Michele ferisce e atterra con la sua spada il male; è la funzione cristiana della forza mortifera, dell'impeto e dell'accorgimento dei guerrieri scorpionici, i quali vanno diretti contro il demonio.
La sua presenza è sensibile in ogni individuo che, minacciato da una qualche forza malvagia, invece di soccombere e scoraggiarsi esclama: "Chi è simile a Dio?" e si rinfranca con questo paragone dinanzi al quale tutte le forze del mondo diventano trascurabili. In ebraico Michele è appunto questa esclamazione: "Mi (chi?) Ka (come) El (Dio)"
Il mito greco narra che Orione il cacciatore, nato da una pelle di toro, inseguì le Pleiadi e la dea Artemide, ma Apollo lo fece mordere da uno scorpione. La favola esprime l'opposizione dei due segni, del Toro primaverile e dello Scorpione autunnale... I cinesi esprimono le stesse costanti attraverso altre figure: il loro simbolo autunnale è la tigre e la stagione è di guerra oltre che di fertilità; per loro Orione è Tsan e Sin è lo scorpione, e sono due fratelli nemici.
Anche se la velenosità lo rendeva emblema di perfidia e bellicosità, si riteneva che costituisse anche, schiacciato e incenerito, il miglior rimedio contro ferite che aveva inferte e si metteva in rapporto con l'attività agricola che ferisce la terra ma altresì la feconda.
Il suo mese è uno di morte per la vegetazione, eppure è anche di semina.
(di Elemire Zolla)
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