Reality Transurfing ,Vol. 1 - Estratti del 6° -ed ultimo- Capitolo (La corrente delle varianti -2° parte)
Le varianti ottimali di qualsivoglia azione sono organizzate in flussi. Questi flussi sono formati da catene di rapporti causa-effetto ottimali. Quando prendete la decisione di effettuare il passo successivo di una vostra azione, fate la scelta dell'anello successivo della catena. Rimane solo da definire quale anello risulta essere un elemento del flusso. Che cosa fa una persona in casi simili?
Prende una decisione logica che dal punto di vista del buon senso e dell'esperienza quotidiana risulta essere la più giusta. La ragione prende una decisione volitiva, crede di essere in grado di spiegare tutto ma non è così...
La ragione non può sempre scegliere la variante ottimale, quanto meno perché le catene del flusso non coincidono sempre con le sue costruzioni logiche.
Prende una decisione logica che dal punto di vista del buon senso e dell'esperienza quotidiana risulta essere la più giusta. La ragione prende una decisione volitiva, crede di essere in grado di spiegare tutto ma non è così...
La ragione non può sempre scegliere la variante ottimale, quanto meno perché le catene del flusso non coincidono sempre con le sue costruzioni logiche.
Per quanto vi sforziate, raramente vi riuscirà di scegliere la variante ottimale di azione solo con l'aiuto di conclusioni logiche. La ragione di solito è sotto la pressione di uno stress, di preoccupazioni, della depressione o dell'iperattività. In altri termini è sempre sottoposta all'azione dei pendoli, per questo agisce sempre con impeto e tende a intensificare l'attacco frontale contro il mondo esterno.
Per scegliere la catena successiva del flusso basterebbe semplicemente svincolarsi dai fili dei pendoli e seguire con obbedienza questo flusso. Bisognerebbe, cioè, assumere una posizione di equilibrio evitando di creare potenziali superflui. Per non creare potenziali superflui occorre costantemente tenere sotto controllo il livello di importanza...
... Vedrete da soli un insieme di segni che vi condurranno avanti. Allentate la situazione, rendetevi non partecipante ma osservatore esterno, non schiavo né padrone, ma semplicemente esecutore. Ordinate al vostro Guardiano di scuotervi ogniqualvolta la vostra ragione cerca di prendere una decisione volitiva "sensata".
Cedete a questa semplicità.
Ogniqualvolta qualcosa o qualcuno vi distrae o vi fa deviare dal vostro cammino, non affrettatevi a opporre attiva resistenza o a scansare il colpo.
Permettete alla situazione di svolgersi nel modo più semplice possibile.
SEGNI CONDUTTORI
Ci si può aiutare nel mondo circostante con l'aiuto di segni pienamente tangibili. Il mondo ce ne manda in continuazione. Quelli più conosciuti e diffusi sono i presagi. Ci sono presagi buoni e cattivi. Si usa credere che l'arcobaleno sia un buon segno, mentre un gatto nero che attraversa la strada sia indizio di sventura in arrivo. I segni premonitori comunemente riconosciuti sono di fatto il risultato di osservazioni e confronti ripetuti nel tempo.
... I segni conduttori sono quelli che indicano una possibile svolta nella corrente delle varianti... si può dire che il segno serve da precursore di un evento che apporterà un cambiamento significativo nel corso cadenzato della vita. Se siete in attesa di una svolta, anche piccola, allora potrebbe comparire un segno che la segnala.
... Quando la corrente delle varianti fa una svolta vi spostate su un'altra linee della vita.
... I cambiamenti possono essere poco significativi ma la differenza si coglie comunque. E' proprio questa differenza qualitativa che voi percepite a livello conscio o inconscio: è come se ci fosse qualcosa che non c'era un minuto fa.
In questo modo i segni conduttori compaiono solo quando comincia un passaggio su altre linee della vita.
... Quando il passaggio è già avvenuto lo si percepisce intuitivamente, a volte cogliendo degli evidenti cambiamenti sotto forma di segni. E' come se con la coda dell'occhio vedessimo o sospettassimo la comparsa di qualcosa di nuovo nella corrente. I segni servono da segnali, ci avvertono che qualcosa è cambiato, qualcosa sta succedendo.
