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"Se hai intenzione di fare una cosa, falla e basta! Altrimenti se non ne hai l'intenzione, fai come se non ci fosse e non pensarci nemmeno più." - R. Bandler
"L'intento è l'abilità di essere causativi in modo consapevole". - P. Paris
Qual è lo scopo (o gli scopi) della tua vita? Individualo ... Poi Esprimi, OGNI GIORNO, il tuo intento
Praticate un' intenzione inflessibile
Quando praticate un'intenzione inflessibile, vi armonizzate con l'intenzione della mente universale che tutto crea. Manterrete così una solida immagine di ciò che desiderate realizzare nella vostra mente, ed eviterete di lasciare che l'intenzione scompaia.
Quando praticate un'intenzione inflessibile, vi armonizzate con l'intenzione della mente universale che tutto crea. Manterrete così una solida immagine di ciò che desiderate realizzare nella vostra mente, ed eviterete di lasciare che l'intenzione scompaia.
L'intenzione è la forza che pervade tutto l'universo e che permette all'atto creativo di avvenire. L'intenzione non è qualcosa che si fa ma è un'energia da cui deriviamo e di cui tutti noi facciamo parte. Allineandoci a essa saremo in grado di realizzare i nostri desideri e di trovare la pace. Curarsi, manifestare, fare miracoli, sono possibilità reali e concrete alla portata di tutti quando si è connessi alla forza creativa dell'intenzione. Per farlo bisogna superare gli ostacoli che l'ego dissemina sul nostro cammino...
(W. Dyer)
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“Intendendolo, ma non con i pensieri,” disse. “Intendilo con il tuo intento, che è lo strato al di sotto dei pensieri. Ascolta attentamente, cercalo sotto i tuoi pensieri, lontano da essi. L’intento è così distante dai pensieri che non possiamo parlarne; non possiamo neanche sentirlo. Ma sicuramente possiamo utilizzarlo.” Taisha Abelar - Il Passaggio degli Stregoni
Abbandonate ogni intenzione, esercitatevi nella non-intenzionalità, e lasciate agire l'Essere. Questa Via è inesauribile, senzafine". (Tratto da: "La meravigliosa arte del gatto")
I paurosi tirano per i piedi chi è intento a volare, per riportarlo a
terra. Nella meschinità si sentono meglio se tutti strisciano, li umilia
che qualcuno possa contemplare da un piano a loro inaccessibile. (Castaneda)
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LA VITA è TUTTA QUESTIONE DI INTENTO
In un'intervista, Castaneda disse: " L'intento è semplicemente la consapevolezza di avere una possibilità, la chance di avere una chance".
...l'intento (inteso come l'allineamento di tutte le emanazioni della consapevolezza) fa muovere il punto di unione.
(Gli stregoni chiamano l'intento l'indescrivibile, lo spirito, l'astratto, il nagual)
L'intento è lo spirito che muove i punti d'unione [...] esso è l'atto di allungarsi oltre i nostri limiti raggiungendo l'inconcepibile.
L'intento è la forza che permea ogni cosa e che ci mette in grado di percepire....è la forza che muta e riordina le cose o le mantiene così come sono.
[...] Può nascere dal silenzio interiore (cessa il dialogo interiore)
... L'unico modo di conoscere l'intento é conoscerlo direttamente tramite una connessione vivente che c'è tra l'intento e tutti gli esseri sensibili.
L'intento è la caratteristica universale condivisa da tutto ciò che esiste.
... Tutte le creature viventi sono schiave dell'intento...ci fa fare quello che vuole..siamo nei suoi artigli... ci fa persino morire.
Se un uomo ha un intento fermo e chiaro, i sentimenti non rappresentano un ostacolo perché si è capaci di tenerli sotto controllo.
Avere un intento inflessibile significa possedere la volontà di svolgere tutte le operazioni necessarie per mantenersi costantemente entro i rigidi confini della conoscenza trasmessa.
L'intento inflessibile è un catalizzatore che provoca le decisioni irrevocabili.
«Per il suo collegamento con l'intento un guerriero attraversa quattro stadi:
Il primo è quando ha un anello arrugginito, inaffidabile con l'intento.
Il secondo è quando riesce a pulirlo.
