« Che accadrebbe se un giorno o una notte, un demone strisciasse furtivo nella più solitaria delle tue solitudini e ti dicesse: “Questa vita, come tu ora la vivi e l’hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione [...]. L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere!". Non ti rovesceresti a terra, digrignando i denti e maledicendo il demone che così ha parlato? Oppure hai forse vissuto una volta un attimo immenso, in cui questa sarebbe stata la tua risposta: "Tu sei un dio e mai intesi cosa più divina"?[6]. »
(Friedrich Wilhelm Nietzsche, La gaia scienza, aforisma 341.)
Pomeriggio presto.
Esco, vado in città a sbrigare certe pratiche e tra una cosa e l'altra scambio due parole con una signora che si trova lì accanto.
All'inizio si parla del più e del meno e visto che non incombono impegni , si va nel bar di fronte a prendere un caffé.
Passiamo una decina di minuti continuando una normale conversazione tra conoscenti, finché lei non mi chiede di parlare dei miei interessi; alché le spiego che nel tempo libero [cioè sempre :D] mi piace portare avanti delle ricerche personali su fenomeni non propriamente "ordinari" ; le accenno gli argomenti che mi incuriosiscono anticipandole che non si possono descrivere , spiegare e comprendere con il solo uso della logica e della rigida razionalità...
sempre restando nel vago, tocco il tema dei sogni, ed è proprio lì che le brillano gli occhi... evidentemente non stava più nella pelle e voleva condividere qualcosa...
allora mi fermo , e le chiedo se lei ha degli episodi interessanti da raccontarmi.
Da quel punto in poi mi sento come uno spettatore davanti allo schermo cinematografico che si gusta i suoi popcorn e attende con trepidazione il prossimo colpo di scen.
Inizia a dirmi che fin da piccola aveva una particolare sensibilità psichica che le consentiva di leggere le persone come se fossero dei libri (cioè conoscere inspiegabilmente dei particolari della loro vita] o di vedere (soprattutto nei sogni) situazioni, eventi che poco tempo dopo si verificavano esattamente come li aveva sognati...
Tra i tantissimi episodi che mi ha raccontato c'era quella in cui si sognò di incontrare un anziano sconosciuto che affermava di conoscerla , che assomigliava ad una sua nipote ormai defunta e che quando si fosse svegliata dal sogno per raggiungerlo, l'avrebbe ospitata, lasciandole subito le chiavi di quella abitazione...
Il mese successivo un parente della donna la chiamò al telefono per dirle che aveva trovato un posto dove passare le loro vacanze.
Quando arrivò in quel luogo vide un signore camminare verso di lei , strizzargli l'occhio e dirle:
"Ho come l'impressione di averti già vista da qualche altra parte... inoltre sai che assomigli tantissimo a una mia nipote ?! "
"Tieni , queste sono le chiavi- so che di te posso fidarmi..."
La donna era solita a strane coincidenze (numeri del lotto, incontri , personaggi, etc..) e quindi non fu più di tanto colpita... Più colpiti furono i parenti che - a conoscenza di quel suo sogno - non sapevano più cosa credere e l'unica cosa che potevano chiedersi è se era stato tutto programmato da lei o se invece c'era di mezzo destino...
Comunque, dopo due orette di storie personali alquanto insolite, terminammo la nostra conversazione e lei con un sorriso gigantesco mi ringraziò per aver trascorso il mio tempo ad ascoltare quelle inspiegabili situazioni di vita quotidiana
; alché ricambio il sorriso e le dico che sono io a doverla ringraziare per aver condiviso le sue preziose esperienze.
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Poi , tornato a casa , mi sono messo a riflettere su quell'incontro...
Se non avessi vissuto io stesso situazioni paradossali e non avessi incontrato altre persone che mi hanno mostrato l'altra faccia della realtà , quella che va al di là dei modellini razionalistici-logico-deduttivi della società contemporanea , non avrei creduto neanche ad una parola di quella donna.
Ma al di là di queste situazioni che sono talmente incredibili che è inutile ricamarci sopra mille veli o discuterne se prima non le hai vissute in prima persona, mi sono chiesto:
qual è la valenza/significato della linea del tempo ?
ma come diamine è possibile determinare un fenomeno futuro , se tale fenomeno deve ancora avvenire ?
