;
Nella materia
cerebrale esistono degli ‘urti’corpuscolari (correnti elettroniche)
che solo la componente spirituale o ANIMA trasforma in sensazioni
corrispondenti
"Il mondo fisico è costituito solamente di spazio fluido inerziale, i cui movimenti rotanti costituiscono i sistemi atomici ed astronomici che formano la materia e i cui movimenti ondulatori, quando colpiscono i nostri organi di senso, suscitano nell’anima nostra, ed esclusivamente in essa, le sensazioni di forza,elettricità, luce, calore, odore, sapore, ecc. che sono fenomeni di natura spirituale.
Tutti i fenomeni fisici si riducono a movimenti di spazio provocati da forze applicate ad esso da parte del mondo spirituale, secondo un disegno unitario Divino che si esplica e si mantiene per volontà di Dio".
Marco Todeschini
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cos’è la psiche ?
Se si prende un qualsiasi dizionario, troveremo la dicitura che essa è un ‘Entità Immateriale’: anima, spirito intelligente, pensante, e tutti i grandi mistici, filosofi, psicologi la considerano tale. I positivisti invece ritengono che essa sia la risultante di funzioni complesse cerebrali.
La psiche, dunque, potremmo domandarci, è un’Entità Spirituale o è l’attività materiale del cervello ?
Todeschini non ha dubbi: la psiche è la sede dell’anima, che produce le sensazioni e quindi i pensieri;
è l’anima che ‘pensa’ e non la materia cerebrale, poiché – se così fosse - i nostri pensieri sarebbero costituiti da ricordi di onde corpuscolari, mentre invece sono costituiti da evocazioni di immagini sensitive (luminose,sonore,ecc.) ...
noi non evochiamo gli urti che ha la materia cerebrale, ma le sensazioni che
sorgono esclusivamente nell’anima.
Da queste constatazioni dobbiamo dedurre che gli organi cerebrali sono un complesso di apparecchi deputati a ricevere, trasmettere, modificare o riprodurre esclusivamente vibrazioni, urti od accelerazioni elttroniche e non delle sensazioni, le quali sono esclusive dell’anima umana.
Nei Congressi Internazionali di Pscicobiofisca svoltosi a Torino nel 1951, fu riconosciuta alla Teoria della PsicoBioFisica la base scientifica per spiegare i fenomeni metapsichici che erano fino ad allora avvolti nel mistero (telepatia, rabdomanzia, apparizioni luminose,suoni misteriosi, pranoterapia, telecinesi, spiritismo, ecc.) e svela chiaramente le cause e gli effetti dell’ipnosi, dell’elettromagnetoterapia, dell’agopuntura, della dermatologia, della psicoanalisi,della vertebroterapia, dell’omeopatia, dell’orgonomia, dell’auricoloterapia, dell’immunologia, ecc.
Todeschini ha fatto questo semplice ragionamento:
tali fenomeni comportano emissione di radiazioni da parte del corpo umano, pertanto devono essere generati da oscillatori (dentro di noi), ci deve essere un ‘mezzo’attraverso cui propagarsi (ambiente circostante), e dei risuonatori organici e psichici riceventi (altro essere umano o più esseri umani).
Todeschini aveva studiato a fondo i fenomeni fisici, biologici e psichici e le loro relazioni reciproche, che costituiscono appunto la catena di cause ed effetti che collegano la psiche e gli oscillatori organici del soggetto emittente al mezzo ambiente e questo al soggetto ricevente.
La Teoria delle Apparenze ha dimostrato che, come i movimenti di materia solida, liquida, gassosa o sciolta allo stato di spazio fluido che si infrangono contro i nostri organi di senso, vengono trasformati in correnti elettriche le quali inviate ai centri cerebrali suscitano nell’anima le varie sensazioni di forza, luce, suono, calore, odore, sapore, ecc.; così l’anima con tali sensazioni può viceversa incanalare correnti elettriche nelle linee nervose e negli organi di moto e di senso periferici, correnti che provocano campi magnetici, ossia movimenti nello spazio ambiente.
Il fenomeno è quindi reversibile e tale reversibilità è dimostrata dal fatto che l’anima umana mediante la emissione di forze può provocare correnti elettriche per azionare a sua volontà gli organi di moto del corpo umano.
Ne segue che con tali sensazioni proprie l’anima non solo può pensare, ma può anche provocare correnti elettroniche che dall’interno raggiungono gli organi di moto e di senso periferici, producendovi gli impulsi e le immagini vibranti elettriche relative, che a loro volta pongono in oscillazione lo spazio fluido oggettivo del mondo esterno al corpo umano.
