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Immaginiamo che il nostro corpo sia come una piccola abitazione dalle cui porte-finestre possiamo vedere le abitazioni circostanti (cioè i corpi delle altre persone).
Spesso ci barrichiamo in questi edifici (psicologici) e comunichiamo con gli interlocutori mantenendo le distanze grazie ai vetri delle nostre finestre. In base a quello che vediamo li giudichiamo, li critichiamo, li apprezziamo... ma raramente, quasi mai, apriamo le nostre finestre per andare a comprendere dal "vivo" (abbracciare) colui o colei che abita nella casetta (corpo) contigua alla nostra.
Nel comunicare, ci dimentichiamo che le porte-finestre possono essere aperte non solo per lanciare delle sassate (parole pesanti) contro le altre abitazioni (individui), ma anche per entrare nell'altra abitazione o per incontrarci entrambi fuori dalle nostre roccaforti (piccoli Ego).
Ecco,
non sarebbe più suggestivo uscire un attimo da noi stessi (intesi come minuscole muraglie mentali) , abbracciare l'"Essere" dell'altra persona, coglierne l'Essenza, passeggiare mano nella mano, e poi rientrare ognuno a casuccia propria, giusto perché è ora di buttare la pasta XD ?
Provate, almeno una volta, ad uscire dalla porta (magari quella di servizio) della mente-corpo per vedere il mondo con occhi diversi;
accantonate il binocolo , lasciate da parte le pareti linguistiche con cui vi schermate e USCITE da quel corpicino...
Esorcizzate i vostri vecchi schemi mentali ---> Vade Retro Ego ;)
Magari, tra una uscita e l'altra, un incontro e l'altro, una fusione di cuori e l'altra, un BAGNO di SENSAZIONI e l'altro, scoprite che la roccaforte in cui dimorava il vostro "io" era una vera e propria prigione...
E perché no...
A forza di passeggiare scoprite che sotto sotto il vostro "io" è un senza tetto (spirito libero) che ama la libertà dell'incontro improvviso, piuttosto che la restrizione di quelle quattro mura in cui era barricata la vostra vita...
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