QUESTE SONO LE ALTRE PARTI --->
- Evadere dalla prigione - Frammenti di un insegnamento sconosciuto (2° parte)
- Il corpo Astrale - Frammenti di un insegnamento sconosciuto (3° parte)
- La conoscenza è accessibile a pochi... - Frammenti di un insegnamento sconosciuto (4° parte)
- I quattro corpi... - Frammenti di un insegnamento sconosciuto (5° parte)
- Sull'immortlità - Frammenti di un insegnamento sconosciuto (6° parte)
- La quarta via - Frammenti di un insegnamento sconosciuto (7° parte)
- L'impermanenza dell'IO - Frammenti di un insegnamento sconosciuto (8° parte)
- Comprendere l'evoluzione... - Frammenti di un insegnamento sconosciuto (9° parte)
- L'Io individuale- Frammenti di un insegnamento sconosciuto (10° parte)
- I Mondi...- Frammenti di un insegnamento sconosciuto (11° parte)
- I CONCETTI PRINCIPALI DI GURDJIEFF (1° PARTE
(G.)
"Secondo un insegnamento antico, del quale sussistono tracce in molti sistemi di ieri e di oggi, l'uomo che abbia raggiunto il completo sviluppo possibile, un uomo nel pieno senso della parola è composto di quattro corpi. Questi quattro corpi sono costituiti da sostanze che diventano sempre più sottili, si compenetrano e formano quattro organismi indipendenti aventi tra loro una relazione ben definita, ma capaci di azione indipendente. Ciò che permette l'esistenza di quattro corpi è il fatto che l'organismo umano, ossia il corpo fisico, ha una organizzazione così complessa che in certe condizioni può svilupparsi in esso un organismo nuovo e indipendente che offra all'attività della coscienza uno strumento molto più adeguato e più sensibile del corpo fisico. La coscienza manifestata in questo nuovo corpo è in grado di governarlo, ed ha pieno potere e pieno controllo sul corpo fisico. In questo secondo corpo, in certe condizioni, un terzo corpo può formarsi, avente anch'esso le proprie caratteristiche. La coscienza manifestata in questo terzo corpo ha pieno potere e pieno controllo sui primi due; e il terzo corpo può acquistare conoscenze inaccessibili sia al secondo che al primo. Nel terzo corpo, in certe condizioni ne può crescere un quarto che differisce dal terzo quanto il terzo dal secondo ed il secondo dal primo. La coscienza manifestata nel quarto corpo ha pieno controllo sui primi tre corpi e su di sé.
Questi quattro corpi sono definiti in modi diversi dai vari insegnamenti:
II primo è il corpo fisico, nella terminologia cristiana, il corpo carnale, il secondo, sempre secondo la terminologia cristiana è il corpo naturale, il terzo è il corpo spirituale, e il quarto, nella terminologia del Cristianesimo Esoterico, è il corpo divino.
Secondo la terminologia teosofica, il primo è il corpo fisico, il secondo è il corpo astrale, il terzo è il corpo mentale e il quarto il corpo causale.
Nel linguaggio figurato di certi insegnamenti orientali, il primo è la carrozza (corpo), il secondo è il cavallo (sentimenti, desideri), il terzo è il cocchiere (pensiero), e il quarto è il Padrone (Io, coscienza, volontà).
II corpo astrale non è un complemento indispensabile per l'uomo. È un gran lusso, che non è alla portata di tutti. L'uomo può vivere benissimo senza corpo astrale. Il suo corpo fisico possiede tutte le funzioni necessarie alla vita. Un uomo senza corpo astrale può anche dare l'impressione di essere un uomo molto intelligente, persino molto spirituale, e ingannare così non soltanto gli altri, ma sé stesso.
Naturalmente, questo è ancora più vero per il corpo mentale e il quarto corpo. L'uomo ordinario non possiede questi corpi, né le funzioni corrispondenti. Ma egli crede spesso di possederle, e riesce a farlo credere agli altri. Le ragioni di questo errore sono, in primo luogo, il fatto che il corpo fisico lavora con le stesse sostanze di cui sono costituiti i corpi superiori, ma queste sostanze non si cristallizzano in lui, esse non gli appartengono; in secondo luogo, il fatto che tutte le funzioni del corpo fisico sono analoghe a quelle dei corpi superiori, pur essendo naturalmente molto diverse. La differenza capitale tra le funzioni di un uomo che non possiede che il corpo fisico, e le funzioni dei quattro corpi è che, nel primo caso, le funzioni del corpo fisico governano tutte le altre; in altre parole, tutto è governato dal corpo che è, a sua volta, governato dalle influenze esteriori. Nel secondo caso, la direzione o il controllo emana dal corpo superiore. Le funzioni del corpo fisico possono essere considerate parallelamente alle funzioni dei quattro corpi. Nel primo caso, disse GURDJIEFF, ossia nel caso delle funzioni di un uomo avente soltanto il corpo fisico, l'automa dipende dalle influenze esteriori, e le tre altre funzioni dipendono dal corpo fisico e dalle influenze esteriori che esso riceve. Desideri o avversioni —desidero, non desidero, mi piace, non mi piace — ossia le funzioni che occupano il posto del secondo corpo, dipendono dagli choc e dalle influenze accidentali. Il pensare, che corrisponde alle funzioni del terzo corpo, è un processo interamente automatico. La volontà manca nell'uomo meccanico: egli ha soltanto desideri; la maggiore o minore permanenza dei suoi desideri e appetiti, è chiamata una forte o debole volontà....
Nel caso di un uomo in possesso dei quattro corpi, l'automatismo del corpo fisico dipende dall'influenza degli altri corpi. In luogo dell'attività discorde e spesso contraddittoria dei differenti desideri, vi è un unico Io, intero, indivisibile e permanente, vi è una individualità che domina il corpo fisico e i suoi desideri, e può superare le sue ripugnanze e le sue resistenze. Invece di un processo meccanico di pensiero, vi è la coscienza. E vi è la volontà, vale a dire un potere non più composto semplicemente da desideri svariati, il più delle volte contraddittori, appartenenti ai differenti io, ma derivante dalla coscienza e governato dall'individualità o da un Io unico e permanente. Soltanto questa volontà può essere chiamata libera, perché essa è indipendente dall'accidente e non può più essere alterata, né diretta dall'esterno.
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