Se tali vibrazioni sono a bassa frequenza e di particolare intensità provocano oscillazioni spaziali che si estendono a breve distanza dal corpo umano e possono causare lo spostamento di oggetti esterni (telecinesi). Se le vibrazioni emesse hanno invece frequenze comprese tra i 20 ed i 20 mila periodi al secondo, producono oscillazioni atmosferiche oggettive che rifrangendosi sulla membrana del nostro udito producono in noi sensazioni acustiche (suoni, rumori o voci misteriose).
Se la frequenza sale a quella interessante i fenomeni ottici, vengono prodotte vibrazioni elettriche nella retina degli occhi, le quali possono o meno estendersi nello spazio oggettivo esterno a seconda della loro intensità e che comunque suscitano nel soggetto emittente luci e colori (apparizioni visibili ectoplasma).
La metapsichica trova così una sua collocazione ed esce dall’oscurantismo
e trova una spiegazione ‘scientifica’. Vediamo come.
Gli organi di senso e di moto presenti nel corpo umano e collegati da linee nervose a quelli della spina dorsale e del cervello, sono costituiti e funzionano come apparecchi teletrasmittenti a filo.
Tali linee nervose sono percorse da una corrente elettrica che genera campi magnetici concatenati che si propagano nello spazio circostante del corpo umano a maggiore o minore distanza a seconda della frequenza di oscillazione delle correnti, campi magnetici che quindi oltrepassano il corpo umano, arrivando ad un soggetto ricevente.
Todeschini asseriva che i circuiti nervosi che azionano gli organi di moto, sono percorsi da corrente a bassa frequenza, quindi generano campi magnetici limitati a breve distanza dal corpo umano.
Mentre i circuiti degli organi di senso, generano campi oscillanti che possono avere frequenze altissime e pertanto,come quelle della radio, possono trasmettersi a grande distanza.
L’anima umana emettendo queste ‘forze’ può provocare correnti elettriche per azionare a volontà gli organi di senso del corpo umano. L’anima non solo, quindi, pensa ma può provocare correnti elettroniche che dall’interno raggiungono gli organi di moto e di senso periferici producendovi degli impulsi che, a loro volta, mettono in oscillazione lo spazio fluido oggettivo del mondo esterno al corpo.
Interessantissimo seguire quali fenomeni ne conseguano:
- Se le vibrazioni sono a bassa frequenza e di particolare intensità, provocheranno oscillazioni spaziali che,abbiamo detto, si estendono a breve distanza dal copro umano, e possono causare spostamento di oggetti esterni (telecinesi);
- Se le vibrazioni emesse hanno frequenze comprese tra 20 e 20 mila periodi al secondo, producono oscillazioni spaziali (atmosferiche) oggettive che, rifrangendosi sulla membrana acustica, possono produrre sensazioni uditive (suoni, rumori, voci misteriose, ecc.);
- Se la frequenza aumenta fino ad interessare i fenomeni ottici,vengono prodotte vibrazioni elettriche nella retina degli occhi, che possono più o meno estendersi nello spazio oggettivo esterno a seconda della loro intensità e che possono suscitare nel soggetto emittente luci e colori (apparizioni visibili Ectoplasmi…).
Ci si può chiedere: perché alcuni fenomeni, come le apparizioni, le
vedono solo alcune persone e altre no, mentre a volte il fenomeno investe
molta gente ?
Todeschini ammette l’origine spirituale di queste vibrazioni o forze, che provengono dall’anima o comunque dal mondo spirituale a cui essa egli la fa appartenere.
In poche parole, egli sostiene che se si tratta di vibrazioni provocate direttamente nello spazio fluido oggettivo da Entità del mondo spirituale, la visione sarà percepita da tutti i presenti; mentre se le vibrazioni sono provocate dal mondo spirituale nell’anima del veggente, la visione sarà percepita da tutti i presenti SOLO se sarà abbastanza intensa da far oscillare lo spazio oggettivo, altrimenti la vibrazione proiettata dall’interno sulla retina degli occhi sarà percepita soltanto dal veggente come se provenisse dall’esterno.
Quando nell’anima si formano immagini molto intense, esse provocano
le corrispondenti immagini elettriche sul centro psicobiofisico, dal
quale- tramite le fibre di commessura -vengono trasferite sulle zone
contro-laterali della corteccia cerebrale e da queste, mediante le fibre
ottiche, finiscono sulla retina.