Il terzo è quando riesce a manipolarlo.
Il quarto quando riesce ad accettare i piani dell'astratto.»
Per chiamare l'intento è necessaria la totale concentrazione sul motivo che ci spinge ad agire
Secondo gli sciamani, l'intento si attira con lo sguardo [...] infatti gli stregoni possono trasformare i propri sentimenti in intento [...] gli sciamani evocano l'intento pronunciando a voce alta e chiara la parola "intento".
In un'intervista, Castaneda disse: " L'intento è semplicemente la consapevolezza di avere una possibilità, la chance di avere una chance".
...l'intento (inteso come l'allineamento di tutte le emanazioni della consapevolezza) fa muovere il punto di unione.
(Gli stregoni chiamano l'intento l'indescrivibile, lo spirito, l'astratto, il nagual)
L'intento è lo spirito che muove i punti d'unione [...] esso è l'atto di allungarsi oltre i nostri limiti raggiungendo l'inconcepibile.
L'intento è la forza che permea ogni cosa e che ci mette in grado di percepire....è la forza che muta e riordina le cose o le mantiene così come sono.
[...] Può nascere dal silenzio interiore (cessa il dialogo interiore)
... L'unico modo di conoscere l'intento é conoscerlo direttamente tramite una connessione vivente che c'è tra l'intento e tutti gli esseri sensibili.
L'intento è la caratteristica universale condivisa da tutto ciò che esiste.
... Tutte le creature viventi sono schiave dell'intento...ci fa fare quello che vuole..siamo nei suoi artigli... ci fa persino morire.
Se un uomo ha un intento fermo e chiaro, i sentimenti non rappresentano un ostacolo perché si è capaci di tenerli sotto controllo.
Avere un intento inflessibile significa possedere la volontà di svolgere tutte le operazioni necessarie per mantenersi costantemente entro i rigidi confini della conoscenza trasmessa.
L'intento inflessibile è un catalizzatore che provoca le decisioni irrevocabili.
«Per il suo collegamento con l'intento un guerriero attraversa quattro stadi:
Il primo è quando ha un anello arrugginito, inaffidabile con l'intento.
Il secondo è quando riesce a pulirlo.
Il terzo è quando riesce a manipolarlo.
Il quarto quando riesce ad accettare i piani dell'astratto.»
Per chiamare l'intento è necessaria la totale concentrazione sul motivo che ci spinge ad agire
Secondo gli sciamani, l'intento si attira con lo sguardo [...] infatti gli stregoni possono trasformare i propri sentimenti in intento [...] gli sciamani evocano l'intento pronunciando a voce alta e chiara la parola "intento".
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“C’è sempre un intervallo di tempo tra l’impressione (intenzione) e la sua espressione (manifestazione), tra la richiesta cosciente e la sua realizzazione (Neville)
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Pratica delle intenzioni stabilite
Quando mettete in pratica le intenzioni stabilite, vi allineate all’intenzione dell’intera mente creativa universale. Perciò, mantenete nella vostra mente una solida immagine del vostro compito che volete realizzare, e non lasciate che quell’intenzione svanisca.
W. Dyer
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Quando mettete in pratica le intenzioni stabilite, vi allineate all’intenzione dell’intera mente creativa universale. Perciò, mantenete nella vostra mente una solida immagine del vostro compito che volete realizzare, e non lasciate che quell’intenzione svanisca.
W. Dyer
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per modificare la realtà (presente/passato/futuro) è necessario che un certo numero di co-creatori (individui che esprimono un intento comune) si focalizzino su un obiettivo e condividano sentimenti-pensieri comuni...
Non è sufficiente che una persona esprima l'intento di qualcosa affinché quel qualcosa si realizzi...
E' l'inter-azione tra più soggetti il tassello principale per il mutamento della realtà.
Non è sufficiente che una persona esprima l'intento di qualcosa affinché quel qualcosa si realizzi...
E' l'inter-azione tra più soggetti il tassello principale per il mutamento della realtà.