Ovviamente colui che non si accorge di quello che avviene attorno a sé, non coglierà nemmeno i segni evidenti. Il passaggio su una linea della vita sostanzialmente diversa di solito avviene per tappe, attraverso linee transitorie. I segni su queste linee possono comparire come avvertimenti più o meno seri. Può accadere che una persona abbia ignorato il primo avvertimento. Il passaggio continua e segue un secondo avvertimento poi un terzo, e se la persona continua a non accorgersi dei segni succede quello che dovrebbe succedere nella linea finale.
... E' molto difficile interpretare i segni in modo inequivocabile. Non si può nemmeno essere certi che il fenomeno che ha attirato la nostra attenzione sia un segno. Si può solo prendere atto del fatto che il mondo vuole comunicare qualcosa.
... Il segno contiene in sé un'allusione alla qualità della svolta futura. Se il segno si associa a sensazioni non piacevoli, suscita timore, sfiducia, stupore spiacevole, agitazione, disagio, significa che sta a segnalare una svolta negativa degli eventi.
Se le sensazioni non sono univoche, allora non ha senso interpretare il segno, perché la valutazione sarebbe inaffidabile. In ogni caso non conviene preoccuparsi eccessivamente e attribuire troppa importanza alla situazione. D'altra parte, se avete prestato attenzione al segno, sarebbe meglio non ignorarlo. Può darsi che esso contenga un avvertimento, che voglia indicarvi di prestare maggior attenzione, o di cambiare il vostro comportamento, o di fermarvi in tempo, o di scegliere un'altra direzione di azione.
I segni possono avere la forma più diversa. Bisogna solo cercare di distinguere il loro valore: positivo o negativo. Per esempio: vado di fretta, una vecchietta col bastone mi sbarra la strada e non riesco a superarla. Cosa può significare questo segno...?
La qualità principale dei segni è che essi sono in grado di svegliarvi in tempo di stato di torpore e farvi capire che, probabilmente, state operando negli interessi di un pendolo distruttivo e a vostro detrimento.
La prudenza e una visione lucida e assennata della realtà non guastano mai. L'importante è che l'accortezza non degeneri in agitazione e apprensione.
I segni conduttori più chiari e precisi sono le frasi delle persone dette come per caso, spontaneamente, senza premeditazione. Se qualcuno cerca intenzionalmente di imporvi la sua opinione, potete tranquillamente ignorarla. Me se viene pronunciata una frase spontanea, con valore di consiglio a fare qualcosa, accoglietela con la massima serietà. Le frasi spontanee vendono pronunciate in modo assolutamente non meditato... La risposta esiste già da qualche parte del profondo della coscienza e vola alle vostre labbra evitando l'apparto analitico della ragione... Quando la ragione sonnecchia è la ragione che parla, ed essa sa come rivolgersi direttamente al campo d'informazione.
... anche il disagio interiore dell'anima può essere un segno chiaro, solo che di solito, purtroppo, vi si presta poca attenzione.
... Le sensazioni possono essere sintetizzate nelle formule: "mi sento bene", "mi sento male". Se la decisione è stata presa per forza, se vi siete sentiti pressati, allora sicuramente l'anima si sente male. In questo caso, se c'è la possibilità di cambiare decisione, cambiatela.
Non è difficile definire lo stato di benessere della propria anima. Difficile è ricordare per tempo di ascoltarne le sensazioni, poiché la ragione riflette in maniera autoritaria e non è disposta ad ascoltare nessuno a eccezione di se stessa.
Vi propongo di ricordare bene un algoritmo semplice e sicuro che vi permette di definire con sicurezza il "no" dell'anima: se siete costretti a convincervi e a persuadervi di dire "sì", significa che l'anima dice "no". Ricordate: quando l'anima dice "sì" non avete alcun bisogno di autoconvincervi.
Bisogna osservare sempre i segni che ci manda il mondo circostante, ma non bisogna ambire di vedere segni in ogni cosa.
Solo voi potete notare e interpretare i vostri segni e non occorre insegnarvi come. Da soli capirete come fare se comincerete a osservare voi stessi e il mondo che vi circonda. L'unica cosa da non fare è attribuire importanza superflua ai segni non sufficientemente chiari, e includere interpretazioni negative negli scenari della vostra vita.
L'unico segno a cui deve essere attribuita particolare attenzione è lo stato di benessere dell'anima al momento di prendere una decisione.