Il soggetto avrà quindi la sensazione
che le immagini siano reali e provengano dal mondo esterno, come avviene
nel sogno ad occhi chiusi o nelle allucinazioni ad occhi aperti.
I particolari stati di eccitazione dell’anima che provocano questi fenomeni, si possono ottenere, dice Todeschini, anche con stimolanti artificiali (chimici, elettrici)o tramite suggestioni verbali o il sonno ipnotico.
Con le radiazioni umane ad alta frequenza, si potrebbero spiegare anche i fenomeni di telepatia.
Il pensiero può formarsi, infatti, evocando scene visive mentali da parte dell’anima che mettono in vibrazione il centro pscio-fisico della materia cerebrale, inducendo nei suoi circuiti la formazione di immagini elettroniche, che venendo trasmesse come descritto sopra alle fibre del nervo ottico e dalla retina, vengono irradiate da questa a grande distanza dal corpo umano che le emette con la velocità della luce, provocando per induzione quadri elettrici simili e sincroni sulle superfici cerebrali del centro pscio-fisico del ricevente, che nella propria mente susciterà le corrispondenti immagini trasmessegli da lontano.
A questo punto tiriamo due somme e ricapitoliamo:
- Secondo la PsicoBioFisica, i fenomeni metapsichici possono essere generati in due diversi modi: o da forze del mondo spirituale o da forze che provengono dall’anima umana che a quel mondo appartiene e che esse provocano correnti corpuscolari organiche o movimenti spaziali che sono di natura fisica.
- Con tale asserzione, si vengono a riunificare le tre ipotesi che prima di Todeschini si scontravano proprio sulla spiegazione dei fenomeni metapsichici, cioè quella SPIRITICA che li riteneva generati da entità extra-terrene; quella Animistica, che li riteneva generati dallo spirtio del soggetto; quella BIOLOGICA che li riteneva originati esclusivamente da azioni fisiche.
chi sosteneva che il corpo umano emani onde magnetiche e chi una sostanza fluidica. Abbiamo capito che egli ammette l’esistenza di un campo magnetico identificabile con movimenti rotanti o vibranti di spazio fluido.
Esistono oltre 1230 pubblicazioni sulle teorie ed invenzioni di Todeschini, eppure egli rimane uno degli scienziati più incompresi e sottovalutati,per lo meno dalla scienza ‘ufficiale’.
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FONTI
---> http://www.duepassinelmistero.com/Marco%20Todeschini.htm---> http://www.nuovaricerca.org/todmetafisica.htm
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TERAPIE OLISTICHE DAL PUNTO DI VISTA DELLA PSICOBIOFISICA
La fluidoterapia
La
fluidoterapia o pranoterapia,
è l’arte di curare
le malattie con la semplice apposizione
delle mani del “guaritore”,
movendole vicino alle parti dolenti
del sofferente, senza toccarlo.
Resta assolutamente misterioso,
anche per il pranoterapeuta, il
meccanismo per il quale l’azione
che compie con le mani, spesso
riesce a lenire le sofferenze
del paziente se non addirittura
a guarirlo. Il “guaritore”
quindi non sa se il fluido che
esce dalle sue mani esiste realmente
o meno, perché mai lo ha
visto o toccato, essendo esso
invisibile ed impercettibile ai
nostri organi di senso. Egli non
sa spiegare quali organi del corpo
umano tale fluido pone in azione
e come e perché questi
possano operare le portentose
guarigioni accadute nei millenni
che pure sono innegabili e sorprendenti
come hanno potuto controllare
i medici di ogni epoca e di ogni
nazione. Perciò è
comprensibile l’entusiasmo
che si è sollevato in molti
di loro quando, venuti a conoscenza
delle teorie del Todeschini, hanno
visto in esse le risposte che
cercavano, potendo così
ottenere, finalmente, quei riconoscimenti
scientifici e giuridici delle
loro reali capacità terapeutiche
allo scopo di poterle esplicare
liberamente.
