di fatto il tempo è una delle condizioni determinanti dell'esistenza corporea
-> qualora esso sia soppresso, ci si troverà ipso facto al di fuori di questo mondo; ci si troverà allora in ciò che abbiamo chiamato altrove il "prolungamento" extracorporeo dello stato di esistenza individuale di cui il lo spazio definito come mondo fisico non rappresenta che una semplice modalità; in tal senso il mondo fisico non viene annientato, bensì "trasmutato" e riceve immediatamente una nuova essitenza, perché al di là del "punto di arresto" che corrisponde all'istante unico in cui non c'è più tempo, "la ruota ricomincia a girare" secondo un percorso d'un altro ciclo
- è in questo punto che il TEMPO SI CAMBIA IN SPAZIO, perché qui è situato il riflesso diretto dell'eternità , il che esclude ogni successione; né la morte vi può avere alcuna presa, cosicché si tratterà del SOGGIORNO dell'IMMORTALITà , tutte le cose vi appaiono in perfetta simultaneità in un immutabile presente,
SVINCOLARSI DA QUESTA CONDIZIONE TEMPORALE è possibile singolarmente, per certi esseri, ma per quanto riguarda l'umanità (o, con più esattezza un'umanità) considerata nel suo insieme, tale affrancamento implica in tutta evidenza che quest'ultima abbia percorso per intero il ciclo della sua manifestazione corporea
(R. Guénon)
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