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< Il significato della nostra comunicazione sta nella risposta che otteniamo, indipendentemente dalle intenzioni...>
< Ci sono delle intenzioni positive e di miglioramento dietro il comportamento di ogni essere umano>
< Ci sono delle intenzioni positive e di miglioramento dietro il comportamento di ogni essere umano>
Presupposti PNL
Di recente ho realizzato che non comprendiamo pienamente la natura dell'intento.
Temo che lo stiate confondendo con le intenzioni ed è un trucco
intelligente dell'Aquila far sembrare simili due parole, ma che
essenzialmente sono opposte. E 'stato spesso detto che la strada per
l'inferno è lastricata di buone intenzioni, e mentre l'interpretazione
di tale mitica località è assolutamente sbagliata, il sentimento
espresso è assolutamente corretto.
Guardalo in questo modo: non diventerai mai un essere eterno tramite le buone intenzioni, ma solo tramite un inflessibile intento, e se non vedi la differenza andrai a tentoni, senza riuscirci perché le intenzioni sono le cose che vuoi e speri e pianifichi di fare, ma l'intento è l'immagine incrollabile conservata nel centro del tuo cuore e della tua anima - il paradigma su cui tutto ciò che pensi o fai diventa un riflesso provocato dallo stesso paradigma, sì? Si tratta di un meta-fisica parte di te, invisibile a occhio nudo, ma non meno reale di fegato o milza, e se non lo utilizzi al suo massimo potenziale, l'evoluzione del vostro sé è incompleta, dis-articolato come un corpo senza un cuore, lo vedi?
L'intento è il lato attivo della lucidità, una visione incrollabile tenuta saldamente nella mente, che funge da interfaccia diretta dello stregone tra domanda e risposta, la sonda metamagickal o prodotto applicato al Tutto onnisciente come mezzo per estrarre le conoscenze specifiche necessarie per raggiungere la manifestazione dello stesso intento, ma è la causa della richiesta quantica della volontà - non la volontà, ma senza di essa la volontà non potrà mai manifestarsi, perché senza intento la volontà non ha nulla da rendere manifesto, niente da creare, nessun semi per coltivare; l'intento è l'obiettivo / visione che lo stregone proietta incessantemente sullo schermo silenzioso dell'eternità finché l'eternità rifletterà la volontà del mago concedendogli le informazioni necessarie per raggiungere l'evoluzione prevista. L'intento non scende a compromessi. Non cede alla ragione o al buon senso. Può essere convocato in modo chiaro, istantaneamente e in maniera impeccabile in tutti gli stati di consapevolezza invocando la parola Intento.
I concetti quantistici con cui sono costruiti altri mondi possono fornire le chiavi per la terza attenzione o altrettanto velocemente chiudere la porta per sempre se si considerano banali o solamente come un altro mistero senza soluzione, e questo è un altro motivo per cui il vostro intento dovrà essere delineato in maniera impeccabile con il coltello più affilato, una visione estrapolata dal Nulla che si accende nei momenti di dubbio o confusione. L'intento è lo strumento che fai scorrere sulla rete di informazioni non-locale per creare una sinapsi in sintonia tra la domanda del brujo e la risposta evolutiva, l'incrocio dove la visione diventa manifestazione attraverso la manipolazione di materia /energia utilizzando lo strumento invisibile dell'intento stesso. Si tratta, molto semplicemente, del punto di sovrapposizione della visione e della creazione, posto in essere utilizzando la domanda per ottenere una risposta che è in accordo con la visione inflessibile.
Della Van Hise - sito
Guardalo in questo modo: non diventerai mai un essere eterno tramite le buone intenzioni, ma solo tramite un inflessibile intento, e se non vedi la differenza andrai a tentoni, senza riuscirci perché le intenzioni sono le cose che vuoi e speri e pianifichi di fare, ma l'intento è l'immagine incrollabile conservata nel centro del tuo cuore e della tua anima - il paradigma su cui tutto ciò che pensi o fai diventa un riflesso provocato dallo stesso paradigma, sì? Si tratta di un meta-fisica parte di te, invisibile a occhio nudo, ma non meno reale di fegato o milza, e se non lo utilizzi al suo massimo potenziale, l'evoluzione del vostro sé è incompleta, dis-articolato come un corpo senza un cuore, lo vedi?