Ecco allora come Todeschini chiarisce la base scientifica della fluidoterapia. L’azione del pranoterapeuta è duplice: una diretta fisica, esercitata sulla linea nervosa che congiunge ciascuna delle ghiandole endocrine periferiche ai loro teleregolatori automatici cerebrali, come l’ipofisi; ed una indiretta spirituale che egli esplica attraverso gli organi di senso sulla psiche dell’ammalato. Con la prima di queste azioni, il guaritore avvicinando la sua mano al nervo di uno dei teleregolatori delle ghiandole endocrine del paziente, avvicina a tale nervo quelli propri localizzati nel suo braccio e che si diramano entro il palmo della sua mano e nelle sue dita. Ma le linee nervose del “guaritore” essendo percorse da correnti elettriche alternate, generano intorno a loro campi magnetici alternati di pari frequenza che escono dalla mano del pranoterapeuta, si propagano nello spazio fluido adiacente ad essa, ed investendo la linea nervosa del teleregolatore dell’ammalato, producono in essa, per la legge di Lenz, delle correnti elettriche che vanno a variare l’azione secretiva della ghiandola del paziente, che per tal modo viene eccitata a rimettersi in azione se si era fermata, od accelerare, o ritardare il suo ritmo di secrezione, se questo si era sregolato, in modo che tale ghiandola riprenda ad emettere le esatte quantità di sostanze chimiche atte a ripristinare lo stato di salute.
Che il “guaritore” emetta realmente con le sue mani l’onda di spazio fluido alternata a determinata frequenza, è comprovato sperimentalmente da un apparecchio, chiamato fluidometro, realizzato dal Todeschini con i suoi collaboratori, che svela l’esistenza del fluido, ne misura l’intensità energetica , quando la mano del pranoterapeuta si avvicina all’apparecchio senza toccarlo. Sinora si è detto di correnti elettriche nervose e di campi magnetici concatenati ad esse, per far comprendere come si svolge l’azione fisica del “guaritore”, anche a quelli che usano quei termini scientifici relativi all’elettricità e al magnetismo. Ma poiché Todeschini ha dimostrato che la corrente elettrica non è che una successione rapidissima di urti corpuscolari, ed il magnetismo non è che un movimento rotante od alterno di spazio fluido, la descrizione del come avvenga l’azione fisica del pranoterapeuta, deve essere spiegata nel linguaggio proprio della fluidodinamica, e cioè: Dato che le linee nervose che scendono alla mano del “guaritore”, sono percorse da una successione di urti corpuscolari, ritenute erroneamente correnti elettriche, ne deriva che gli atomi che costituiscono la linea nervosa, ricevendo tali urti, espellono i loro elettroni periferici, mentre gli elettroni interni saltano su orbite circolari di raggio minore aventi velocità maggiore e compiono così un numero maggiore di rivoluzioni al secondo intorno al loro nucleo. Con ciò tali atomi sono sottoposti a forze centrifughe rotanti che hanno per effetto di spostare periodicamente il baricentro degli atomi stessi e di provocare così delle onde nello spazio fluido circostante, che vengono ritenute, erroneamente, essere onde magnetiche. Queste onde di spazio fluido ambiente, investendo la linea nervosa vi provocano la oscillazione degli atomi che la costituiscono, così come delle onde prodotte in uno stagno d’acqua, fanno oscillare dei sugheri in essa immersi ad una certa distanza. L’oscillazione degli atomi, provoca l’espulsione dei loro elettroni periferici, che vanno ad urtare gli atomi successivi della linea nervosa, e così via. In tal modo lungo tale linea che dal teleregolatore cerebrale scende alla relativa ghiandola, si propaga una successione di urti corpuscolari, chiamata erroneamente corrente elettrica indotta, la quale eccita la ghiandola ad emettere nel sangue più o meno rapidamente le sostanze chimiche che questa secerne e che sono indispensabili a ripristinae l’equilibrio chimico infranto, cioè atte a ripristinare la salute.
Per quanto riguarda invece l’azione indiretta spirituale che il “guaritore” esplica sulla psiche dell’ammalato, essa si svolge nel seguente modo. Il paziente attraverso i suoi occhi vede il pranoterapeuta, ed attraverso le sue orecchie sente le parole che pronuncia, che inducono nel paziente, per suggestione, una speranza, una volontà, di guarire tali, che la sua anima riacquista la facoltà di emettere quelle minime forze spirituali indispensabili per azionare l’interruttore della linea nervosa che collega il centro dove essa risiede, con l’ipofisi allo scopo di far passare in questa tali correnti elettriche, le quali poi tramite la linea vanno a rafforzare quelle indotte direttamente in tale linea per via fisica, avvicinando la mano del guaritore. Che l’anima possa esplicare una simile azione volontaria, lo dimostra il fatto che è sufficiente che noi vogliamo far piegare e poi distendere tre volte il nostro dito indice della mano destra, perché tale azione venga compiuta immediatamente oppure in un ben preciso istante a venire, lenta o rapida, ed il preciso numero di volte che noi vogliamo, attraverso l’invio di correnti elettriche centrifughe di azione lungo i nervi che dal cervello vanno ad azionare i corpuscoli di moto del dito indice. Trattasi in sostanza di un vero e proprio elettrocomando psicobiofisico che partendo dalla nostra anima, che ha sede nel centro psichico si realizza attraverso ai dispositivi elettronici scoperti e descritti dal Todeschini.
