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Ayin significa "Nulla"
ed è un concetto importante nella Kabbalah e filosofia chassidica . E
'in contrasto con il termine Yesh ("qualcosa / esistenza / essere / è").
Secondo
gli insegnamenti della Kabbalah, prima che l'universo fosse creato
c'era solo Ayin. La Sephirah Kheter, la volontà divina, è
l'intermediario tra l'Ein Sof e Chokmah. Kheter è una rivelazione
suprema dell'Ein Sof, che trascende le Sephirot manifeste. Kheter non
può essere conosciuta dal pensiero uman, essa non è manifesta, dunque
l'Uomo non può arrivare a comprendere i motivi della creazione e del
Divino Nulla
Dunque
di fronte a Dio nessuno è sapiente e saggio.Questo è ciò che
la Kabbalah indica mediante il termine Ayin = Nulla = Dio. Dio è un
Nulla per chi vuole afferrarlo, sfugge indefinitamente alla umana
comprensione. E' troppo complesso ed è infinito, la mente umana non può
che vederne le manifestazioni.
Pertanto su Dio l’erudito non è sapiente perchè Dio è Ayin, Nulla e il Nulla non può essere conosciuto, sfugge al metodo scientifico della scienza umana. dio è Inarrivabile. Egli ci pone su sentieri sconosciuti e fa si che li possiamo percorrere, ma il concetto di Ayin ci rende consci che qualunque sentiero porta al nulla perchè Dio è Nulla.
Pertanto su Dio l’erudito non è sapiente perchè Dio è Ayin, Nulla e il Nulla non può essere conosciuto, sfugge al metodo scientifico della scienza umana. dio è Inarrivabile. Egli ci pone su sentieri sconosciuti e fa si che li possiamo percorrere, ma il concetto di Ayin ci rende consci che qualunque sentiero porta al nulla perchè Dio è Nulla.
Questo
Nulla non va neanche inteso come un etere o un campo akashico; esso è
cosa diversa e causale rispetto alla materia informe che compone
l'universo secondo le antiche dottrine esoteriche
Ma Dio è anche l'Essere; dunque per essere è necessario essere consapevoli di non essere.
Dov Baer, maestro chassidico del XVIII secolo nel Maggid Devarav le-Ya'aqov ci insegna:
"Pensa a te stesso come Nulla e scordati completamente di esistere. Quando vi sarai riuscito, trascenderai il tempo innalzandoti al mondo delle idee, dove ogni cosa è simile all'altra: la vita e la morte, il mare e la terra. Non vi riuscirai, invece, se sei legato alla materia del mondo. Se pensi a te stesso come a qualcosa di reale, allora il divino non potrà compenetrarti, perché il divino è infinito. Nessun vaso può contenere il divino, a meno che tu non veda te stesso come Nulla".di Gandolfo Dominici -> http://pensieri-di-gandalf.blogspot.it
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