... Fissandosi sul buon senso, la ragione viene ostacolata a guardarsi intorno e a vedere quello che non concorda con queste regole.
... C'è una semplice via di uscita da questa situazione: fidarsi dei flussi della corrente delle varianti... I flussi contengono ciò che la ragione cerca: convenienza.
I flussi seguono la via di minor resistenza. La ragione tende a ragionare secondo la logica e il buon senso, appoggiandosi su nessi causa-effetto, tuttavia la natura è perfetta "a priori", per questo nei flussi c'è più convenienza e logica di quanto se ne possano trovare nei ragionamenti più saggi. E per quanto la ragione sia persuasa di pensare coerentemente, si sbaglierà lo stesso.
Gli errori della ragione saranno molti di meno se imparerà a contenere il suo zelo e per quanto possibile permetterà ai problemi di risolversi senza il suo attivo intervento. Questo significa "mollare la situazione". In altre parole, occorre allentare la presa, abbassare il controllo, non ostacolare la corrente, dare più libertà al mondo circostante... Far pressione sul mondo non solo è inutile, ma è addirittura dannoso. Non assecondando la corrente, la ragione crea potenziali superflui.... Se si riduce l'importanza degli ostacoli si eliminano da soli. Se l'ostacolo non si lascia smuovere, non occorre affrontarlo ma semplicemente aggirarlo. E qui sono di aiuto i segni...
Il problema della ragione è che essa tende a considerare gli eventi che non si iscrivono nel suo scenario come ostacoli. La ragione, di norma, pianifica tutto per tempo, fa i suoi calcoli, e se poi succede l'imprevisto, incomincia a lottare attivamente per ricondurre gli eventi nel contesto del suo scenario pianificato. Il risultato è che la situazione si aggrava ancora di più... Il destino lo rovina la ragione con le sue trovate insensate.
Provate a pensare un attimo: quand'è che le persone sono felici, provano soddisfazione e sono contente di se stesse? Quando tutto va secondo i loro piani. Qualsivoglia deviazione dallo scenario viene percepita come un insuccesso. L'importanza interna non permette alla ragione di accettare una possibilità di deviazione. La ragione pensa: "ma io avevo pianificato tutto in anticipo, avevo calcolato per bene. So benissimo da sola cosa è bene e cosa è male per me. Sono assennata".
... E ora provate a immaginare come diventerebbe più gioiosa la vita se la ragione diminuisse la sua importanza e accettasse il diritto di esistenza di deviazioni dal suo scenario!
Ognuno di noi può regolare il livello della propria felicità. Per la maggior parte delle persone la soglia di questo livello è molto alta, per questo non si considerano felici.
La tendenza maniacale della ragione a tenere tutto sotto controllo trasforma la vita in una lotta incessante contro la corrente... Questa è una delle cause principali dell'insorgere dei problemi e delle avversità.
Provate ad attivare il vostro Guardiano e a osservare, almeno per un giorno, come la ragione cerchi di gestire la corrente.
Vi si propone qualcosa e voi rifiutate subito; vi si comunica qualcosa e voi ignorate l'informazione; qualcuno esprime il suo punto di vista e voi lo discutete; qualcuno fa qualcosa come gli sembra giusto fare e voi cercate di riportarlo sul vostro retto cammino; vi si propone una soluzione e voi obiettate; vi aspettate qualcosa, ricevete qualcos'altro e manifestate la vostra insoddisfazione; qualcuno vi disturba e voi vi fate prendere dalla collera; qualcosa è in netto contrasto col vostro scenario e vi lasciate in un attacco frontale per riconvogliare la corrente nell'alveo giusto.
E ora provate ad allentare la presa del vostro controllo e a lasciare più libertà alla corrente... Spostate il vostro centro di gravità dal controllo all'osservazione. Date alla situazione la possibilità di risolversi senza il vostro attivo intervento o la vostra reazione. Se non sarete letteralmente scioccati, rimarrete sicuramente sconvolti. Perché succederà una cosa assolutamente paradossale: "rinunciando al controllo, otterrete un controllo sulla situazione maggiore di quello che avevate prima. L'osservatore esterno ha sempre più vantaggi rispetto al diretto partecipante... Quello che voi considerate un ostacolo di fatto non lo era; i problemi si risolvono benissimo da soli, senza la vostra partecipazione.