Oltre a poter azionare gli organi di moto, l’anima ha anche la possibilità di poter inviare correnti elettriche sulle linee nervose che vanno ad eccitare le ghiandole periferiche, concorrendo così a far loro emettere le sostanze chimiche (medicinali interni) nel sangue, onde ripristinare la salute. Questo metodo di guarigione si chiama “psicoterapia”, perché è dovuto all’azione della nostra psiche, sul nostro corpo, tramite l’invio di correnti elettriche sui circuiti dei regolatori automatici delle ghiandole endocrine.
Ecco allora come Todeschini chiarisce la base scientifica della fluidoterapia. L’azione del pranoterapeuta è duplice: una diretta fisica, esercitata sulla linea nervosa che congiunge ciascuna delle ghiandole endocrine periferiche ai loro teleregolatori automatici cerebrali, come l’ipofisi; ed una indiretta spirituale che egli esplica attraverso gli organi di senso sulla psiche dell’ammalato. Con la prima di queste azioni, il guaritore avvicinando la sua mano al nervo di uno dei teleregolatori delle ghiandole endocrine del paziente, avvicina a tale nervo quelli propri localizzati nel suo braccio e che si diramano entro il palmo della sua mano e nelle sue dita. Ma le linee nervose del “guaritore” essendo percorse da correnti elettriche alternate, generano intorno a loro campi magnetici alternati di pari frequenza che escono dalla mano del pranoterapeuta, si propagano nello spazio fluido adiacente ad essa, ed investendo la linea nervosa del teleregolatore dell’ammalato, producono in essa, per la legge di Lenz, delle correnti elettriche che vanno a variare l’azione secretiva della ghiandola del paziente, che per tal modo viene eccitata a rimettersi in azione se si era fermata, od accelerare, o ritardare il suo ritmo di secrezione, se questo si era sregolato, in modo che tale ghiandola riprenda ad emettere le esatte quantità di sostanze chimiche atte a ripristinare lo stato di salute.
Che il “guaritore” emetta realmente con le sue mani l’onda di spazio fluido alternata a determinata frequenza, è comprovato sperimentalmente da un apparecchio, chiamato fluidometro, realizzato dal Todeschini con i suoi collaboratori, che svela l’esistenza del fluido, ne misura l’intensità energetica , quando la mano del pranoterapeuta si avvicina all’apparecchio senza toccarlo. Sinora si è detto di correnti elettriche nervose e di campi magnetici concatenati ad esse, per far comprendere come si svolge l’azione fisica del “guaritore”, anche a quelli che usano quei termini scientifici relativi all’elettricità e al magnetismo. Ma poiché Todeschini ha dimostrato che la corrente elettrica non è che una successione rapidissima di urti corpuscolari, ed il magnetismo non è che un movimento rotante od alterno di spazio fluido, la descrizione del come avvenga l’azione fisica del pranoterapeuta, deve essere spiegata nel linguaggio proprio della fluidodinamica, e cioè: Dato che le linee nervose che scendono alla mano del “guaritore”, sono percorse da una successione di urti corpuscolari, ritenute erroneamente correnti elettriche, ne deriva che gli atomi che costituiscono la linea nervosa, ricevendo tali urti, espellono i loro elettroni periferici, mentre gli elettroni interni saltano su orbite circolari di raggio minore aventi velocità maggiore e compiono così un numero maggiore di rivoluzioni al secondo intorno al loro nucleo. Con ciò tali atomi sono sottoposti a forze centrifughe rotanti che hanno per effetto di spostare periodicamente il baricentro degli atomi stessi e di provocare così delle onde nello spazio fluido circostante, che vengono ritenute, erroneamente, essere onde magnetiche. Queste onde di spazio fluido ambiente, investendo la linea nervosa vi provocano la oscillazione degli atomi che la costituiscono, così come delle onde prodotte in uno stagno d’acqua, fanno oscillare dei sugheri in essa immersi ad una certa distanza. L’oscillazione degli atomi, provoca l’espulsione dei loro elettroni periferici, che vanno ad urtare gli atomi successivi della linea nervosa, e così via. In tal modo lungo tale linea che dal teleregolatore cerebrale scende alla relativa ghiandola, si propaga una successione di urti corpuscolari, chiamata erroneamente corrente elettrica indotta, la quale eccita la ghiandola ad emettere nel sangue più o meno rapidamente le sostanze chimiche che questa secerne e che sono indispensabili a ripristinae l’equilibrio chimico infranto, cioè atte a ripristinare la salute.