L'intento è il lato attivo della lucidità, una visione incrollabile tenuta saldamente nella mente, che funge da interfaccia diretta dello stregone tra domanda e risposta, la sonda metamagickal o prodotto applicato al Tutto onnisciente come mezzo per estrarre le conoscenze specifiche necessarie per raggiungere la manifestazione dello stesso intento, ma è la causa della richiesta quantica della volontà - non la volontà, ma senza di essa la volontà non potrà mai manifestarsi, perché senza intento la volontà non ha nulla da rendere manifesto, niente da creare, nessun semi per coltivare; l'intento è l'obiettivo / visione che lo stregone proietta incessantemente sullo schermo silenzioso dell'eternità finché l'eternità rifletterà la volontà del mago concedendogli le informazioni necessarie per raggiungere l'evoluzione prevista. L'intento non scende a compromessi. Non cede alla ragione o al buon senso. Può essere convocato in modo chiaro, istantaneamente e in maniera impeccabile in tutti gli stati di consapevolezza invocando la parola Intento.
I concetti quantistici con cui sono costruiti altri mondi possono fornire le chiavi per la terza attenzione o altrettanto velocemente chiudere la porta per sempre se si considerano banali o solamente come un altro mistero senza soluzione, e questo è un altro motivo per cui il vostro intento dovrà essere delineato in maniera impeccabile con il coltello più affilato, una visione estrapolata dal Nulla che si accende nei momenti di dubbio o confusione. L'intento è lo strumento che fai scorrere sulla rete di informazioni non-locale per creare una sinapsi in sintonia tra la domanda del brujo e la risposta evolutiva, l'incrocio dove la visione diventa manifestazione attraverso la manipolazione di materia /energia utilizzando lo strumento invisibile dell'intento stesso. Si tratta, molto semplicemente, del punto di sovrapposizione della visione e della creazione, posto in essere utilizzando la domanda per ottenere una risposta che è in accordo con la visione inflessibile.
Della Van Hise - sito
Tutto quello che sappiamo è che l'intento è la chiave, ma è proprio questo che è così sconcertante, perché quando l'intento viene messo a fuoco diventa invisibile, poiché, quando viene esaminato, ha la particolarità di sembrare il nulla. (Rif: Theun Mares - Il Grido Dell'Aquila)
A questo proposito è importante sapere che il nostro intento si attiverà e rafforzerà ciò su cui ci stiamo concentrando. Se noi ponessimo la nostra attenzione sul fallimento, intenderemmo il fallimento, ma se noi ci concentrassimo sul successo, allora intenderemmo il successo. E' così semplice che la reazione naturale è quella di pensare che non possa essere così facile e semplice. Ma pensando questo, stiamo già intendendo che dovrebbe essere più difficile e complicato. (Rif: Theun Mares - Il Grido Dell'Aquila)
In primo luogo, vi è quella che può essere definita consapevolezza intrinseca, che risiede proprio al centro di tutte le forme di vita. Si tratta di una consapevolezza che sembra essere il tessuto stesso della vita manifesta, ed è la fonte di quella forza universale che riconosciamo come intento. Si tratta di una consapevolezza che è la semplicità stessa, eppure allo stesso tempo dimostra un'intelligenza che stranamente non differisce da quella conosciuta dall'uomo. (Rif: Theun Mares - Il Grido Dell'Aquila)
In altre parole, il nagal sta focalizzando il suo intento verso lo sconosciuto, e la verità che emerge, è che il potere dell'intento evidenzierà tutto ciò su cui viene messo a fuoco. Di fatto, l'intento non porta semplicemente avanti ciò su cui si è focalizzato, ma in realtà lo materializza! Rendetevi conto che il nagal inizia con uno scopo sul quale focalizzare il proprio intento. L'intento diventa allora una pressione esercitata sulla mente e, a causa di questa pressione, avviene la manifestazione cosicché lo scopo del nagal si possa materializzare. E' per questa ragione che si afferma che c'è un'unica forza che pervade tutto l'universo - l'intento - e che questa forza è onnipotente. (Rif: Theun Mares - Il Grido Dell'Aquila)
Ci sono tanti modi diversi in cui possiamo definire l'intento, ma come ho già detto non conosciamo a sufficienza l'intento per poterlo definire con precisione. L'unica cosa si conosce veramente è che l'intento funziona e, di conseguenza, abbiamo una certa conoscenza degli effetti dell'intento. Ma esattamente che cosa è e come funziona, non lo sappiamo. Tutto quello che sappiamo riguardo l'intento compete a ciò che in realtà è la forza dell'intento. Dicendo questo, per essere chiari, sto puntualizzando l'importanza di essere in grado di distinguere tra ciò che possiamo definire, puro intento, in contrasto alla nostra esperienza dell'intento all'interno della manifestazione. In altre parole, la forza dell'intento è l'effetto dell'intento all'interno della manifestazione, ed è questa forza che è responsabile per la manifestazione di quel particolare aspetto del potere definito il potere creativo del Vuoto. (Rif: Theun Mares – Shadows Of Wolf Fire)
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L'intento secondo la Tradizione Tolteca
Tratto da: Una via iniziatica. E Martin mi presentò Gesù di Paolo Oddenino Paris
Tratto da: Una via iniziatica. E Martin mi presentò Gesù di Paolo Oddenino Paris
Possiamo definire l'Intento in molti modi, ma la definizione che mi piace di più è questa: "L'intento è l'abilità di essere causativi in modo consapevole".
