Chi sa consigliarmi attività in cui c'è bisogno di sostenersi e farsi aiutare a vicenda tra persone?
vorrei migliorare la mia capacità di collaborazione e di provare fiducia negli altri membri di un gruppo...penso di essere un po' scadente in tutto ciò... sono più una ragazza da "chi fa da sè fa per 3", e invece vorrei capire anche che "l'unione fa la forza", come posso migliorarmi? consigli?
Domanda di MartyLilith
Risposta di MadMacX
...che l'unione fa la forza è un dato di fatto, a livello materiale, mentale, energetico, sentimentale e "spirituale"...
..ma siccome nella mia vita tutto tende a venirmi spontaneamente abbastanza bene.. e vero che da solo faccio sicuramente più veloce...ma non necessariamente meglio..
Essendo consapevole che l’unione fa la forza, una delle mie “pratiche” di crescita è quella del “fare assieme”
Al di là di cosa fare, io ti darei delle indicazioni sul “come” farlo
Ho individuato 3 livelli di collaborazione:
1) situazioni di gruppo in cui tu sei l’elemento trainante, catalizzante e determinate (tipo leader assertivo anche se non mi piacciono le gerarchie), in cui impari ad ascoltare ed a collaborare anche chi ha meno esperienza e capacità
2) situazioni di gruppo in cui tu sei l’elemento, o tre gli elementi, con meno esperienza e capacità, in cui imparare a interagire e seguire chi ha maggior esperienza e capacità
3) situazioni di gruppo in cui non ci sono elementi predominanti o secondari in cui tutti sono più o meno sullo stesso piano, in cui imparare ad interagire alla pari
In più, il collaborare con gli altri ha un effetto collaterale molto utile per chi, come me, ha più facilità a dare che a ricevere e soprattutto chiedere.. visto che per forza di cosa s’impara a trovare un equilibrio tra il dare ed il ricevere in diversi aspetti e a diversi livelli
(forse “farsi aiutare” nella tua domanda denota una simile attitudine?)
Io ora sono coinvolto in diverse situazioni di collaborazione di gruppo.. a volte mi richiede un certo sacrificio (= “offrire al sacro” non sofferenza) farlo sapendo che potrei sbrigarmela da solo in modo più veloce e a volte più logico e pragmatico…ma il bello di questa vita credo sia raggiungere la realizzazione materiale e “spirituale” insieme.. magari insieme a tutto il mondo!
..almeno per me questa è un’utopia che merita tentare di essere realizzata…
Io ho iniziato ad entrare a far parte di associazioni di volontariato che è una cosa semplice ed attuabile da subito…in situazioni di questo tipo sperimenti collaborazioni del tipo “2” o “3”
Per sperimentare collaborazioni del tipo “2” aderisci a progetti e iniziative già avviate da qualcuno o dove esiste un leader
Per sperimentare collaborazioni del tipo “1” dovresti inventarti e proporre tu qualcosa ad altri.. e poi prendertene cura un po’ più degli altri
Per sperimentare collaborazioni del tipo “3” è un po’ più difficile perché, oltre che essere in una società di stampo maschile/militare cioè gerarchico, il problema è che quasi tutte le persone sono polarizzate psicologicamente tra la competizione per affermare la propria superiorità sugli altri (per “legalizzare” le proprie insicurezze) e a ricercare una figura paterna (in leader, guru, datori di lavoro, personaggi politici, patner ecc) da seguire per rassicurare comunque le proprie insicurezze.. senza giudizio verso nessuno ma, come dicono anche pellerossa, africani, orientali ecc degli occidentali, siamo un po’ dei bambinoni in corpi da adulti :) (a causa della mancanza dei “riti di passaggio” per diventare adulti anche interiormente)
Per questo tipo di collaborazioni la cosa migliore sarebbe la co-creazione di un qualcosa ideato, creato, promosso e sviluppato in più persone.. più si è e meglio sarà
Ad esempio fare dei “cerchi” di condivisione stile nativi americani in cui più che fare qualcosa si cerca di essere qualcuno.. a me ha funzionato diverse volte
Per quanto sia saggio e molto evolutivo (e anche molto più divertente) collaborare in un gruppo credo che comunque vada mantenuto un equilibrio con il lavoro individuale/solitario…specialmente per chi è da “chi fa per se fa per tre” ;)
...che l'unione fa la forza è un dato di fatto, a livello materiale, mentale, energetico, sentimentale e "spirituale"...