Per quanto riguarda invece l’azione indiretta spirituale che il “guaritore” esplica sulla psiche dell’ammalato, essa si svolge nel seguente modo. Il paziente attraverso i suoi occhi vede il pranoterapeuta, ed attraverso le sue orecchie sente le parole che pronuncia, che inducono nel paziente, per suggestione, una speranza, una volontà, di guarire tali, che la sua anima riacquista la facoltà di emettere quelle minime forze spirituali indispensabili per azionare l’interruttore della linea nervosa che collega il centro dove essa risiede, con l’ipofisi allo scopo di far passare in questa tali correnti elettriche, le quali poi tramite la linea vanno a rafforzare quelle indotte direttamente in tale linea per via fisica, avvicinando la mano del guaritore. Che l’anima possa esplicare una simile azione volontaria, lo dimostra il fatto che è sufficiente che noi vogliamo far piegare e poi distendere tre volte il nostro dito indice della mano destra, perché tale azione venga compiuta immediatamente oppure in un ben preciso istante a venire, lenta o rapida, ed il preciso numero di volte che noi vogliamo, attraverso l’invio di correnti elettriche centrifughe di azione lungo i nervi che dal cervello vanno ad azionare i corpuscoli di moto del dito indice. Trattasi in sostanza di un vero e proprio elettrocomando psicobiofisico che partendo dalla nostra anima, che ha sede nel centro psichico si realizza attraverso ai dispositivi elettronici scoperti e descritti dal Todeschini.
Oltre a poter azionare gli organi di moto, l’anima ha anche la possibilità di poter inviare correnti elettriche sulle linee nervose che vanno ad eccitare le ghiandole periferiche, concorrendo così a far loro emettere le sostanze chimiche (medicinali interni) nel sangue, onde ripristinare la salute. Questo metodo di guarigione si chiama “psicoterapia”, perché è dovuto all’azione della nostra psiche, sul nostro corpo, tramite l’invio di correnti elettriche sui circuiti dei regolatori automatici delle ghiandole endocrine.
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Agopuntura e agopressione
L’agopuntura
è una terapia, nata in
Cina circa 3000 anni fa, che consiste
nell’infiggere degli aghi
metallici nella cute del paziente,
in punti ben precisi e diversi
secondo il tipo di affezione di
cui è soggetto. E’
ovvio che la localizzazione dei
punti esatti del corpo umano dove
introdurre gli aghi sono frutto
di innumerevoli tentativi fatti
durante una plurimillenaria ricerca.
Detti punti sono quindi stati
determinati sperimentalmente a
secondo dei risultati di guarigione
o meno nella pratica di tale arte.
L’agopuntura è, perciò,
basata sull’empirismo come
la medicina e la fluidoterapia.
Una spiegazione dei motivi per
i quali l’agopuntura funzioni
è quella che introduce
il concetto dell’esistenza
di una energia universale che
si distribuisce in tutti gli organi
del corpo umano seguendo certi
canali denominati “meridiani”,
con caratteristiche non materiali,
ma che vengono rappresentati come
linee verticali, che seguono le
sinuosità del corpo umano
dall’alto verso il basso
poste ad una certa distanza reciproca.
Lasciando però da parte i principi filosofici e naturali che non spiegano il perché introducendo degli aghi nel corpo umano si risolvano delle malattie, Todeschini, dimostra come ciò sia possibile se si tiene conto della tecnologia elettronica di tutti gli organi del corpo umano. Tornando ai “meridiani” si può osservare che essi essendo conduttori di energia cinetica, la quale è rappresentata dal prodotto di una massa per il semiquadrato della sua velocità, non possono essere che organi materiali, come ad esempio le linee nervose del corpo umano. Poiché gli aghi introdotti nell’epidermide producono la sensazione di dolore, che è percepibile e sorge esclusivamente nel nostro spirito, vuol dire che con tali punture sono stati eccitati i ricettori periferici del tatto, i quali hanno trasformato l’energia cinetica di tale eccitazione in quella corrispondente agli urti corpuscolari (correnti elettriche), le quali inviate al cervello, tramite le linee nervose vengono percepite dalla psiche, come sensazioni dolorose di trafittura. La psiche rinvia di conseguenza tali correnti elettriche all’ipofisi, od agli altri teleregolatori cerebrali simili ad essa, che vengono poi dirette alle ghiandole periferiche appropriate, le quali secernono così le sostanze chimiche nella quantità esatta adatta alla guarigione. E’ chiaro che i cinesi solamente attraverso millenni di tentativi sono riusciti a determinare i punti specifici del corpo umano nei quali l’infissione degli aghi provoca l’eccitazione di quelle particolari ghiandole che secernono quelle sostanze chimiche specifiche, atte non solo al metabolismo di tutte le cellule del corpo umano, ma anche per l’immunità antibatterica e per guarire quelle particolari malattie. Tali punti variano di posizione e di numero a secondo della malattia sulla quale intervenire.