L'unico controllo a cui vale la pensa prestare attenzione è il livello dell'importanza interna ed esterna... E' proprio l'importanza ad impedire alla ragione di allentare la situazione.
... I cambiamenti possono essere poco significativi ma la differenza si coglie comunque. E' proprio questa differenza qualitativa che voi percepite a livello conscio o inconscio: è come se ci fosse qualcosa che non c'era un minuto fa.
In questo modo i segni conduttori compaiono solo quando comincia un passaggio su altre linee della vita.
... Quando il passaggio è già avvenuto lo si percepisce intuitivamente, a volte cogliendo degli evidenti cambiamenti sotto forma di segni. E' come se con la coda dell'occhio vedessimo o sospettassimo la comparsa di qualcosa di nuovo nella corrente. I segni servono da segnali, ci avvertono che qualcosa è cambiato, qualcosa sta succedendo.
Ovviamente colui che non si accorge di quello che avviene attorno a sé, non coglierà nemmeno i segni evidenti. Il passaggio su una linea della vita sostanzialmente diversa di solito avviene per tappe, attraverso linee transitorie. I segni su queste linee possono comparire come avvertimenti più o meno seri. Può accadere che una persona abbia ignorato il primo avvertimento. Il passaggio continua e segue un secondo avvertimento poi un terzo, e se la persona continua a non accorgersi dei segni succede quello che dovrebbe succedere nella linea finale.
... E' molto difficile interpretare i segni in modo inequivocabile. Non si può nemmeno essere certi che il fenomeno che ha attirato la nostra attenzione sia un segno. Si può solo prendere atto del fatto che il mondo vuole comunicare qualcosa.
... Il segno contiene in sé un'allusione alla qualità della svolta futura. Se il segno si associa a sensazioni non piacevoli, suscita timore, sfiducia, stupore spiacevole, agitazione, disagio, significa che sta a segnalare una svolta negativa degli eventi.
Se le sensazioni non sono univoche, allora non ha senso interpretare il segno, perché la valutazione sarebbe inaffidabile. In ogni caso non conviene preoccuparsi eccessivamente e attribuire troppa importanza alla situazione. D'altra parte, se avete prestato attenzione al segno, sarebbe meglio non ignorarlo. Può darsi che esso contenga un avvertimento, che voglia indicarvi di prestare maggior attenzione, o di cambiare il vostro comportamento, o di fermarvi in tempo, o di scegliere un'altra direzione di azione.
I segni possono avere la forma più diversa. Bisogna solo cercare di distinguere il loro valore: positivo o negativo. Per esempio: vado di fretta, una vecchietta col bastone mi sbarra la strada e non riesco a superarla. Cosa può significare questo segno...?
La qualità principale dei segni è che essi sono in grado di svegliarvi in tempo di stato di torpore e farvi capire che, probabilmente, state operando negli interessi di un pendolo distruttivo e a vostro detrimento.
La prudenza e una visione lucida e assennata della realtà non guastano mai. L'importante è che l'accortezza non degeneri in agitazione e apprensione.
I segni conduttori più chiari e precisi sono le frasi delle persone dette come per caso, spontaneamente, senza premeditazione. Se qualcuno cerca intenzionalmente di imporvi la sua opinione, potete tranquillamente ignorarla. Me se viene pronunciata una frase spontanea, con valore di consiglio a fare qualcosa, accoglietela con la massima serietà. Le frasi spontanee vendono pronunciate in modo assolutamente non meditato... La risposta esiste già da qualche parte del profondo della coscienza e vola alle vostre labbra evitando l'apparto analitico della ragione... Quando la ragione sonnecchia è la ragione che parla, ed essa sa come rivolgersi direttamente al campo d'informazione.
... anche il disagio interiore dell'anima può essere un segno chiaro, solo che di solito, purtroppo, vi si presta poca attenzione.
... Le sensazioni possono essere sintetizzate nelle formule: "mi sento bene", "mi sento male". Se la decisione è stata presa per forza, se vi siete sentiti pressati, allora sicuramente l'anima si sente male. In questo caso, se c'è la possibilità di cambiare decisione, cambiatela.
Non è difficile definire lo stato di benessere della propria anima. Difficile è ricordare per tempo di ascoltarne le sensazioni, poiché la ragione riflette in maniera autoritaria e non è disposta ad ascoltare nessuno a eccezione di se stessa.