E fuori dubbio che ogni essere umano sia causativo nella propria vita sin nei dettagli, ma quasi mai lo è in modo consapevole. Acquisire l'abilità di diventarlo consapevolmente lo pone nella condizione di scegliere e decidere in ogni momento ciò che realmente vuole. Ed ottenerlo.
Nel libro Infiniti Risvegli ho cercato di spiegare come l'Intento si differenzi dalle normali intenzioni che ogni persona si propone.
Le intenzioni sono generate dalla considerazione di più punti di riferimento ed attuate mediante un pensiero logico. Certamente le intenzioni occupano un grande spazio nella coscienza della persona, ponendola di fronte a se stessa ed al mondo, in modo che essa possa determinare il proprio comportamento al fine di giungere alla realizzazione di un pensiero pensato.
L'Intento, diversamente, non si serve di alcun punto di riferimento ma, attraverso la pratica e l'allenamento, permette alla persona di raggiungere la meta stabilita servendosi di un'energia illimitata.
II "segreto" dell'Intento è proprio il fatto che esso, quando espresso, non incontra più ostacoli dovuti ad incertezze, insicurezze, dubbi, ma, allineandosi all'energia dell'Intento Assoluto, unisce la persona all'oggetto di attenzione.
È quindi una "linea diretta" tra la persona e ciò che ella vuole.
Nella cultura occidentale esiste una grossa confusione riguardo a quanto sia lecito desiderare e quanto non lo sia. Sin dai primi anni di vita al piccolo uomo viene insegnato ad avere dei buoni propositi ed a realizzare gli stessi mediante il sacrificio. In questa modalità di approccio alla vita, l'influenza del cattolicesimo è stata enorme.
Molte persone ritengono che avere un Intento inflessibile costi sforzo e sacrificio, ritenendo che esso sia simile ai buoni propositi. Fortunatamente non è così. L'Intento è un'energia libera, percepibile e maneggiabile da chiunque conosca le metodiche necessarie. Non richiede nessun sacrificio poiché, in quanto energia, esiste indipendentemente dal pensiero dell'essere umano.
L'abilità nel manipolare l'Intento consiste prima di ogni altra cosa nel saper percepire la sua propria energia e nel veicolarla.
Dai buoni propositi e/o dalle buone intenzioni, la persona difficilmente riesce a passare in modo naturale alla loro realizzazione, perché propositi ed intenzioni sono quasi sempre oggetto di giudizio.
Se un proposito viene considerato negativamente secondo la morale acquisita, esso è destinato a fallire. Un esempio: "Mercoledì voglio andare a spasso nei prati". Nulla di male in questo, ma se mercoledì è una giornata lavorativa, il senso di colpa che la persona proverebbe per non compiere il proprio "dovere", le impedirebbe di soddisfare il proprio proposito.
Vero è che un proposito non necessariamente deve essere realizzato e che può essere cambiato in qualunque momento, ma quando esso si trasforma in un'intenzione, cambiarla o annullarla significa perdere energia, cadere in uno stato di frustrazione e conseguentemente abbassare la stima di se stessi.