Simile all’agopuntura è l’agopressione che consiste in un modo diverso di eccitare le ghiandole periferiche endocrine, anzichè usando degli aghi, attraverso la pressione esercitata negli stessi punti indicati dall’agopuntura cinese, evitando così il dolore della trafittura, le eventuali infezioni, e la paura che il paziente può provare verso la puntura degli aghi.
Lasciando però da parte i principi filosofici e naturali che non spiegano il perché introducendo degli aghi nel corpo umano si risolvano delle malattie, Todeschini, dimostra come ciò sia possibile se si tiene conto della tecnologia elettronica di tutti gli organi del corpo umano. Tornando ai “meridiani” si può osservare che essi essendo conduttori di energia cinetica, la quale è rappresentata dal prodotto di una massa per il semiquadrato della sua velocità, non possono essere che organi materiali, come ad esempio le linee nervose del corpo umano. Poiché gli aghi introdotti nell’epidermide producono la sensazione di dolore, che è percepibile e sorge esclusivamente nel nostro spirito, vuol dire che con tali punture sono stati eccitati i ricettori periferici del tatto, i quali hanno trasformato l’energia cinetica di tale eccitazione in quella corrispondente agli urti corpuscolari (correnti elettriche), le quali inviate al cervello, tramite le linee nervose vengono percepite dalla psiche, come sensazioni dolorose di trafittura. La psiche rinvia di conseguenza tali correnti elettriche all’ipofisi, od agli altri teleregolatori cerebrali simili ad essa, che vengono poi dirette alle ghiandole periferiche appropriate, le quali secernono così le sostanze chimiche nella quantità esatta adatta alla guarigione. E’ chiaro che i cinesi solamente attraverso millenni di tentativi sono riusciti a determinare i punti specifici del corpo umano nei quali l’infissione degli aghi provoca l’eccitazione di quelle particolari ghiandole che secernono quelle sostanze chimiche specifiche, atte non solo al metabolismo di tutte le cellule del corpo umano, ma anche per l’immunità antibatterica e per guarire quelle particolari malattie. Tali punti variano di posizione e di numero a secondo della malattia sulla quale intervenire.
Simile all’agopuntura è l’agopressione che consiste in un modo diverso di eccitare le ghiandole periferiche endocrine, anzichè usando degli aghi, attraverso la pressione esercitata negli stessi punti indicati dall’agopuntura cinese, evitando così il dolore della trafittura, le eventuali infezioni, e la paura che il paziente può provare verso la puntura degli aghi.
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Elettroterapia
Todeschini
nei suoi pluridecennali studi
sul funzionamento degli organi
del corpo umano effettuati allo
scopo di poter arrivare ad una
visione unitaria del creato ha
scoperto il modo con il quale
agiscono gli elettroregolatori
automatici cerebrali dei corpuscoli
di moto e delle ghiandole endocrine.
Il funzionamento di una di esse,
ad esempio l’ipofisi, è
il seguente: quando il sangue
eccede o difetta di certe sostanze
chimiche, irrorando esso anche
l’ipofisi, vi produce una
variazione di corrente elettrica,
la quale tramite una linea nervosa
specifica, va a ritardare od accelerare
l’azione secretiva chimica
della ghiandola periferica, la
quale ripristina così,
l’equilibrio chimico indispensabile
a normalizzare le specifiche funzioni
vegetative ed immunologiche cui
essa è preposta. Questi
regolatori, che sono migliaia,
funzionano quindi automaticamente,
ma per ragioni diverse, possono
spesso regolarsi. E’ chiaro,
allora, che conoscendone la tecnologia,
come si possono ristabilire le
loro funzioni normali intervenendo
in due modi diversi: od introducendo
nel sangue le sostanze mancanti
ingerendole per via orale o tramite
iniezioni, oppure facendo variare
le correnti elettriche nervose
preposte all’eccitazione
delle ghiandole periferiche in
modo da accelerare o ritardare
la loro secrezione chimica di
ormoni, vitamine, anticorpi, atomi
o molecole diverse, ecc.