Vi propongo di ricordare bene un algoritmo semplice e sicuro che vi permette di definire con sicurezza il "no" dell'anima: se siete costretti a convincervi e a persuadervi di dire "sì", significa che l'anima dice "no". Ricordate: quando l'anima dice "sì" non avete alcun bisogno di autoconvincervi.
Bisogna osservare sempre i segni che ci manda il mondo circostante, ma non bisogna ambire di vedere segni in ogni cosa.
Solo voi potete notare e interpretare i vostri segni e non occorre insegnarvi come. Da soli capirete come fare se comincerete a osservare voi stessi e il mondo che vi circonda. L'unica cosa da non fare è attribuire importanza superflua ai segni non sufficientemente chiari, e includere interpretazioni negative negli scenari della vostra vita.
L'unico segno a cui deve essere attribuita particolare attenzione è lo stato di benessere dell'anima al momento di prendere una decisione.
... Fissandosi sul buon senso, la ragione viene ostacolata a guardarsi intorno e a vedere quello che non concorda con queste regole.
... C'è una semplice via di uscita da questa situazione: fidarsi dei flussi della corrente delle varianti... I flussi contengono ciò che la ragione cerca: convenienza.
I flussi seguono la via di minor resistenza. La ragione tende a ragionare secondo la logica e il buon senso, appoggiandosi su nessi causa-effetto, tuttavia la natura è perfetta "a priori", per questo nei flussi c'è più convenienza e logica di quanto se ne possano trovare nei ragionamenti più saggi. E per quanto la ragione sia persuasa di pensare coerentemente, si sbaglierà lo stesso.
Gli errori della ragione saranno molti di meno se imparerà a contenere il suo zelo e per quanto possibile permetterà ai problemi di risolversi senza il suo attivo intervento. Questo significa "mollare la situazione". In altre parole, occorre allentare la presa, abbassare il controllo, non ostacolare la corrente, dare più libertà al mondo circostante... Far pressione sul mondo non solo è inutile, ma è addirittura dannoso. Non assecondando la corrente, la ragione crea potenziali superflui.... Se si riduce l'importanza degli ostacoli si eliminano da soli. Se l'ostacolo non si lascia smuovere, non occorre affrontarlo ma semplicemente aggirarlo. E qui sono di aiuto i segni...
Il problema della ragione è che essa tende a considerare gli eventi che non si iscrivono nel suo scenario come ostacoli. La ragione, di norma, pianifica tutto per tempo, fa i suoi calcoli, e se poi succede l'imprevisto, incomincia a lottare attivamente per ricondurre gli eventi nel contesto del suo scenario pianificato. Il risultato è che la situazione si aggrava ancora di più... Il destino lo rovina la ragione con le sue trovate insensate.
Provate a pensare un attimo: quand'è che le persone sono felici, provano soddisfazione e sono contente di se stesse? Quando tutto va secondo i loro piani. Qualsivoglia deviazione dallo scenario viene percepita come un insuccesso. L'importanza interna non permette alla ragione di accettare una possibilità di deviazione. La ragione pensa: "ma io avevo pianificato tutto in anticipo, avevo calcolato per bene. So benissimo da sola cosa è bene e cosa è male per me. Sono assennata".
... E ora provate a immaginare come diventerebbe più gioiosa la vita se la ragione diminuisse la sua importanza e accettasse il diritto di esistenza di deviazioni dal suo scenario!
Ognuno di noi può regolare il livello della propria felicità. Per la maggior parte delle persone la soglia di questo livello è molto alta, per questo non si considerano felici.
La tendenza maniacale della ragione a tenere tutto sotto controllo trasforma la vita in una lotta incessante contro la corrente... Questa è una delle cause principali dell'insorgere dei problemi e delle avversità.
Provate ad attivare il vostro Guardiano e a osservare, almeno per un giorno, come la ragione cerchi di gestire la corrente.
Vi si propone qualcosa e voi rifiutate subito; vi si comunica qualcosa e voi ignorate l'informazione; qualcuno esprime il suo punto di vista e voi lo discutete; qualcuno fa qualcosa come gli sembra giusto fare e voi cercate di riportarlo sul vostro retto cammino; vi si propone una soluzione e voi obiettate; vi aspettate qualcosa, ricevete qualcos'altro e manifestate la vostra insoddisfazione; qualcuno vi disturba e voi vi fate prendere dalla collera; qualcosa è in netto contrasto col vostro scenario e vi lasciate in un attacco frontale per riconvogliare la corrente nell'alveo giusto.