La Tradizione Tolteca considera l'Intento un'abilità efficacissima a disposizione del guerriero per raggiungere le mete che si prefigge. In questo contesto non si fa nemmeno menzione alla morale o all'etica, poiché è dato per scontato che la vita stessa del guerriero sia inappuntabile sotto ogni punto di vista.
Perché una persona possa applicare in modo soddisfacente l'Arte dell'Intento, occorre però che abbia ben chiari i propri obiettivi. Uno stato di confusione, la permanenza nel dubbio o anche la semplice indecisione, saranno di ostacolo alla realizzazione dell'Intento.
Ho detto realizzazione dell'Intento e non della meta a cui l'Intento si rivolge.
Realizzare l'Intento è la parte più complessa, raggiungere la meta attraverso l'intento è invece la naturale conseguenza.
Apprendendo l'Arte dell'Intento, la persona pone subito in opera le tecniche per comprendere prima qual è veramente la meta che vuole raggiungere e poi per percepire l'energia dell'Intento all'interno di sé e dirigerla consapevolmente.
La prima parte del lavoro deve essere quindi rivolta ad un'analisi di se stessi, in modo da chiarire quali sono realmente le proprie esigenze e successivamente, mediante una serie di esercizi specifici, imparare a percepire l'energia dell'Intento per poterne fruire a volontà.
L'allineamento dell'Intento personale all'Intento Cosmico diverrà allora molto semplice poiché saranno ormai chiare le metodiche e le applicazioni.
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Abbandonate ogni intenzione, esercitatevi nella non-intenzionalità, e lasciate agire l'Essere. Questa Via è inesauribile, senzafine".
La vecchia gatta aggiunse poi qualcosa di stupefacente: "Non crediate che quanto vi ho appena detto sia quanto di più elevato esista. Poco tempo fa, in un villaggio vicino al mio viveva un gatto che
passava le sue giornate a dormire. Non c'era niente che lasciasse
supporre la benchè minima forza spirituale in lui. Era sempre là,
sdraiato come un pezzo di legno. Nessuno l'aveva mai visto prendere un topo. Là dove dormiva e viveva, così come nei dintorni, non
c'erano topi. Un giorno andai da lui e gli chiesi come si doveva interpretare questo fatto: non vi fu alcuna risposta. Per tre volte ancora gli posi la stessa domanda: egli continuò a tacere, non perché
non voleva rispondere, ma perché, con tutta evidenza, non sapeva
cosa dire. Fu così che compresi che "Colui che sa qualcosa, non la
conosce". Quel gatto aveva dimenticato sé stesso, ed allo stesso
modo tutte le cose attorno a lui: era diventato "nulla", avendo raggiunto il più alto grado di non-intenzionalità. Egli aveva trovato,
senza alcun dubbio, la divina Via del Guerriero: Vincere senza uccidere. Io sono ancora lontana da lui". (Tratto da: "La meravigliosa arte del gatto")
; Alza il Volume della Vita ♥ Eleva le Vibrazioni dell'Anima ♥ Aggiorna gli Spartiti della Coscienza ♥ Accorda la chitarra della Consapevolezza ♥ Remixa la Colonna Sonora dei tuoi Sogni Lucidi ♥ Incrementa i Battiti dell'Amore ♥ Moltiplica il ritmo della Gratitudine ♥ Intona le canzoni del tuo Cuore ♥ Innalzati con il movimento delle tue Ali ♥ Accresci le note dell'Abbondanza ♥ Espandi i Suoni della Gioia ♥ Componi i più bei pezzi della tua Esistenza ♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥ (by Zewale Rovesta) c'è una LUCE DENTRO DI TE CHE NESSUNO POTRà MAI SPEGNERE, in nessun modo... Accendi la fiamma della tua Anima, in modo che il potere incandescente del tuo cuore possa divampare ovunque... Incendia i tuoi timori, riduci in cenere le tue paure col calore del tuo fuoco interiore ... Fai ardere queste vampate in tutto il tuo essere ILLUMINA IL TUO CAMMINO e diventa TU STESSO UN PORTATORE DI LUCE... (Zewale Rovesta)
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