Tempo fa mi ero iscritto al forum di Fabio Marchesi e la prima discussione che ha attirato la mia attenzione è stata quella sul libero arbitrio.
Fermo restando che il discorso sul libero arbitrio per me rimane ancora un argomento tabù, vi riporto pari pari il mio intervento in merito a questa annosa questione:
L'uomo possiede il libero arbitrio?
Ecco ciò che ho scritto in risposta a questa discussione, avviata da un utente che qui compare con il nick "atomico":
"Io sono quello" è uno dei miei libri preferiti...
Mi capitò fra le mani l'anno scorso e ricordo che ci fu subito un colpo di fulmine con il pensiero di Nisargadatta... i suoi dialoghi e la profondità dei suoi concetti mi affascinarono immediatamente... ecco la parte sul libero arbitrio:
I (Interrogante): Non esiste il libero arbitrio? Non sono libero di desiderare?
M (Maharaj): Oh no, sei costretto a desiderare. In India l'idea stessa di libero arbitrio appare così ridicola che non c'è una parola per definirlo. La volontà è prigione, fissazione, schiavitù.
I (Interrogante): Sono libero di scegliere i miei limiti.
M (Maharaj): Prima devi esser libero. E per essere libero nel mondo devi essere libero dal mondo. Altrimenti il tuo passato decide per te, e per il tuo futuro. Sei imprigionato tra ciò che è avvenuto e ciò che deve avvenire. Chiamalo destino o karma; ma mai: libertà. Torna prima al tuo vero essere, e poi agisci dal centro dell'amore..
La mia visione sul libero arbitrio si avvicina a quella di "atomico", anche se non so fino a che punto l'uomo è "solo testimone" di ciò che "accade"... O meglio, sono d'accordo sul fatto che esistano innumerevoli fenomeni che influenzano direttamente o indirettamente le scelte di ogni singolo individuo (e di conseguenza il percorso evolutivo dell'intera umanità), però non escluderei completamente l'effetto (seppur minimamente significante) che le nostre decisioni e azioni possono avere sulla Realtà circostante...
In altre parole credo che nel nostro piccolo abbiamo la possibilità di scegliere come contribuire ad un'esistenza collettiva dignitosa piuttosto che alla dannazione perpetua su questo Pianeta... il nostro "ipotetico" libero arbitrio si ferma qui, il resto lo decide "Dio", il "Fato", "l'Universo"... o chi ne fa le veci
In sintesi credo che l'Assoluto libero arbitrio sia frutto di un'Unica grande volontà (o forza) superiore che fa muovere le pedine dell'Universo; invece da un punto di vista relativistico direi che anche l'uomo ha il "suo" libero arbitrio, potendo decidere come vivere la propria vita sulla Terra...
è tutta questione di linguaggio e punti di vista... mi auguro di non aver creato troppa confusione
PS
Prendendo spunto da una citazione del grande Giordano Bruno (Un'unica forza, l'Amore unisce infiniti mondi li rende vivi) e tentando di dare un'etichetta al concetto di libero arbitrio, denominerei quest'ultimo con la parola Amore...
Mi capitò fra le mani l'anno scorso e ricordo che ci fu subito un colpo di fulmine con il pensiero di Nisargadatta... i suoi dialoghi e la profondità dei suoi concetti mi affascinarono immediatamente... ecco la parte sul libero arbitrio:
I (Interrogante): Non esiste il libero arbitrio? Non sono libero di desiderare?
M (Maharaj): Oh no, sei costretto a desiderare. In India l'idea stessa di libero arbitrio appare così ridicola che non c'è una parola per definirlo. La volontà è prigione, fissazione, schiavitù.
I (Interrogante): Sono libero di scegliere i miei limiti.
M (Maharaj): Prima devi esser libero. E per essere libero nel mondo devi essere libero dal mondo. Altrimenti il tuo passato decide per te, e per il tuo futuro. Sei imprigionato tra ciò che è avvenuto e ciò che deve avvenire. Chiamalo destino o karma; ma mai: libertà. Torna prima al tuo vero essere, e poi agisci dal centro dell'amore..
La mia visione sul libero arbitrio si avvicina a quella di "atomico", anche se non so fino a che punto l'uomo è "solo testimone" di ciò che "accade"... O meglio, sono d'accordo sul fatto che esistano innumerevoli fenomeni che influenzano direttamente o indirettamente le scelte di ogni singolo individuo (e di conseguenza il percorso evolutivo dell'intera umanità), però non escluderei completamente l'effetto (seppur minimamente significante) che le nostre decisioni e azioni possono avere sulla Realtà circostante...
In altre parole credo che nel nostro piccolo abbiamo la possibilità di scegliere come contribuire ad un'esistenza collettiva dignitosa piuttosto che alla dannazione perpetua su questo Pianeta... il nostro "ipotetico" libero arbitrio si ferma qui, il resto lo decide "Dio", il "Fato", "l'Universo"... o chi ne fa le veci
In sintesi credo che l'Assoluto libero arbitrio sia frutto di un'Unica grande volontà (o forza) superiore che fa muovere le pedine dell'Universo; invece da un punto di vista relativistico direi che anche l'uomo ha il "suo" libero arbitrio, potendo decidere come vivere la propria vita sulla Terra...
è tutta questione di linguaggio e punti di vista... mi auguro di non aver creato troppa confusione
PS
Prendendo spunto da una citazione del grande Giordano Bruno (Un'unica forza, l'Amore unisce infiniti mondi li rende vivi) e tentando di dare un'etichetta al concetto di libero arbitrio, denominerei quest'ultimo con la parola Amore...
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