... di primo acchito sono giunto alla conclusione a cui giungono i deterministi storici ( tutto è già scritto, ogni nostra azione, parola, gesto)
... cioè abbiamo già vissuto tutto e accedendo a qualche portale-dimensione (di questi illimitati multiversi) è possibile vedere in anticipo tutto lo scorrere della propria vita...
ma allora - visto che c'è un copione e il futuro (o meglio uno dei possibili futuri) è già scritto e alcuni individui possono vederlo - nulla di quello che facciamo dipende veramente da noi...
come è possibile vedere una cosa che deve accadere ma che nel frattempo è già accaduta ?
se è già accaduta significa che in questo momento si sta ri-vivendo la tal cosa , cioè si sta "ripetendo" qualcosa che è già successo;
per cui il futuro combacerebbe col passato... e quelli che si connettono a tale fonte , per cercare il futuro, vedono appunto una cosa che è già successa, per cui appartenente al passato...
non so come altro spiegare questi fenomeni
Allora mi è venuto in mente il concetto di "Eterno Ritorno" di Nietzche, e ho notato che necessariamente si giunge alle medesime conclusioni
Ripreso da http://it.wikipedia.org/wiki/Eterno_ritorno ---->
----> L'eterno ritorno, in senso generale caratterizza tutte le ontologie circolari, come quella stoica, per cui l'universo rinasce e rimuore in base a cicli temporali fissati e necessari, ripetendo eternamente un certo corso e rimanendo sempre se stesso ...
Il ragionamento che sta dietro al semplice - ma spesso incompreso - concetto di Nietzsche è il seguente:
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
Ad esempio, tirando infinite volte tre dadi a sei facce, ognuna delle 216 combinazioni potrà comparire infinite volte.
Nel caso specifico del discorso esistenziale, Nietzsche fa notare che (essendo le "cose del mondo" di numero finito, e il tempo infinito) anche nella vita umana questo concetto è applicabile:
ogni evento che possiamo vivere, l'abbiamo già vissuto infinite volte nel passato, e lo vivremo infinite volte nel futuro. La nostra stessa vita è già accaduta, e in questo modo perde di senso ogni visione escatologica.
In Così parlò Zarathustra Nietzsche mostra come il comprendere questo punto sia fondamentale nel processo di crescita spirituale che porta all'Oltreuomo. La caratteristica fondamentale dell'Oltreuomo sta proprio nella sua capacità di non pensare più in termini di passato e futuro, di principii da rispettare e scopi da raggiungere, ma vivere "qui e ora" nell'attimo presente
Ma al di là della spiegazione scientifico-essoterica che Nietzsche dà dell'eterno ritorno, ce ne era una esoterica. Conscio del supremo valore che l'uomo attribuisce a ciò che non diviene (l'essere dei filosofi o il Dio dei popoli) e la cui negazione porta al nichilismo, volle creare una nuova fede adatta all'Oltre Uomo. "Imprimere al divenire il carattere dell'essere, è questa la suprema volontà di potenza. Che tutto ritorni, è l'estremo avvicinamento del mondo del divenire a quello dell'essere: culmine della contemplazione."
[...]
Secondo una chiave di lettura vicina alla psicologia l' "eterno ritorno" dell'uguale è visto come una trappola statica alla quale è sottoposto il destino umano, che nel suo movimento apparente tra passato, presente e futuro, è necessariamente immobilizzato dalle "scorie indigeste" della propria storia personale, dal proprio substrato psichico, che rallenta e alla fine impedisce ogni progresso o cambiamento
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Poi ho chiesto ad un amico cosa ne pensasse e questa è stata la sua risposta (che alla fin fine coincide con la visione di Nietzche, soltanto che qui l'eterno ritorno è usato per giustificare il libero arbitrio):
Ciao
una possibile spigazione è data nei libri del Cerchio 77
Se leggi con attenzione il loro modello, scoprirai le teoria delle varianti.
Loro immaginno che esista una quasi infinita sequenza di immagini che rappresentano l'intero universo (corrisponde alla teoria quantistica delle superstringhe).
La consapevolezza passa da una all'atra, ma le immagini (chiammati fotogrammi) sono IN UN ETERNO PRESENTE.
Il tempo è della consapevolezza che diviene, evolve, cambia.
Ora per ogni fotogramma esistono varianti possibili.
Ci sono un sacco di varianti che non vengono percorse, per vari motivi e condizionamenti.
Questa signora in sogno è entrata in varianti possibili che si sono poi effettivamente realizzate, ce n'erano altre che non si sono realizzate.
La previsione del futuro è un fatto probabilistico, poteva vedere fotogrammi futuri che poi non sarebbero stati percorsi, quindi falso futuro.
La bravura del corpo sottile di quella persona è stata quella di scremare tra le tanti varianti e azzeccare quelle che poi sarebbero state percorse.
Il cerchio 77 spiega che se così non fosse cioè se non ci fossero le varianti, tutto sarebbe predestinato e tutto sarebbe inutilmente stupido e privo di libero arbitrio.
ciao
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Commenti
per alcuni alcuni soggetti la sequenza degli eventi (flusso della vita) è predeterminata da alcune condizioni imprescindibili, per altri soggetti invece queste condizioni non hanno lo stesso impatto, per cui passato-presente-futuro assumono , per questi ultimi, forme e significati non inquadrabili nella normale linea temporale , cioè quella temporalità basata in ultima istanza su proiezioni, meccanismi processi e abitudini ferree scolpite nei tessuti (dna) degli esseri viventi.