Da tali principi scoperti dal Todeschini, sono stati ricavati diversi apparecchi elettronici con i quali si è inaugurata un nuovo metodo terapeutico, chiamata elettroterapia, o magnetoterapia o marconiterapia , costituiti da generatori di correnti elettriche alternate che percorrendo un circuito chiuso generano un campo magnetico concatenato oscillante il quale investendo le linee nervose del paziente, produce in esse, per legge di Lenz, delle correnti elettriche indotte, che vanno ad accelerare ed a ritardare l’azione secretiva delle ghiandole endocrine periferiche.
Da tali principi scoperti dal Todeschini, sono stati ricavati diversi apparecchi elettronici con i quali si è inaugurata un nuovo metodo terapeutico, chiamata elettroterapia, o magnetoterapia o marconiterapia , costituiti da generatori di correnti elettriche alternate che percorrendo un circuito chiuso generano un campo magnetico concatenato oscillante il quale investendo le linee nervose del paziente, produce in esse, per legge di Lenz, delle correnti elettriche indotte, che vanno ad accelerare ed a ritardare l’azione secretiva delle ghiandole endocrine periferiche.
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Omeopatia
L’omeopatia
è una terapia che consiste
nel curare con dosi minime di
medicinali che provocano gli stessi
sintomi della malattia da curare.
E’ Anch’essa basata
sull’empirismo. Lo sviluppo
moderno di tale metodo curativo
consiste nell’usare dei
medicinali che siano composti
dagli stessi elementi chimici
reperibili nei vari organi del
corpo umano e prodotti dalle varie
ghiandole. Anche la spiegazione
deì perchè dell’efficacia
delle cure omeopatiche passa attraverso
la considerazione della tecnologia
elettronica del sistema nervoso
e quella dei circuiti teleregolati
dal cervello preposti all’azione
secretiva delle ghiandole periferiche
scoperta da Todeschini. Questa
pratica terapeutica funziona considerando
che le sostanze minerali, vegetali
o biologiche somministrate in
quantità tossica nell’uomo
sano, creano un preciso quadro
patologico a livello fisico, emozionale
e psichico. Queste stesse sostanze,
opportunamente diluite e dinamizzate,
curano efficacemente e rapidamente
non solo questi avvelenamenti,
ma tutti i quadri morbosi che
presentano analoga sintomatologia
fisica, emozionale e psichica.
La sua azione si manifesta e si
esplica non tanto contro l’agente
infettante, come nel caso della
antibioticoterapia, quanto nel
modificare il terreno per cui
i virus o bacilli, non trovano
né ospitalità né
possibilità di operare
con virulenza, e così via,
mentre invece vengono facilitati
i fenomeni di allontanamento delle
tossine, di drenaggio degli emuntori,
ecc.. Esempio di terapia omeopatica
sono le vaccinazioni che usano
dosi minime di agenti infettanti;
l’impiego efficace delle
tossine tubercooliniche omeopatiche
nella cura delle malattie tubercolari
il cui uso da parte dei medici
omeopatici ha preceduto di molti
anni la scoperta del bacillo da
parte di Koch…Oggi si è
accertato con gli isotopi radioattivi
che le grandi diluizioni contengono
veramente i principi attivi, che
vengono assorbiti per via orale
dai capillari della lingua. La
dinamizzazione del farmaco omeopatico
rientra perfettamente nella teoria
todeschiniana, in quanto il medicamento
omeopatico dinamizzato ha in sé
quelle energie vibratorie salutari
atte ad operare nell’organismo
malato il riequilibrio a livello
protoplasmatico, cellulare e nervoso
attraverso i mediatori chimici
neuro-ormonali. Il farmaco deve
avere le stesse caratteristiche
sintomatologiche della sostanza
che ha provocato la malattia,
cioè deve essere “il
più simile” al complesso
di sintomi che lo caratterizzano
nella “materia medica”,
appunto perché ha una sua
tipica e unica “vibrazione”.
In questo si avvicina ai catalizzatori
cellulari, agli enzimi e alle
vitamine che operano in dosi infinitesimali
e per la disposizione vibratoria
e spaziale dei loro componenti
molecolari.
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