..ma siccome nella mia vita tutto tende a venirmi spontaneamente abbastanza bene.. e vero che da solo faccio sicuramente più veloce...ma non necessariamente meglio..
Essendo consapevole che l’unione fa la forza, una delle mie “pratiche” di crescita è quella del “fare assieme”
Al di là di cosa fare, io ti darei delle indicazioni sul “come” farlo
Ho individuato 3 livelli di collaborazione:
1) situazioni di gruppo in cui tu sei l’elemento trainante, catalizzante e determinate (tipo leader assertivo anche se non mi piacciono le gerarchie), in cui impari ad ascoltare ed a collaborare anche chi ha meno esperienza e capacità
2) situazioni di gruppo in cui tu sei l’elemento, o tre gli elementi, con meno esperienza e capacità, in cui imparare a interagire e seguire chi ha maggior esperienza e capacità
3) situazioni di gruppo in cui non ci sono elementi predominanti o secondari in cui tutti sono più o meno sullo stesso piano, in cui imparare ad interagire alla pari
In più, il collaborare con gli altri ha un effetto collaterale molto utile per chi, come me, ha più facilità a dare che a ricevere e soprattutto chiedere.. visto che per forza di cosa s’impara a trovare un equilibrio tra il dare ed il ricevere in diversi aspetti e a diversi livelli
(forse “farsi aiutare” nella tua domanda denota una simile attitudine?)
Io ora sono coinvolto in diverse situazioni di collaborazione di gruppo.. a volte mi richiede un certo sacrificio (= “offrire al sacro” non sofferenza) farlo sapendo che potrei sbrigarmela da solo in modo più veloce e a volte più logico e pragmatico…ma il bello di questa vita credo sia raggiungere la realizzazione materiale e “spirituale” insieme.. magari insieme a tutto il mondo!
..almeno per me questa è un’utopia che merita tentare di essere realizzata…
Io ho iniziato ad entrare a far parte di associazioni di volontariato che è una cosa semplice ed attuabile da subito…in situazioni di questo tipo sperimenti collaborazioni del tipo “2” o “3”
Per sperimentare collaborazioni del tipo “2” aderisci a progetti e iniziative già avviate da qualcuno o dove esiste un leader
Per sperimentare collaborazioni del tipo “1” dovresti inventarti e proporre tu qualcosa ad altri.. e poi prendertene cura un po’ più degli altri
Per sperimentare collaborazioni del tipo “3” è un po’ più difficile perché, oltre che essere in una società di stampo maschile/militare cioè gerarchico, il problema è che quasi tutte le persone sono polarizzate psicologicamente tra la competizione per affermare la propria superiorità sugli altri (per “legalizzare” le proprie insicurezze) e a ricercare una figura paterna (in leader, guru, datori di lavoro, personaggi politici, patner ecc) da seguire per rassicurare comunque le proprie insicurezze.. senza giudizio verso nessuno ma, come dicono anche pellerossa, africani, orientali ecc degli occidentali, siamo un po’ dei bambinoni in corpi da adulti :) (a causa della mancanza dei “riti di passaggio” per diventare adulti anche interiormente)
Per questo tipo di collaborazioni la cosa migliore sarebbe la co-creazione di un qualcosa ideato, creato, promosso e sviluppato in più persone.. più si è e meglio sarà
Ad esempio fare dei “cerchi” di condivisione stile nativi americani in cui più che fare qualcosa si cerca di essere qualcuno.. a me ha funzionato diverse volte
Per quanto sia saggio e molto evolutivo (e anche molto più divertente) collaborare in un gruppo credo che comunque vada mantenuto un equilibrio con il lavoro individuale/solitario…specialmente per chi è da “chi fa per se fa per tre” ;)
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