E ora provate ad allentare la presa del vostro controllo e a lasciare più libertà alla corrente... Spostate il vostro centro di gravità dal controllo all'osservazione. Date alla situazione la possibilità di risolversi senza il vostro attivo intervento o la vostra reazione. Se non sarete letteralmente scioccati, rimarrete sicuramente sconvolti. Perché succederà una cosa assolutamente paradossale: "rinunciando al controllo, otterrete un controllo sulla situazione maggiore di quello che avevate prima. L'osservatore esterno ha sempre più vantaggi rispetto al diretto partecipante... Quello che voi considerate un ostacolo di fatto non lo era; i problemi si risolvono benissimo da soli, senza la vostra partecipazione.
L'unico controllo a cui vale la pensa prestare attenzione è il livello dell'importanza interna ed esterna... E' proprio l'importanza ad impedire alla ragione di allentare la situazione.
RIEPILOGO
- La ragione interpreta le informazioni per mezzo di un insieme di convenzioni fisse.
- L'anima non pensa e non parla, ma sente e sa.
- La ragione è solo in grado di costruire una soluzione relativamente nuova di una casa, usando cubi da costruzione vecchi.
Le scoperte fondamentalmente nuove arrivano da settori non realizzati delle spazio delle varianti.
- L'anima serve da intermediario tra le informazioni fondamentalmente nuove e la ragione.
- L'anima accoglie le informazioni non realizzate come conoscenze, senza interpretarle.
- Se la ragione riesce a interpretare l'informazione dell'anima, nasce la scoperta.
- La ragione è in grado di definire inequivocabilmente lo stato di benessere dell'anima.
- Addestratevi a prestare attenzione al benessere dell'anima.
- Rinunciano all'importanza otterrete la libertà di scegliervi il vostro destino.
- La libertà di scelta permette non di chiedere, né di pretendere, né di lottare, ma di andare e prendere.
- La struttura delle informazioni è organizzata in sequenze di nessi di causa-effetto.
- I nessi di causa-effetto generano la corrente delle varianti.
- Le vie di minor resistenza sono organizzate in singoli flussi.
- Il flusso nella corrente delle varianti contiene già la soluzione di tutti i problemi.
- L'importanza esterna e interna allontana la ragione dal flusso ottimale.
- Tutto si fa in modo più semplice di quel che sembra. Lasciatevi andare a questa semplicità.
- A funzionare non è il presagio, ma il rapporto che ognuno di noi ha con esso.
- I segni conduttori indicano una possibile svolta della corrente delle varianti.
- Le linee della vita si differenziano qualitativamente l'una dall'altra.
- I segni allarmano perché compaiono al momento del passaggio su un'altra linea della vita.
- I segni si distinguono per il fatto che creano una sensazione strana, come qualcosa non fosse così com'era poco prima.
- Le frasi spontanee possono essere recepite come un vademecum.
- Lo stato di disagio interiore è un chiaro segno.
- Se vi trovate costretti a convincervi significa che l'anima dice "no"
- Se esiste la possibilità di rinunciare alla soluzione che genera disagio, rinunciatevi.
- Bisogna mollare la presa e accettare nel proprio scenario anche l'evento imprevisto.
- L'importanza impedisce di accettare la possibilità di una deviazione dallo scenario.
- La ragione ambisce a gestire non il proprio movimento lungo la corrente ma la corrente stessa
- Spostate il centro di gravità dal controllo all'osservazione
- Rinunciando al controllo otterrete un autentico controllo sulla situazione
- Se asseconderete la corrente delle varianti, il mondo vi verrà incontro.
-> QUI <--- ci sono le immagini della mia fotogallery che potete scaricare, copia-incollare dovunque vogliate (i-phone, i-pod, pc, desktop, etc....)
DI SEGUITO TROVATE LA BELLISSIMA RACCOLTA DI CARTE ILLUSTRATIVE del 1° volume IN .PDF
DI SEGUITO TROVATE LA BELLISSIMA RACCOLTA DI CARTE ILLUSTRATIVE del 1° volume IN .PDF
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